mercoledì 17 Luglio 2024

Università di Palermo – A proposito del RAD, delle sue funzioni e delle sue responsabilità

Da molti anni Il Gruppo Aziendale della UIL RUA dell’Università di Palermo ha portato nella sede regionale e nazionale del Sindacato la problematica dei Responsabili Amministrativi di Dipartimento, la cui collocazione nell’ambito della ex ctg D, non soltanto risultava inadeguata, ma non faceva giustizia delle loro professionalità.

A dicembre del 2019 consegnammo al nostro Segretario Generale Nazionale un documento programmatico (al quale partecipò attivamente il nostro ex Dirigente Sindacale, allora come adesso Responsabile Amministrativo di Dipartimento) che partendo dall’istituzione della V° ctg., (quella che oggi doveva essere l’EQ – Elevata Qualificazione e che nel contratto 2019-2021, invece, non è stata nemmeno presa in considerazione nella riforma dell’Ordinamento professionale), i RAD e i Responsabili di Strutture amministrative complesse dovevano transitare dalla ctg D alla ctg. EP e così a scendere dalla C a D e dalla B a C. E su questa proposta la nostra Segreteria Nazionale si è spesa in tutte le sedi.

Ed ancora nel 2023, nelle riunioni di Contrattazione integrative tenutesi all’Università, a proposito della distribuzione dei punti organico, presentammo alla parte pubblica e a tutto il Personale dell’Ateneo, la nostra proposta articolata e precisa con l’assegnazione di punti organico per i concorsi esterni e per le progressioni verticali, compresa l’EP per i RAD, per la quale l’Amministrazione ha già bandito complessivamente 6 posti, così come da noi proposto e auspicato.

L’Amministrazione, seppure con qualche fisiologico ritardo, ha portato avanti numerose procedure concorsuali, forse mai viste nel nostro Ateneo; Per ultimo, in ordine di tempo, la Disposizione prot. n. 19484 del 08 febbraio 2024 con la quale il Direttore Generale dell’Università ha proceduto ad assegnare la funzione di RAD del Dipartimento di Ingegneria un nostro collega appartenente alla ctg. EP. Abbiamo accolto tale provvedimento con molto favore perché ci dà ragione sul nostro operato sindacale e sulla bontà delle nostre idee, tant’è che nelle premesse della Disposizione è stato sancito un importantissimo principio che oseremmo definire storico: “la necessità di assegnare l’incarico di Responsabile Amministrativo di Dipartimento ad un funzionario di categoria EP”.

Adesso, tanto per restare sul tema, è venuto il momento di cominciare a pensare a cambiare l’acronimo e quindi la sostanza del Profilo del RAD (Responsabile Amministrativo del Dipartimento) a DAD (Direttore Amministrativo del Dipartimento) e ciò per le ovvie ragioni che la sua attività non è soltanto amministrativa ma abbraccia complesse procedure contabili, gestionali relative al personale, alla ricerca, alla didattica, ai progetti finalizzati, ecc. Su questo aspetto noi faremo la nostra parte fino in fondo, perché ci crediamo anche se non abbiamo iscritti alla nostra Organizzazione Sindacale con tale profilo.

Adesso non ci rimane che augurare buon lavoro e congratularci con il nostro Collega per il prestigioso e oneroso incarico che saprà, per le riconosciute competenze professionali e per le sue doti umane, onorare con la passione che ha sempre messo nelle sue attività lavorative.

Su questa vicenda gradiremmo sapere cosa ne pensa il Rappresentante del Personale TAB al Consiglio di Amministrazione, posto che la sua Organizzazione sindacale di riferimento, ha diramato un comunicato il cui contenuto è, per quello che ci riguarda, non condivisibile, contradditorio, discutibile e a tratti significativamente incomprensibile e di conseguenza non sappiamo dove vorrebbe andare a parare, visto che i toni appaiono molto lontani dall’etica sindacale in cui il rispetto dell’interlocutore, deve essere sempre e in ogni caso garantito.

Qualunque Organizzazione Sindacale può scrivere ciò che vuole, purché non metta in discussione il valore di una persona e pregiudichi il realizzarsi di progetti utili e importanti a favore del personale, perché noi non lo permetteremo!

Tale provvedimento, che guarda al futuro, deve essere corroborato da altre iniziative di carattere organizzavo-gestionale che mirano alla valorizzazione della professionalità del personale dal punto di vista funzionale ed economico, tali che possano incidere positivamente sul benessere lavorativo di tutta la collettività. E ciò darebbe valore aggiunto al prestigio del nostro Ateneo perché l’entusiasmo e il senso di appartenenza rappresentano sicuramente la molla capace di far volare alto la nostra Università. Per tale motivo riteniamo utile e molto importante la costituzione di un tavolo di confronto tra Amministrazione e Parti Sociali per far sì che la linea di principio adottata nella Disposizione di cui sopra, possa essere estesa anche alle altre Strutture Centrali e Decentrate e quindi alle colleghe e ai Colleghi. Non riteniamo sia il caso di fare, in questa sede, una lunga elencazione delle cose che dovranno essere fatte, solo per riempire delle pagine. Il primo obiettivo a cui staremo attenti è quello di verificare che il già menzionato provvedimento non sia stato solo un episodio.

Quello che abbiamo appena annunciato dovrebbe essere discusso e affrontato con la consapevolezza che potremmo cambiare in meglio un sistema che è migliorabile; e per farlo dovremmo uscire da certi schemi ormai superati, inutili, che non servono a niente. Non servono neppure gli abusati e ripetitivi slogan perché il loro messaggio dovrebbe essere testimoniato dal quotidiano comportamento e non dalle parole buttate lì, su un pezzo di carta. Servono idee, proposte e collaborazione improntate alla lealtà nell’interesse esclusivo delle Lavoratrici e dei Lavoratori che sono ovviamente delle persone che vanno rispettate e che dovremmo rappresentare nelle sedi istituzionali con la dignità che meritano; altrimenti si rischia di fare la fine del serpente e noi siamo dei leoni.

A proposito dei serpenti. Sapete cosa si dice di loro quando escono dal letargo?

“Succede anche che il serpente si mangi da solo; ciò non tanto perché ha fame o è impazzito ma quanto perché è stressato o è incapace di termoregolarsi in modo efficiente ed efficace”.

A presto. Cordiali saluti.

La Segreteria

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