NULLA DI FATTO!!!
Continua l’impasse del tavolo all’ARAN sulle sequenze previste dal CCNL 2019/2021.
Nella riunione, svoltasi presso la sede Aran e riguardante le tematiche fondamentali ai fini di una più completa definizione degli aspetti contrattuali e ordinamentali lasciati ancora aperti dal CCNL 2019/2021 e dalla stessa normativa al contorno, abbiamo, purtroppo, dovuto registrare che DOPO 24 MESI (SIC!!) la situazione è ancora INTERLOCUTORIA e apparentemente senza sbocchi concreti nell’immediato.
Nei suoi interventi riguardanti, in particolare, la tematica della regolazione retributiva e normativa del “contratto di ricerca” (ex L. n 79/2022) e della nuova figura del “Tecnologo a tempo indeterminato” degli Atenei, il Segretario Generale Attilio Bombardieri ha delineato insieme alle preoccupazioni di fondo della nostra Organizzazione anche le proposte della UIL RUA.
Nuovo “CONTRATTO DI RICERCA”: più che ragionare sulle cifre la UIL RUA invita a guardare sia all’impianto generale sia a quanto pubblicamente affermato dalla stessa Ministra Bernini in occasione di un recente “question-time” in Parlamento: ovvero che è intenzione del MUR e del Governo sulla materia – riguardante in particolare la platea molto vasta degli assegnisti di ricerca – costituire un “gruppo di lavoro” con l’obbiettivo di una più completa definizione e normazione di questa figura.
Per la UIL RUA c’è allora non solo la difficoltà rappresentata dalla stessa ARAN che intende limitare l’intervento del tavolo alla sola determinazione dell’importo del “contratto di ricerca” ma anche, e soprattutto, quella che le eventuali decisioni del MUR rimettano in discussione ogni decisione e formulazione uscita dai tavoli.
Si impone, pertanto, l’esigenza di un chiarimento di fondo delle posizioni proprie e reciproche delle controparti pubbliche. Questo per non vanificare il lavoro dei tavoli e, soprattutto, per arrivare alla definizione di un trattamento economico del “contrattista di ricerca” strettamente collegato ai compiti, alle finalità, ai diritti-doveri, alle necessarie tutele, e agli sviluppi professionali, per tale figura (con le relative ricadute tanto in ambito degli Atenei come negli Enti Pubblici di Ricerca).
“TECNOLOGO A TEMPO INDETERMINATO”: dopo aver sottolineato le contraddizioni ed anche i rischi di illegittimità nel percorso normativo e contrattuale riguardante l’inserimento e la trattazione di questa figura nell’ordinamento universitario (è legittimo che la cosiddetta quarta area, regolata per legge, come vuota sia poi stata gestita e riempita con le figure degli EP?) la UIL RUA dichiara la propria indisponibilità a una trattazione dell’argomento con esclusivo riferimento all’obiettivo della fissazione di un trattamento retributivo da commisurarsi in maniera opportuna con riferimento a quello degli EP.
È indispensabile per la UIL RUA allargare l’ottica dell’intervento del tavolo a una completa definizione del ruolo e delle mansioni di questa figura e a questo legare una proposta di sviluppo retributivo e professionale, prendendo come modello di riferimento l’analoga figura del Tecnologo operante negli Enti Pubblici di Ricerca. Questo anche per favorire la ricerca e realizzazione di una progressiva omogeneità dei modelli contrattuali dei due settori, che resta obiettivo primario del nostro sindacato.
Bombardieri ha poi significativamente ricordato al tavolo che la legge non impedisce la creazione di una quinta area dell’ordinamento professionale degli Atenei accanto alle attuali quattro previste dal CCNL, nuova area riservata, appunto, alla figura del tecnologo a tempo indeterminato ed al suo sviluppo di carriera.
Nei suoi interventi l’Aran, pur dichiarandosi disponibile a ricercare la formulazione di una proposta in grado di favorire un vero punto di incontro tra tutte le rappresentanze al tavolo, ha ribadito i limiti ed i compiti propri dell’Agenzia e dunque della contrattazione:
- per il “contratto di ricerca” il campo di azione e di intervento del tavolo è per ARAN è quello prettamente retributivo, peraltro nei limiti e nelle condizioni di disponibilità finanziarie attuali del sistema;
- per quanto riguardata la figura del tecnologo questa ultima deve essere trattata e ricompresa all’ interno della attuale quarta area degli EP con riferimento specifico al settore già definito come “scientifico-tecnologico” al suo interno.
Nel prossimo incontro delle delegazioni sindacali con l’Aran fissato per il 17 aprile si provvederà a concordare la data per la continuazione della trattativa.
La Segreteria Nazionale