Dopo il varo della Legge 128/13 ora è tempo di aprire la fase attuativa.
Le conquiste ottenute con l’art. 19 sono state notevoli, visto il contesto generale, ma alcuni obiettivi non sono stati raggiunti, vedi la questione della II fascia e dei docenti precari che non hanno ottenuto la garanzia di un percorso certo per tutti verso un contratto a tempo indeterminato. Pertanto la tensione che si addensa attorno alle problematiche ancora irrisolte continua a essere molto alta con il rischio di alzare il livello dello scontro oltre il limite di guardia.
Ora è il momento di chiudere la fase dell’incertezza, che ha “castrato” le potenzialità di tutto il sistema AFAM, concludendo una riforma “infinita” con l’emanazione dell’ultimo DPR ancora mancante: “Regolamento recante le procedure, i tempi e le modalità per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo del sistema dell’alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché per il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico”.
Con questo recente provvedimento (L. 128/13) il Governo ha mostrato l’intenzione di andare a chiudere velocemente il processo di riforma (entro 180 giorni ci sarà l’emanazione del DPR). Sull’argomento è intervenuta anche la Conferenza dei Direttori dei Conservatori che ha chiesto una rapida conclusione dell’iter di approvazione del Regolamento e posto in evidenza, in virtù del proprio ruolo di parte pubblica e non sindacale (guai se lo facesse!) alcuni elementi caratterizzanti che dovrebbero costituire il nuovo modello di reclutamento. Tralasciando il filone delle polemiche, chiariamo subito che la Legge 128/13, art. 19, comma 2, dà mandato al Ministro di disporre solo le modalità d’inserimento, nella futura graduatoria nazionale, di docenti provenienti dalle graduatorie d’istituto. Tale graduatoria, quindi, non potrà essere utilizzata diversamente da quelle ad esaurimento (GNE e L. 143/04) per gli incarichi a tempo determinato, ossia seguendo l’ordine di graduatoria per la scelta della sede. La vera questione è se questa graduatoria nazionale sarà contemplata nel testo del DPR sul reclutamento, oppure no: fatto ancora non così scontato. Appare allora chiaro dove devono essere indirizzati i maggiori sforzi, altrimenti avremo una “bellissima” graduatoria nazionale ma dalla vita molto breve, cancellata contestualmente all’emanazione del DPR. E poi? Tutto da rifare. Nel DPR, inevitabilmente, confluiranno le esigenze e le attese di un sistema AFAM da troppo tempo trascurato: tutte le questioni ancora “aperte” come il precariato, i docenti di II fascia, gli ex istituti musicali pareggiati dovranno lì trovare una soluzione. Le polemiche interne dovranno lasciare il passo alla concretezza e bisognerà sforzarsi per tentare di costruire un percorso certo e veloce verso la stabilità ed il consolidamento del settore. Le continue strumentalizzazioni rischiano di procurare intoppi operativi, innescando l’ennesima paralisi politica. La UIL RUA vuole chiudere la stagione dell’incertezza garantendo un futuro fatto di regole certe ed è il raggiungimento di questo obiettivo che ci vede impegnati e partecipi, quotidianamente.
UIL RUA
(Segreteria Nazionale)