domenica 22 Dicembre 2024

L’ISTAT rischia Il collasso delle strutture amministrative?

Il 19 giugno la Governance dell’istituto, Presidente compreso, ha fatto visita ai nuovi uffici della sede territoriale di Bari, dove però, in una palazzina di quattro piani interamente riservata ad Istat fin dalla sua inaugurazione l’ascensore è inagibile. Il Presidente Chelli ha così potuto constatare di persona che ogni giorno fin dall’apertura lavoratori, disabili compresi, devono farsi i piani a piedi nonostante le costanti sollecitazioni inviate al settore amministrativo.

Si dirà: un caso sporadico.

Men che meno se si fa visita alla sede romana di Balbo 39 si potrà notare che l’ascensore di quella sede è inagibile da tempo oramai immemore.

Si dirà: un secondo caso sporadico o l’amministrazione ha dei problemi con gli ascensori oppure punta al ringiovanimento fisico dei suoi dipendenti

Basterebbe far visita alla sede romana di Depretis e notare una serie di disagi e inefficienze logistiche per rendersi conto che anche in quella sede i lavoratori sono costretti a lavorare in ambienti non totalmente efficienti. Infatti, per Depretis, oltre a vari punti elencati e risollecitati, si ripresenta il problema del condizionamento dell’aria che semplicemente non viene riparato da anni. E in questi giorni di caldo opprimente è ancora più evidente le difficoltà di questa dirigenza ad affrontare le ordinarie necessità quotidiane di questo Istituto

Si dirà è un terzo caso sporadico o magari il pallino della forma fisica passa non solo per le scale a piedi ma anche per dover sudare copiosamente in ufficio

Se ci si reca però nella sede di via Tuscolana ci si renderà conto che a fronte di una zona dove non è accessibile neanche un bar nelle vicinanze da mesi e mesi la mensa e il bar non esistono. E neanche convenzioni o servizi alternativi sono stati attivati in attesa della “fantomatica” gara che in Dgen qualcuno sta scrivendo da mesi probabilmente con penna, calamaio e codice alla mano. Eppure, questa “lentezza” amministrativa sembra essere oggetto di merito per la dirigenza amministrativa di prima fascia con una retribuzione annua che si aggira intorno ai 150.000 euro e per quella di II fascia con circa 100.000 euro risultato compreso (https://www.istat.it/it/amministrazione-trasparente/personale/uffici-dirigenziali-i-e-ii-fascia).

Si dirà è un accanimento del fato o forse affamare il personale fa sempre parte della strategia di chi punta alla forma fisica del personale Istat

Vi è poi il mistero relativo alla Concessione per lo stabilimento di Ostia Istat di cui non si riesce ad avere notizia. Quello che è certo è che l’Istat deve attrezzarsi per partecipare attivamente e con convinta efficacia alla prossima gara per la concessione se non vuole perdere questo importante “pezzo” di Istituto.

Ma forse si vogliono privare i lavoratori Istat del loro stabilimento balneare dopo aver perso le mense e la rassegna stampa oltre che una apparente avversione per gli ascensori

Eppure, partendo dagli ascensori passando per le mense fino ad arrivare alle traduzioni e alle indagini forze di lavoro e spese sembra che in questo istituto il settore amministrativo stia negando l’evidenza: il collasso amministrativo.

È infatti noto a tutti ormai la vicenda del mancato avvio delle attività relative alle indagini Forze di lavoro e Spese messe a rischio da una aggiudicazione al ribasso della nuova gara vinta dal consorzio CSA che sembra voler scaricare sui lavoratori lo sconto praticato per aggiudicarsi la gara. Un esempio limpido che dimostra le errate scelte in tema di gare che questa amministrazione continua a compiere con la convenzione onerosa con CONSIP. La vicenda è infatti frutto di un bando di gara la cui predisposizione è stata affidata da Istat a Consip che ha portato all’attuale stato di mobilitazione dei rilevatori ISTAT e soprattutto della messa a rischio a nostro parere, delle attività cuore dell’ISTAT: le indagini statistiche. Nonostante le evidenze ancora oggi purtroppo la governance amministrativa di questo Istituto sembra essere convinta di poter negare l’evidenza dei fatti continuando a novellare che tutto vada bene. Il collasso del settore amministrativo è invece davanti agli occhi di tutti e sta comportando, non solo il dover fare le scale a piedi, mangiare in stanza da soli o recuperare carta dalle fotocopiatrici dalle stampanti dei colleghi per carenza nel magazzino, ma soprattutto rischia di compromettere anche lo svolgimento delle indagini statistiche, il rispetto delle tempistiche e il mantenimento della qualità dei dati prodotti, che sono ragione fondativa e di prestigio di questo Istituto.

Riteniamo che il 25 giugno nella conferenza dei dirigenti sia necessario riflettere sullo stato “amministrativo” dell’ente e individuare le ragioni di questo stato di cose, riflettendo sui possibili cambiamenti di competenze professionali nella attuale dirigenza e magari, perché no, partendo da una riduzione del numero dei dirigenti amministrativi a nostro avviso ormai con tutta evidenza un corpo estraneo rispetto alla dirigenza Istat.

Non citiamo poi i disservizi e inefficienti carichi di lavoro che il sistema SAP quotidianamente impone ai lavoratori direttamente coinvolti, ai pagamenti relativi alle spettanze dovute per arretrati ai lavoratori costantemente in bilico, al Fondo Benefici assistenziali fermo da mesi sul tavolo dei revisori dei conti, al mancato pagamento degli incentivi RUP e DEC che vengono erogati e liquidati sotto tortura con tempistiche “bibliche” in assenza di una procedura trasparente, rapida, chiara e eguale per tutti. Non vogliamo poi qui citare le assegnazioni di personale agli UUTT che senza alcuna comunicazione sono state bloccate in attesa di un fantomatico disciplinare e per finire il CED che anche qui ci viene segnalato da più parti rischia di collassare in questi mesi estivi senza un impianto di “raffreddamento” efficiente e manutenuto.

Naturalmente vi diranno che il sindacato esagera, rompe le scatole ma provate a vedere cosa accade se nella stanza di questa dirigenza si rompe un condizionatore…

Se si può continuare così…!!!

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