Se da un lato siamo tutti concordi nel ritenere la complessa operazione ha tutte le potenzialità per creare un nuovo assetto organizzativo ed un miglioramento della qualità dei servizi sulla formazione, ricerca, produzione artistica per gli studenti del Monteverdi, dall’altro diventerà fondamentale rappresentare le esigenze di funzionamento del Conservatorio nel nuovo Statuto.
In questa complessa operazione, voluta dalla legge 205 del 2017, il Consiglio della LUB, d’intesa con il Direttore del Conservatorio, è chiamato ad apportare le opportune modifiche allo Statuto e ai Regolamenti, al fine di regolare la vita accademica della nuova Facoltà di Musica all’interno dell’assetto organizzativo già esistente della LUB.
Ma prima ancora di parlare di assetto organizzativo va precisato che, per quello che riguarda il personale oggi in servizio presso il Conservatorio, al momento nulla è stato chiarito nella fase di accorpamento, limitandosi la legge al comma 661 a ribadire che si continua ad applicare il decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245, comprese quelle relative allo stato giuridico e al trattamento economico del personale docente e amministrativo del Conservatorio di musica Claudio Monteverdi di Bolzano.
Al momento non si evince quale possa essere il percorso che incardinerà il personale all’interno della LUB e se dovrà firmare un nuovo contratto di lavoro; se così fosse si configurerebbe come una nuova assunzione in ambito privato, con le grandi difficoltà che ne conseguirebbero. Allo stesso tempo si dovrebbe chiarire se il rapporto di lavoro sarebbe regolato dal CCNL del settore AFAM ma all’interno di un’istituzione diversa, dove il resto del personale è regolato da altri istituti contrattuali e normativi.
La definizione di questo inquadramento spetta certamente al MUR, che dovrebbe definirlo aprendo un tavolo urgente e preventivo rispetto a qualsiasi ulteriore avanzamento della trattativa.
Sull’ipotetico passaggio ai ruoli della docenza universitaria non si prevede nulla, pur non essendo una cosa non impossibile da realizzare e come O.S. abbiamo predisposto uno studio di fattibilità economica che avrebbe anche dei vantaggi per la LUB in chiave di sviluppo e programmazione.
Un ulteriore aspetto che andrebbe definito è relativo alla contrattazione decentrata d’istituto che regola sia il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, sia l’indennità provinciale dei singoli docenti.
Tornando all’assetto organizzativo, a nostro avviso la bozza dello Statuto pervenutoci non introduce particolari novità e non prevede specifiche disposizioni per la Facoltà di Musica, ma la disciplina esattamente come le altre. Mentre una disciplina specifica per la Facoltà di Musica è necessaria in quanto le attività didattiche, di ricerca e produzione artistica del Conservatorio rappresentano una specificità particolare che deve essere rappresentata.
La bozza dello Statuto attribuisce al Consiglio dell’Università la possibilità di istituire o chiudere le Facoltà o centri della didattica, ma per la Facoltà di Musica la procedura viene resa più complessa in quanto va sentita anche la Facoltà stessa e la chiusura deve essere frutto d’intesa tra la LUB e la Provincia autonoma di Bolzano.
Secondo la giurisprudenza la locuzione “sentita la Facoltà”, nel caso di parere diverso, non è vincolante per il Consiglio dell’Università.
Questo punto rappresenta una forte criticità, in quanto l’attuale Conservatorio e il suo personale sono statali, come tra l’altro richiamato dal comma 11 del decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245, che prevede che il personale del Conservatorio di Musica Monteverdi di Bolzano rimane alle dipendenze dello Stato; inoltre il comma 661 della legge 205 del 2017 ribadisce che continuano ad applicarsi le disposizioni del decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 245.
Su questo punto va considerato che la legge dispone l’accorpamento del Conservatorio alla LUB con la nascita della “Facoltà di Musica «Conservatorio Claudio Monteverdi»” quale ex Conservatorio. La previsione nello Statuto di un articolo che preveda la possibilità della chiusura, non trova logicità, né tantomeno un atto regolamentare quale è lo Statuto possa disapplicare quello che la legge prevede, o addirittura prevedere qualcosa che va contro la legge stessa.
Se oggi al personale del Conservatorio è ben chiaro quali siano gli organi statutari del Monteverdi e quali siano le loro prerogative e funzioni, devono essere chiare anche le nuove regole di chi poi governerà la Facoltà di Musica, con quali prerogative compiti e funzioni. Le competenze del Consiglio Accademico, del Consiglio di Amministrazione e le funzioni del Direttore da quali organi verranno assorbite e quali procedure dovranno essere seguite per l’approvazione delle attività oggi deliberate dagli attuali organi?
Facendo un piccolo esempio, un docente della Facoltà di Musica dovrà chiedere l’autorizzazione per l’esercizio delle attività artistiche al Rettore della LUB, che approva su proposta del Preside di Facoltà, con un doppio passaggio tra organi.
Oggi il Conservatorio è un centro di spesa autonomo, con un proprio bilancio e un esercizio finanziario diretto, dove il Direttore, in applicazione delle delibere degli organi, stipula contratti e impegni di natura economica per il fabbisogno delle attività programmate. Diversamente il Preside di Facoltà potrà destinare le risorse precedentemente assegnate dal Consiglio dell’Università secondo le indicazioni del Senato Accademico, per le attività di natura didattica e non di funzionamento.
Confrontando i due modelli organizzativi è evidente che sono diversi. Se si vogliono raggiungere gli obbiettivi enunciati in premessa, andrebbero meglio conciliati in quanto i due Statuti nascono per disciplinare sistemi diversi e chiaramente uno non si adatta all’altro.
Le istituzioni Afam hanno oggi una gestione complessa che, se da un lato il passaggio del funzionamento amministrativo in capo alla LUB libererebbe il Conservatorio da molte incombenze, l’aumento dei passaggi tra gli organi rischierebbe invece di penalizzare le attività didattiche, di ricerca e produzione artistica, se non pienamente demandate alla Facoltà di Musica che dovrebbe rimanere un centro di spesa.
Chiaramente l’accorpamento prevede che è il Conservatorio ad entrare nel modello della LUB, ma con le dovute modifiche come la legge prescrive, in quanto il legislatore aveva ben compreso la differenza e la non facile soluzione, demandato alla LUB e al Conservatorio di trovare l’intesa sul nuovo assetto statutario.
Come Federazione Uil Scuola Rua abbiamo sempre dato e continueremo a dare tutta la nostra disponibilità, consapevoli che la fase di transizione deve essere gestita analizzando tutti gli aspetti possibili, garantendo al personale oggi in servizio i diritti acquisiti e alla nuova Facoltà di Musica tutte le prerogative gestionali e di autonomia, con una prospettiva migliorativa rispetto a quella di oggi.
In conclusione dopo l’analisi ribadiamo che solo con la maggior condivisione possibile il processo di accorpamento potrà nascere con i migliori auspici per raggiungere obbiettivi ambiziosi e creare un modello virtuoso a beneficio di tutta la comunità della Provincia autonoma di Bolzano.
La Segreteria Nazionale