giovedì 26 Dicembre 2024

DonnaNews

DonnaNews n. 25 speciale marzo 2019 Eccoci al n. 25 “speciale marzo” di Donna News: è un bel numero, denso di informazioni e stimoli, soprattutto per i temi affrontati, perché questo mese di marzo è stato emozionante sotto tanti aspetti, conseguenti alla giornata dell’8 marzo. Iniziative numerose e colorate hanno caratterizzato questa giornata in tutto il nostro paese e nel mondo: troverete informazioni e spunti a volontà nei link interni per approfondimenti su temi specifici. Dell’iniziativa unitaria di CGIL CISL e UIL svoltasi a Roma merita menzione particolare quanto unitariamente affermato nelle sue conclusioni dalla nostra Segretaria Confederale Ivana Veronese: Da qui oggi, caro Maurizio, cara Annamaria e caro Carmelo, care tutte e tutti,  si esce con un patto. Non ci sarà più una piattaforma per il rinnovo di un contratto collettivo, che venga predisposta senza che, le politiche di genere siano un aspetto centrale, di pari passo, con le  scelte nodali del settore produttivo dell’impresa e del contesto di lavoro. È innegabile che fino ad oggi, abbiamo fatto molto, tanti i contratti collettivi che già contengono misure, tanti i contratti aziendali che si sono dotati di strumenti e del welfare necessario alle famiglie e alle persone, ma con la  stagione difficile del Paese che abbiamo davanti, questo tema deve essere all’inizio  della nostra agenda e non tra i   tanti”. Vi suggerisco di leggere con attenzione tutto questo numero, ci sono articoli davvero notevoli come “La primavera dei diritti: cronaca di un risveglio annunciato” oppure “Speciale restaurazione, ovvero l’attacco ai diritti delle donne”… oppure l’album delle figurine degli impresentabili… o anche “le donne pioniere” nei vari campi di eccellenza… la “scuola DeGenere per un’educazione libera da stereotipi”…l’orribile data base usato in Arabia dagli uomini per controllare le donne e impedire che scappino… Ma lasciatemi dichiarare l’amaro sorriso che mi ha strappato lo “speciale favole”: una attenta riflessione e ri-lettura delle favole classiche, agganciata crudamente a fatti e argomenti di cronaca. Buona lettura! Sonia Ostrica
DonnaNews n.24
dicembre 2018/gennaio 2019
Il primo numero di Donna News del 2019, il n 24, non riesce a dare il giusto peso a quanto di positivo, ma soprattutto di negativo, si registra nell’agenda di chi vuole occuparsi della situazione femminile.  Molte donne hanno raggiunto livelli di eccellenza, e i soli link che le descrivono prendono due pagine di questo numero.  Pessima davvero è la tendenza, sempre più frequente in un governo in cui la matrice maschilista impera, a riportare la situazione delle donne indietro di cinquant’anni.  Un senatore leghista, Pillon, un suo collega, Di Pola, ed altri politici hanno attaccato a testa bassa, con diverse proposte legislative, tutte le conquiste faticosamente raggiunte nell’ambito della tutela delle donne e dei minori.  Il Paese intero ha visto mobilitazioni ininterrotte in moltissime piazze, organizzate da associazioni non solo femminili, per fermare il tentativo di abrogare la legge 194 sull’autodeterminazione delle donne, il diritto dei minori a vivere in un contesto familiare sereno, il ricorso oneroso a mediatori familiari dall’incerta qualificazione professionale (e soprattutto identificati come “pacificatori” a cui ricorrere obbligatoriamente). Nel DN si parla delle “mani addosso” alle donne che protestavano contro il DdL Pillon: ci sono molti link, vanno visti per capire qual è l’obiettivo!! Inqualificabili e incomprensibili restano molte scelte, tra cui quella di tassare con  l’Iva al 4% i tartufi e i rasoi per uomini, lasciando gli assorbenti igienici al 22%: quale bisogno viene ritenuto primario, è evidente!. Il Vaso di Pandora racconta una esperienza terribile, perché le cose brutte succedono davvero. Compresa l’incapacità delle madri di aiutare le figlie. E bisogna capire come andare avanti. La vita delle donne continua ad essere intralciata da tentativi scientifici di fermarle, di rallentarle, di trasformare in un percorso ad ostacoli la loro legittima aspirazione di vivere in maniera “paritaria” il quotidiano. Le donne sono forti, si sa: tendono a sovraccaricarsi, a portare il maggior peso del lavoro di cura, vogliono eccellere e ‘superare la sufficienza’. Sempre più c’è chi se ne approfitta e chi vuole ricacciarle a faticare nei confini di case in cui troppo spesso si consuma una violenza inconcepibile.  Il terzo millennio sta accumulando debiti nei confronti delle donne: dovremo organizzarci e cominciare ad esigere questi crediti prima possibile!
CI VEDIAMO IN PIAZZA IL 9: TUTTI E TUTTE, NESSUNO ESCLUSO!!!
