giovedì 26 Dicembre 2024

DL 160/2024 – Disposizioni urgenti in materia di Lavoro, Università e Ricerca per una migliore attuazione del PNRR – Le novità al vaglio governativo

Prosegue l’attività Unilaterale di questo governo che con l’emanazione del decreto legge 160/2024 dello scorso 28 ottobre recante “disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del PNRR” mette in campo il primo atteso Riordino (?) in materia di Formazione e Ricerca.

La disposizione normativa oggetto di disamina, a nostro avviso riflette la generalizzata difficoltà di portare a compimento gli investimenti e le riforme derivanti dai fondi stanziati dal PNRR.

Per quanto di precipuo interesse per il Settore Università, il decreto in questione prevede, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, la proroga delle ordinarie sessioni per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale (ANS). Al riguardo si rammenta che l’ANS rappresenta una delle modalità di reclutamento del personale docente delle Università e, nelle more della riforma della l. 240/2010 annunciata dal Governo con il DDL Semplificazione poco prima della pausa estiva, vertente appunto anche sulle modalità di reclutamento della docenza, la stessa vivrà, per effetto di tale ultimo intervento normativo, un regime di prorogatio. In particolare, vengono aggiunti ai quadrimestri originari (02.11.2023 – 04.03.2024; 05.03.2024 – 04.07.2024; 05.07.2024 – 05.11.2024), ulteriori due quadrimestri (06.11.2024 – 04.03.2025 e 05.03.205 – 03.07.2025) con il preciso scopo, si legge nel testo della legge, di “consentire il rafforzamento dell’organico dei docenti nel contesto dell’attuazione delle misure del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e stabilizzare il quadro del reclutamento universitario”. È ulteriormente prevista la proroga fino al 31.12.2026 anche delle modalità di reclutamento ex art. 24, comma 6.

Questa previsione è certamente foriera e anticipataria di prossime novità che investiranno la disciplina del reclutamento della docenza universitaria, già in fermento, pertanto terremo alta l’attenzione sul tema.

Ancora, il decreto legge in parola prevede un “regime di prorogatio” anche per il Consiglio Universitario Nazionale che vedrà confermati i propri componenti per un ulteriore anno, ossia fino al 31.07.2025. Scorgiamo dal testo normativo la volontà governativa di effettuare una riforma complessiva dell’organo in un’ottica di snellimento e valorizzazione del suo ruolo di indirizzo del sistema universitario e, sulla scia degli interventi riformatori in atto, di semplificazione e razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni e di contenimento delle relative spese. In considerazione della crucialità del ruolo ricoperto dal CUN, non condividendo tale regime di proroga, riteniamo di dover svolgere, anche su questo fronte, un ruolo di monitoraggio degli interventi messi in cantiere da questo governo.

Apprezzabile poi lo sforzo compiuto con questo decreto di portare a compimento quanto previsto dal PNRR in materia di alloggi e residenze universitarie. Quella delle esigenze abitative degli studenti fuori sede rappresenta una delle grandi criticità del sistema universitario, la cui persistente claudicanza, mette a rischio uno dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, il diritto allo studio universale. Alla luce di ciò, consentire all’Agenzia del Demanio di contribuire, anche finanziariamente, al raggiungimento degli obiettivi previsti nel PNRR in tema di housing universitario assicurando il recupero e la rifunzionalizzazione di beni statali dismessi, riteniamo si sostanzi in un apprezzabile sforzo di garantire alle nostre Giovani e ai nostri Giovani il diritto di accedere alla formazione superiore anche in assenza o limitata disponibilità economica.

Il decreto legge in discussione apporta inoltre misure urgenti per l’ammodernamento strutturale e tecnologico del Campus del Politecnico di Milano per consentirne il tempestivo completamento in attuazione degli obiettivi stabiliti dal PNRR. Si tratta di un importante investimento da leggere anche in chiave di riqualificazione urbana sostenibile.

Auspichiamo per il futuro del Sistema Universitario Italiano interventi di Riforma che mirino alla valorizzazione dei Nostri Atenei, culla della Conoscenza&Ricerca, e non meramente “tradizionali” Proroghe.

Vi terremo come sempre aggiornati.

La Segreteria Nazionale

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