Le OO.SS. sono state messe al corrente della circolare di cui in oggetto, che non ha costituito informativa sindacale. Ritenendo che invece l’argomento costituisca materia degna di attenzione, si rappresenta quanto segue.
Premesso che riteniamo che le attività che producono risorse dovrebbero costituire oggetto quantomeno di informativa alle OO.SS., rileviamo che la circolare in oggetto prefiguri un orientamento del CRA a nostro avviso alquanto opinabile.
Non risulta infatti che sia descritta in nessuna norma di riferimento una previsione di scadenza per l’utilizzo di dette risorse, il che configura una precisa scelta dell’amministrazione dettata, come descritto chiaramente nella circolare, da ragioni meramente economiche, non correlate in nessun modo all’attività scientifica.
Come evidenziato dai ricercatori nelle mail inviateci p.c., di cui condividiamo le valutazioni, considerare le risorse derivanti da proprietà intellettuali, e non usate entro fine anno, “avocabili” al bilancio dell’ente, costituisce un pesante condizionamento rispetto ad un uso responsabile e più efficace delle stesse.
A nostro avviso, se scadenza di utilizzo per tali risorse si vuole prevedere, essa deve essere prevista non per le risorse dell’anno in corso, ma per risorse disponibili e non utilizzate dopo almeno 24 mesi, se non oltre.
Infatti detti contributi vengono spesso reinvestiti nelle attività delle strutture, finalizzandole alla manutenzione o all’acquisto di strumentazione e prodotti non ordinari o prevedibili, quindi sono già per lo più utilizzate a beneficio dell’ente ma in base a priorità stabilite direttamente dai ricercatori.
Si ritiene opportuno che il CRA riveda la posizione assunta, e ancora una volta si rappresenta come sia necessario interpellare la comunità scientifica prima di produrre atti che incidono sulle attività, e che evidenziano la necessità di aumentare il grado di connessione tra l’amministrazione centrale e l’attività di ricerca.
UIL RUA
Sonia Ostrica