DonnaNews speciale 25 novembre 2018 A distanza di tempo viene il dubbio di avere esaurito tutte le parole quando devi affrontare un argomento che purtroppo è, tuo malgrado, ricorrente. Eppure, quando è ancora una volta il 25 novembre, e ancora una volta ci si trova a parlare di femminicidio, le parole che si affollano in testa sono fin troppe, e molto spesso non ripetibili.  Il 25 novembre è sempre una giornata in cui si contano le vittime di femminicidio, definito sempre più spesso e impropriamente “fenomeno“. Il “fenomeno femminicidio” continua ad essere – erroneamente – trattato ogni volta come una emergenza, mentre dovrebbe essere trattato come una pesantissima normalità, da aggredire sì con misure “speciali”, ma ben di più con misure costanti nel tempo, soprattutto in termini di prevenzione. La “morte di una donna per mano di un uomo in conseguenza del suo essere donna ” non è un affare ‘eccezionale’: purtroppo è un accidente consueto, con cui si rischia di prendere eccessiva confidenza, arrivando persino a considerarlo un “male inevitabile”. Non può essere questo l’approccio al femminicidio! Non deve essere questo il modo in cui si pensa di gestire gli assassinii efferati di mogli, compagne, sorelle, amanti e perfino madri e figlie.  E’ proprio per questo che quest’anno abbiamo deciso di celebrare 25 novembre con un numero “speciale” di Donna News. Una lunga carrellata di abomini, in un buio rotto dal rosso delle panchine e dal bianco dei fiocchi all’occhiello, ma anche dal fucsia delle bandane di “NON UNA DI MENO”, che riprendono la tradizione dei pañuelos delle donne sudamericane.  In tutto il mondo, in tutte le aeree, il primo diritto degli esseri viventi è quello di vivere. Il femminicidio è la violazione più pesante che si possa immaginare, inferto ai diritti umani proprio dalle persone più vicine alle vittime. Non smettiamo mai di pensarci negli altri 364 giorni dell’anno!
Sonia Ostrica
DonnaNews n.23
settembre/ottobre 2018
Questo post nasce alla vigila di una manifestazione organizzata da donne di moltissime organizzazioni contro un DdL Pillon ampiamente illustrato all’interno del DN 23. Incredibile pensare come possa bastare un solo uomo per annientare conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in decine e decine di anni: un colpo di spugna, ben assestato, e si torna nel medioevo. Il momento non è dei migliori: tra i nostri governanti non brilla la presenza femminile, certamente non per quantità. I nostri sistemi, l’alta formazione e la ricerca, così preziosi per l’innovazione e lo sviluppo del Paese, sono di nuovo schiacciati all’interno di un Pubblico Impiego che non riconosce più le differenze e non valorizza le capacità, facendo di tutta un’erba un fascio. L’ambiente, la natura abusata, si ribella e ci dichiara guerra: piogge, alluvioni, frane, terremoti non smettono di tormentare questo Paese sempre più martoriato anche dall’incuria dell’uomo. La legge di bilancio tenta di mettere al centro delle priorità scelte coerenti con le promesse elettorali, prevedendo possibilità di sforamenti che non convincono in quanto non sono spese per investimenti. Stiamo lavorando per avviare una stagione contrattuale che stenta nuovamente a decollare. Molte aspettative e poche risorse, troppe promesse elettorali e pochi margini per investimenti, una classe politica dirigente per metà assai esperta e per metà molto poco esperta non facilitano il compito, soprattutto considerando che ad ogni “cambio” si ricomincia da tre. C’è qualcosa di buono? Si, questa rivista che continua ad essere edita, con incredibile certezza, contro ogni previsione, costruita sulla buona volontà e l’entusiasmo di poche mani e ancor meno teste. E soprattutto di buono c’è una UIL che continua a crescere e ad essere protagonista, donne ed uomini che considerano il Sindacato un valore ed insegnano ai più giovani a prendersene cura. Ci siamo, con la determinazione che nasce solo dalla passione e la competenza di chi non molla mai!
DonnaNews n.22
speciale estate 2018
Questo numero 22 di donna News esce a chiusura di una lunghissima, impegnativa ed entusiasmante stagione, che ha visto la nostra UIL RUA presente a tutto tondo su più fronti. Negli ultimi tre anni, davvero densi, sono state affrontate molte sfide; il Congresso svolto come Categoria a metà maggio a Chianciano ha segnato l’inizio dello “stretching” finale; il Congresso Confederale del 21- 23 giugno scorso ha sigillato gli ultimi anni come un periodo fruttuoso per il nostro sindacato UIL e per la UIL RUA, che continua a caratterizzarsi come categoria presente e puntuale. Da leggere l’articolo che battezza la UIL come l’unico sindacato che cresce! All’interno di questo numero sono riportate, come sempre, notizie e suggerimenti per approfondire tante tematiche relativamente alla parità di genere; ma troverete un approfondimento sulla tematica dell’aborto e su come esso venga affrontato dalle principali religioni, attraverso uno sguardo veloce agli orientamenti tratti da fonti autorevoli e citate nel testo. Sempre alto il livello di guardia su stupri e femminicidi, effettuati da uomini tutti uguali (colore della pelle a parte…) dal punto di vista della diffusa incapacità di stare nei limiti di un rifiuto, o di trattare con rispetto donne prima abusate e poi disprezzate. La carrellata continua con buone e cattive pratiche che riguardano la parità di genere e il suo difficile cammino verso un equilibrio sempre troppo lontano da raggiungersi. Buona lettura!
DonnaNews n.21
aprile/maggio 2018

