Un grande risultato ottenuto grazie alla pressione generata dalla non firma del CCNL 2019-2021 da parte della UIL produce i suoi risultati positivi per i lavoratori della Ricerca
Siamo in attesa della imminente pubblicazione del DPCM che ripartirà agli enti di ricerca non vigliati dal MUR le somme stanziate con la legge di bilancio 2024. Un risultato dovuto proprio alla grande pressione prodottasi con la non firma della Federazione UIL Scuola RUA del CCNL 2019-2021 su Aran al punto da spingerla de facto nelle settimane successive alla non firma ad impegnarsi per questo importante obiettivo
Queste risorse sono destinante alla soluzione del tema così tante volte denunciato da UIL della anomala permanenza dei R&T e quindi per i passaggi di livello dei ricercatori e tecnologi con bandi articolo 15 e per incrementare il salario accessorio del personale tecnico amministrativo che a nostro avviso dovrà essere distribuito in modo da garantire benefici in busta paga per TUTTI i lavoratori IV-VIII degli EPR. Per questi ultimi purtroppo complice il mancato accordo sul nuovo ordinamento professionale sarà necessario negoziare le modalità di distribuzione delle risorse ente per ente attraverso la contrattazione integrativa di ente. Vigileremo affinché si utilizzino criteri trasparenti e in grado di assicurare a tutti i lavoratori i benefici di questo importante risultato.
Grazie alla posizione forte e determinata della Federazione Uil Scuola Rua i lavoratori della ricerca potranno vedere riconosciuto il loro diritto alla valorizzazione professionale!
La Segreteria Nazionale