Carissime/i,
si è svolto ieri un incontro con i vertici dell’istituto sulle linee operative della disciplina dello S.W.
Dall’analisi del documento sono emerse alcune criticità per le quali prontamente presentato le nostre osservazioni sui punti che riteniamo sostanzialmente modificare e/o integrare, allo scopo di migliorare la costruzione di un documento di disciplina che presenti, nell’immediato futuro, lo S.W. come modalità non più eccezionale, ma complementare alle prestazioni lavorative effettuate in sede.
Nello specifico abbiamo segnalato:
• Art.1 punto 2 che la dicitura “di norma a tempo pieno” si presenta come limitativa rispetto alla fruizione di altri istituti legittimamente utilizzati e che non determino esclusione l’un l’altro;
• Art.4 comma 2 lett. C, riteniamo la dicitura non coerente quanto riportato. La capacità intrinseca di un dipendente di organizzare la propria attività lavorativa non è in discussione. Sono altresì soddisfatte tutte le ulteriori valutazioni rispetto ai requisiti necessari, già all’interno dello stesso comma nelle lettere “a-b-d”;
• Art.7 comma 2 lett. B, abbiamo chiesto e ottenuto che il limite di età dei figli minori bisognosi di cure venga elevato da 8 a 14 anni.
In aggiunta a queste modifiche riteniamo necessario modificare la parte che riguarda i criteri per l’assegnazione del lavoro agile. Laddove vengono richiamati parametri di valutazione utili alla partecipazione allo S.W., rileviamo che gli stessi sono riconducibili all’istituto del telelavoro le cui norme a nostro avviso non sono applicabili al lavoro agile che deve, per sua natura, presentare criteri meno rigidi. Non siamo infatti d’accordo con la richiesta di presentare preventivamente la fascia oraria lavorativa in controtendenza a qualsiasi elemento di agilità e flessibilità che invece lo S.W. dovrebbe presentare.
In questo senso anche il semplice richiamo alla fragilità sia essa diretta che indiretta, dovrebbe porsi come requisito tale da determinare l’accoglimento della partecipazione allo S.W. da parte di un lavoratore prescindendo da graduatorie superflue che a giudizio di tutta la parte sindacale non sono né necessarie né utili.
Le OO.SS. hanno convenuto con l’amministrazione di presentare le proprie osservazioni attraverso un documento, corredato dalle singole discipline di riferimento, che possa essere di ausilio alla redazione di un disciplinare maggiormente condiviso e più aderente, a nostro avviso, agli scopi che il lavoro agile si prefigge di ottenere.
Vi alleghiamo la bozza del disciplinare presentata con le parti evidenziate che sono state oggetto di discussione.
Rimane gradita ogni vostra eventuale considerazione e/o suggerimento.
Federazione UIL SCUOLA RUA “Ricerca Università Afam” Il Segretario Nazionale Stefania Rossi |
Federazione UIL SCUOLA RUA “Ricerca Università Afam” Il Segretario Regionale Domenico Barbaro |