LA UIL SCUOLA RUA DA’ LA SUA DISPONIBILITA’ AL NUOVO IMPIANTO MA MANCA ANCORA L’INTESA: ORA A RISCHIO LE RISORSE DELLO “0,55%” E DEL 5% ANCORA DA DISTRIBUIRE?
Non è stato certamente di poco significato quanto avvenuto in data 1° febbraio nell’incontro tra l’ARAN e le rappresentanze sindacali del settore Ricerca.
A fronte della proposta fatta pervenire dall’Aran ai sindacati e della possibilità dell’accoglienza al tavolo di alcune modifiche migliorative della stessa – concretamente rappresentate dalla delegazione UIL RUA – irrigidimenti, prese di distanza e richieste di rinvio e di approfondimento hanno impedito di raggiungere l’intesa sull’ordinamento professionale del personale tecnico-amministrativo degli EPR. Intesa che, è bene ricordare, costituisce il “completamento” indispensabile del CCNL 2019/2021 ed anche il presupposto necessario per distribuire ai lavoratori degli Enti le risorse contrattuali che ancora mancano alla loro disponibilità: 0,55%…e 5%…
Rispettiamo doverosamente tutte le posizioni espresse ai tavoli (così come pretendiamo che siano sempre rispettate le nostre scelte e questo purtroppo non sempre avviene…).
Viene, però, spontanea una domanda: qualcuno sta forse pentendosi di aver firmato il CCNL 2019-2021 fino a qui, di fatto, assolutamente “vuoto”? È proprio per questo che la UIL RUA non l’ha sottoscritto e si sta ora costruttivamente impegnando a riempirlo di opportunità per il Personale attraverso il confronto sull’ordinamento, pur nella consapevolezza dei limiti e vincoli posti dall’ambiente normativo e dalle posizioni delle controparti pubbliche.
Consideriamo, in ogni caso, grave aver fatto mancare una maggioranza qualificata ad un’intesa possibile. Anche perché le prese di distanza registrate su aspetti sia economici sia normativi non appaiono, nella nostra valutazione, di rilievo tale da giustificare l’indisponibilità ed anche perché ciò ha contribuito ancor più ad irrigidire le posizioni dell’ARAN.
Non è dato in questa sede di illustrare compiutamente la proposta ordinamentale, peraltro nota nei suoi contenuti fondamentali. Rinviamo agli appuntamenti che fisseremo nei prossimi giorni con il personale degli EPR i necessari approfondimenti in merito.
Di seguito elenchiamo i punti migliorativi sui quali si è soffermata la delegazione UIL RUA e sui quali si è positivamente registrata una disponibilità al dialogo da parte di Aran:
- per quanto riguarda la figura degli EP (Elevate Professionalità) l’istituto dell’incarico deve considerarsi connaturato al ruolo e alla funzione svolta dal personale inserito in questa area;
- gli importi previsti per la remunerazione dell’indennità delle posizioni organizzative – importi previsti da un minimo di 1.032,91 Euro ad un massimo di 2.500 Euro – posizioni legate all’incarico e alla funzione affidati, dovranno essere oggetto di contrattazione e non lasciati alla determinazione del singolo Dirigente/Direttore
- nella costituzione del Fondo deve essere ricompreso anche l’istituto della “indennità di Ente”; (assente nelle voci previste per la costituzione del salario accessorio) ciò per evitare il rischio di una decurtazione inaccettabile del Fondo e nel contempo inserire le modalità per regolare il suo utilizzo oggi gestito in maniera troppo diversificata, e per questo in molti casi iniqua, nei singoli EPR;
- il 5% ancora residuo delle disponibilità previste dall’ accordo economico del dicembre 2022 non è stato ancora distribuito: la UIL RUA chiede che tali risorse siano destinate alla retribuzione fondamentale del personale;
Ricordiamo a tutti che la mancata definizione e “chiusura” dell’ordinamento professionale comporta la perdita delle spettanze dello 0,55% del monte salari del personale relativo al 2018 destinate alla valorizzazione del Personale tutto
condizione questa considerata inaccettabile per la UIL RUA e un vulnus alle attese dei lavoratori!
Infine la UIL SCUOLA RUA considera la parte riferita a Ricercatori e Tecnologi il “core business del sistema” e per questo plaude al fatto che nell’attuale sistema di regole e di indirizzi si sia evitato di toccare (e lo si sarebbe peggiorato, senza le resistenze del “tavolo”, visti gli indirizzi e le proposte originarie delle controparti…) un sistema ordinamentale e classificatorio che costituisce tuttora, pur fra tanti ostacoli e difficoltà, il valore fondamentale e la conquista irrinunciabile del DPR 171 e dei suoi sviluppi.
La UIL conferma la propria disponibilità a definire il nuovo ordinamento. Saranno di questo avviso i nostri “compagni di viaggio”?
Vedremo e vi racconteremo……
La Segreteria Nazionale