Giovedì si è svolta l’assemblea di rendicontazione ai lavoratori circa l’attuale stato della negoziazione tra amministrazione e OO.SS. rappresentative sull’attuazione del lavoro agile in Istat al termine del periodo emergenziale previsto per fine marzo alla quale ha partecipato anche il Mobility Manager.
Abbiamo dapprima illustrato la proposta dell’amministrazione che prevede due opzioni definite HP1 e HP2, nelle quali la possibilità dei lavoratori di scegliere liberamente il numero di giorni è molto limitata, sostanzialmente la stessa del POLA: da 4 si passa a 5 giorni, oltre i quali deve esservi l’accordo del Dirigente.
Come detto dalla UIL da molti mesi, e come emerso nel corso dell’assemblea, è necessario alzare il numero minimo di giorni che il lavoratore può gestire senza venire esposto al rischio di ricatto da parte del dirigente di turno.
La UIL non asseconderà mai il desiderio di coloro che puntano a trasformare il lavoro agile diventi in uno strumento clientelare nelle mani della Dirigenza. Il Lavoro Agile è una modalità organizzativa orientata ad aumentare la produttività attraverso la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro oltre che per ridurre al tempo stesso l’impatto ambientale nelle città.
Un conto è dunque la programmazione delle giornate di lavoro agile all’interno del periodo di riferimento in accordo tra le parti un altro è assicurare a tutti nessuno escluso l’accesso ad un numero minimo di giorni identico per tutti i lavoratori.
Nel corso dell’assemblea è emersa la consapevolezza della necessità di un numero ben maggiore di giorni a disposizione del lavoratore, nonché la tutela del diritto alla disconnessione come argine alle incessanti richieste: mail di lavoro anche nelle ore serali, l’inserimento senza una esplicita autorizzazione del proprio numero personale di cellulare in gruppi WhatsApp, o la calendarizzazione di riunioni nelle ore centrali della giornata (pranzo), quasi a volerne fare uno strumento di controllo indiretto dei lavoratori.
La fascia di contattabilità deve essere definita nell’accordo tra amministrazione e OO.SS. rappresentative, per poi essere declinata come standard negli accordi individuali, salvo diverso accordo tra le parti.
Va conservata la fascia di compresenza di un minuto che ha permesso di vivere con maggiore serenità e sicurezza questo periodo emergenziale. La presenza della fascia obbligatoria è stata ormai superata con l’introduzione di tecnologie che garantiscono il raccordo informativo tra Dirigente e lavoratore anche al di là della compresenza negli uffici, visto che ormai tutti partecipano a riunioni miste in teams e in presenza.
Inoltre, deve essere mantenuto il lavoro agile misto, ovvero la possibilità nella stessa giornata di effettuare prestazioni in presenza e a distanza.
In ultimo è emersa la necessità di approfondire le potenzialità del lavoro da remoto per la sua applicazione a determinate attività in alternativa al lavoro agile ordinario, una modalità di lavoro con orari fissi e possibilità di svolgere straordinario e ricevere i buoni pasto. Nel corso del prossimo incontro con l’amministrazione avanzeremo quindi questa possibilità emersa nel corso dell’assemblea.
Aspettiamo quindi la prossima riunione con l’amministrazione che ci aspettiamo in settimana come promesso dal DG che ha affermato più volte di voler chiudere l’accordo con le OO.SS. entro e non oltre il 28 febbraio.
Ringraziamo i partecipanti per la folta partecipazione e rimaniamo a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento o suggerimento.
Federazione UIL SCUOLA RUA
“Ricerca Università Afam”
I S T A T