A FARNE LE SPESE È ANCORA UN LAVORATORE
Apprendiamo, ancora una volta, dalle testate giornalistiche che nei giorni scorsi si è consumato l’ennesimo incidente sul lavoro ai danni di un operaio nel centro ricerche ENEA Casaccia.
Sembrerebbe che il lavoratore, nell’espletamento del proprio servizio, sarebbe stato contaminato da scorie di plutonio con il superamento, in un colpo, del limite di dose annuale prescritto dalla normativa. L’evento sarebbe riconducibile al 21 novembre scorso, ma soltanto questo pomeriggio si è conclusa l’attività di monitoraggio che ha confermato l’avvenuta contaminazione “interna”.
Come se l’aver scampato il “disastro ambientale” (fortunatamente!!!), fosse sufficiente a far abbassare i riflettori sull’episodio.
Un fiore all’occhiello della Ricerca pubblica italiana si macchia di un “inspiegabile” incidente sul lavoro, questo quanto si legge dai quotidiani nazionali.
Nella decisa convinzione che bisognerà rintracciare “la falla” occorsa nell’applicazione delle procedure e misure di sicurezza adeguate al casus de quo, stringendoci alla vittima, ciò che più sgomenta è il rimbalzo di “palla” già avviatosi tra il centro ricerche ENEA e la società Sogin che gestisce lo smantellamento dell’impianto di plutonio situato presso la Casaccia. La corsa allo scarico di responsabilità per l’accaduto è, infatti, già in atto.
Dopo una giornata campale, come quella appena conclusasi, che ci ha visti in Piazza contro la manovra di bilancio, non possiamo non ribadire l’importanza di investire sulla “Sicurezza sul Lavoro” che rappresenta uno dei tanti temi posti a fondamento dello Sciopero.
In qualità di Organizzazione Sindacale impegnata già da anni nella campagna Zero Morti sul Lavoro, sentiamo il dovere e l’esigenza di proseguire nell’opera di sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro, troppo spesso ancora sottovalutata, affinché episodi di questo genere non si verifichino più.
A sostegno delle Lavoratrici, dei Lavoratori e delle Persone il nostro obiettivo sarà sempre
Zero Morti sul Lavoro!
Il Segretario Generale
Attilio Bombardieri