Proseguono i lavori sul rinnovo contrattuale 2019-2021. Oggi abbiamo ricevuto dall’ARAN un quadro informativo sulle risorse economiche stanziate per il personale delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca.
La disanima presentata dall’ARAN ha confermato le risorse per gli incrementi tabellari derivanti dalle leggi di bilancio 2019-2020-2021 e quelle specifiche indicate nell’ultima legge di bilancio.
La riunione di oggi quindi ha avuto un taglio sicuramente tecnico e ha consentito una visione più chiara sul quantum a disposizione per il rinnovo.
Per l’Università e la Ricerca le risorse stabili da destinare agli aumenti stipendiali sono pari 3.78% a cui si potrà conglobare l’elemento perequativo che incide per lo 0,44%.
L’ultima legge di bilancio ha previsto ulteriori risorse, a carico dei bilanci delle Università e degli Enti Pubblici di Ricerca, che ammonteranno allo 0,55 del monte salari 2018 per il nuovo ordinamento professionale e allo 0.22% dello stesso monte salari per l’aumento del fondo del salario accessorio.
Inoltre, la legge di bilancio ha stanziato per le Università 50 milioni di euro da destinare come aumento del FFO per la valorizzazione del personale t.a. e con lo stesso obiettivo sono stati destinati per il Personale degli EPR vigilati dal MUR 30 milioni di euro per il personale ricercatore e tecnologo e 20 milioni di euro per il personale t.a.
La mancanza di risorse destinate allo stesso scopo per gli EPR vigilati dagli altri Ministeri, come più volte abbiamo denunciato, creeranno non pochi problemi nella trattativa contrattuale e su questo la UIL continuerà nel percorso di confronto e dialogo con le istituzioni per addivenire ad una soluzione che consentire pari dignità tra tutto il personale degli EPR.
La Segreteria Nazionale