Il N. 21 di Donna News si arricchisce di nuove collaborazioni e nuove rubriche: tra le iscritte alla UIL RUA cresce la voglia di condividere e di diffondere, e ciò produce frutti buoni! Siamo orgogliose della “scesa in campo” dei nostri compagni di lavoro, che hanno testimoniato al recente congresso della UIL RUA la loro volontà di non essere acquiescenti rispetto al pesante fardello dei Femminicidi che infesta il nostro Paese e non solo. Hanno voluto anche sollecitare tutti gli altri a prendere posizione, affermando che non è “normale” essere un uomo che uccide le donne, che il femminicidio non va mai giustificato, che bisogna cominciare a far emergere episodi di violenza anzichè pensare che essa sia un fatto “privato” di cui è meglio non impicciarsi. Troverete i loro contributi all’interno del giornale. Questo numero vede nascere una nuova rubrica, “Il vaso di Pandora“, che attraverso le testimonianze di chi vorrà condividerle potrà contribuire a far prendere coscienza di quanto sia difficile per una donna raccontare le piccole o grandi prepotenze, molestie, rospi che ha subìto o ha visto subìre. Non è mai facile parlare di sè: per questo apprezzeremo particolarmente i contributi, che saranno pubblicati con il nome delle autrici. Siamo convinte che il cambiamento parte, come dicevamo, anche dal ribellarsi alla consuetudine che i panni sporchi devono rimanere in famiglia: ma non chiederemo nomi o luoghi, basterà la testimonianza. Sarà certamente più facile raccontare eventi passati o superati, ma non sarà facile neanche questo: la campagna “#metoo” ha evidenziato che le donne, generose di natura, sono “rispettose” di personaggi che in passato le hanno molestate, e che non intendono mettere in difficoltà oggi che hanno tutti famiglie diverse. Anche questa è una “differenza” che ha il suo perchè! Buona lettura.

