2022_05_17_CCNL_incontro_ARANOggi martedì 17 maggio in via telematica, si è aperto il tavolo tra ARAN e OO.SS per il rinnovo del CCNL ISTRUZIONE E RICERCA 2019-2021.
Ci saremmo aspettati di avviare i lavori a fronte di un atto di indirizzo che tenesse maggiormente conto delle reali condizioni economiche e livelli stipendiali delle lavoratrici e lavoratori dei nostri settori.
Sull’atto di indirizzo firmato a novembre dalla Ministra Messa e inviato alla funzione Pubblica, avevamo espresso un parere favorevole ed eravamo fiduciosi che qualcosa potesse finalmente cambiare, che si potessero rimettere al centro il giusto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori delle nostre Università, Enti di ricerca e Accademie e Conservatori che hanno sempre continuato a portare avanti il loro lavoro con grande senso del dovere e responsabilità.
Anche la Ministra Messa aveva evidenziato come le retribuzioni del comparto istruzione e ricerca fossero le più basse del pubblico impiego.
Ma alle belle parole non sono seguiti i fatti ossia quegli interventi legislativi atti a fornire gli adeguati strumenti per superare i vincoli legati al superamento del Fondo del salario accessorio 2016.
In apertura dei lavori il Presidente dell’ARAN ha dichiarato di non voler aprire una discussione sull’atto di indirizzo emanato dalla Funzione Pubblica ma concentrarsi esclusivamente su quanto il contratto dovrà regolamentare.
È vero però che se l’Atto di indirizzo è il mandato che la Funzione Pubblica ha dato all’ARAN per aprire la trattativa abbiamo difficoltà a non poterne evidenziare nella discussione le criticità e gli errori che secondo noi il documento riporta.
Aspetteremo la bozza del primo documento dell’ARAN per capire se si terrà pedissequamente da quanto previsto dall’atto o se l’ARAN avrà piena autonomia per risolvere i problemi del comparto.
Abbiamo evidenziato in primis la necessità di poter far riferimento ad un unico testo contrattuale per ogni settore che ricomprenda tutti gli articoli vigenti affinché si possano evitare difformità di applicazione delle norme evitando così eventuali pareri unilaterali che nel corso del tempo hanno prodotto modifiche sostanziali a quanto regolamentato dal contratto.
Nel nostro intervento abbiamo evidenziato i molteplici aspetti che andranno chiariti per poi essere declinati nel contratto quali:
- Modalità di utilizzo delle risorse stanziate dall’art. 1, comma 297, lett. b) della Legge di bilancio 2022 (L. 234/2021)
- Giungere ad una soluzione definitiva relativamente alle criticità legate al personale dei Policlinici Universitari e AOU.
- Piena applicazione della Legge 113/2021 ad integrazione dei lavori delle commissioni paritetiche sull’ordinamento professionale, non conclusi all’ARAN
- Carenze delle risorse economiche e mancato superamento del Fondo del salario accessorio. Non si può infatti considerare quale superamento del Fondo lo 0,22% richiamato nell’atto di indirizzo.
- La valorizzazione del personale, a nostro avviso, deve essere uno dei punti salienti del nuovo contratto; gli attuali articoli per il personale Ricercatore e Tecnologo (art. 15) e per il personale Tecnico Amministrativo (Artt. 53 e 54) hanno fallito le loro prerogative
- Valutare l’impatto e i necessari interventi contrattuali e normativi per il superamento delle criticità legate al passaggio dal III al II livello dei ricercatori EPR vigilati MUR che di fatto ha creato una diseguaglianza e ingiustizia verso i ricercatori EPR non vigilati MUR.
Vi terremo informati sui prossimi incontri
La Segreteria Nazionale