Se c’è una cosa che in questi mesi è apparsa fondamentale anche ai comuni cittadini è l’importanza della ricerca. Senza di essa oggi non si parlerebbe ancora di vaccini, di possibilità di arginare una pandemia che ha devastato prima che la nostra salute, le nostre abitudini di vita.
Oltretutto in Italia, a sancire non l’importanza ma la priorità della ricerca, c’è addirittura la legge fondante dello Stato, quella Costituzione che troppo spesso viene agitata per convenienza e subito dimenticata, quando non serve più.
L’articolo 9 detta precise indicazioni su questo argomento: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”.
Oggi noi di UIL RUA chiediamo che finalmente si abbia il coraggio di prendere queste parole alla lettera, dar loro il peso che meritano, e metterle in pratica. Lo chiediamo al Governo, che è chiamato a dare una prova di discontinuità con tutto il passato, e che può finalmente realizzare il dettato costituzionale dando ai nostri ricercatori, ai nostri scienziati gli strumenti e le risorse, finanziare e umane, per valorizzare il sistema della Ricerca, dell’Università e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
Sappiamo benissimo che questi investimenti producono non solo ricchezza ma anche risposte, non solo idee ma anche soluzioni. I nostri ricercatori non devono più andare a cercare in laboratori di altre università nel mondo la loro straordinaria capacità, ma devono rimanere qui, per diventare ciò che sono e fare ciò che si deve.
E noi di UIL RUA siamo al loro fianco, al fianco di tutto il mondo accademico e dell’istruzione.
Lo facciamo con due cambi di passo totali: un nuovo segretario generale e un nuovo sito, che segna la vicinanza a tutti i nostri rappresentati e alle battaglie che portiamo avanti con rinnovata convinzione e ancor più forza.
Il sindacato del comparto Ricerca, Università e AFAM