DonnaNews n.20
speciale 8 marzo 2018

Questo numero DN 20 nasce come una carrellata sull’8 marzo e sul lungo e difficile cammino delle donne. Elemento ricorrente è la evidenza della necessità che le donne imparino a costruire una catena solidale, ad affermare il diritto di essere, in quanto donne, “diverse” e fare della diversità un valore; come sindacato non dobbiamo mai smettere di pungolare i governi di ogni colore affinché il sistema sociale sostenga il desiderio di maternità senza renderlo alternativo al lavoro e supporti la terza età, composta in prevalenza da donne spesso sole. Un paese i cui i giovani emigrano per mancanza di opportunità, in cui gli anziani emigrano per impossibilità di sostenersi con pensioni sempre più ridotte, in cui le donne sono il vero “welfare” italiano che tappa buchi per genitori e figli, è un paese che rischia di “perdere il ritmo”. Il ritardo accumulato si può recuperare, ma solo se il divario non diventa troppo ampio: se non si inverte il trend, se non si “cambia verso” davvero, resta la consapevolezza che la crisi sociale durerà più della crisi economica. Il rischio concreto è perdere il treno di intere generazioni, private di uomini e soprattutto donne di talento e delle loro capacità di trasformare e migliorare il Paese. Ciò che davvero conta restano le pari opportunità, ancora oggi considerate un obiettivo invece che strumento e condizione pregiudiziale. Il divario salariale (il “gender pay gap”) è infatti una naturale conseguenza di scelte spesso forzate. Se anche non si arriva al part-time, che per circa l’80% è scelta femminile (gli uomini lo scelgono quasi unicamente per fare una seconda attività), non si possono fare straordinari perché bisogna arrivare in tempo a riprendere i figli a scuola, così come non si può essere presenti a riunioni fiume fuori orario se bisogna fare la spesa, cucinare per cena, accompagnare a nuoto, controllare i compiti; così come non si riesce ad essere scelti come “responsabili di struttura” se la malattia del figlio minore – o il genitore malato di alzheimer – condiziona la possibilità di stare sul pezzo full time. La minore retribuzione nasce da minori agevolazioni: se le condizioni fossero davvero neutre le donne sarebbero “uguali” e ” pari ” agli uomini, ai blocchi di partenza come all’arrivo. Ma ci sono troppe prevenzioni, pregiudizi, carichi e sovraccarichi: un welfare inesistente che scarica la responsabilità di assistenza e cura prevalentemente su un’unica metà del mondo, un sistema poco flessibile in materia di organizzazione del lavoro e degli orari, un sistema retributivo che premia la quantità e non la qualità del lavoro escludono in via automatica le donne dalla possibilità di ambire al “di più”. Negli studi le donne hanno sorpassato gli uomini sui quali sono in vantaggio rispetto agli anni ’60, ponendosi sempre in testa nelle classifiche dei voti, della regolarità degli studi, della conclusione degli stessi con il raggiungimento del titolo di studio a tutti i livelli. E’ quindi evidente che il vantaggio negli studi non riesce a compensare lo svantaggio sociale. In questo contesto il riconoscimento delle pari opportunità, la conciliazione vita/lavoro e un welfare decente potrebbero servire anche ad integrare e ricongiungere le due “identità”, sia tra donne e uomini, sia negli stessi singoli individui: una sorta di sintesi e di liberazione per tutte/i da schemi precostituiti e di potere, per arrivare alla convinzione condivisa che attraverso la liberazione delle donne passa la liberazione di tutti.

DonnaNews n.19
gennaio/febbraio 2018

Eccoci con il primo numero del 2018.
Ricco come sempre, si avvale di nuove collaborazioni e ci coinvolge su molti temi, dalla disparità economica legata al genere, alla disoccupazione over 50,  alla nascita di un diverso senso di paternità, alle molestie sul luogo di lavoro, ma anche a belle iniziative per sensibilizzare i bambini al rispetto delle differenze, e ci strappa un sorriso “amarognolo” con “La guida della buona moglie” del 1955. Ma ahimè tra le tante notizie una resta sempre presente: i femminicidi, troppi, sempre, efferati e inaccettabili. Uno uomo su tanti ce la fa: si ferma in tempo, lo racconta, lo raccontiamo in questo numero. Ma molti altri non si fermano e riempiono la cronaca di sangue, e il tutto si mischia con nuove paure come l’immigrazione. Un giornale sindacale come il nostro non può però – e non vuole! – limitarsi a parlare di donne nel solo mondo del lavoro. Deve essere strumento per il cambiamento, e Donna News lo è. Diffuso nei posti di lavoro, sta producendo assieme alla nostra azione un cambiamento nella sensibilità dei colleghi rispetto alle tematiche più delicate come la lotta ai pregiudizi, sta facendo nascere attenzione ad un diverso punto di vista, ad un coinvolgimento più pieno e diretto sulle discriminazioni. Il cambiamento inizia a manifestarsi: i colleghi si interessano di CUG, parlano della giornata internazionale delle donne (e non più di “festa delle donne”), fanno attenzione all’impatto ed ai numeri delle scarpette rosse che invadono le piazze il 25 novembre. Va bene, è cosa buona! Anche questo numero è destinato alla diffusione ed al confronto con tutti e tutte: usatelo anche in campagna elettorale per le RSU per sostenere le vostre candidature e quelle delle vostre colleghe, e fatelo diffondere anche ai vostri compagni di lista. Possiamo fare la differenza, dobbiamo volerlo e metterci le nostre energie, nella convinzione che i nostri valori e le nostre capacità non sono seconde o terze a nessuno. Buon voto!

DonnaNews n.18
novembre/dicembre 2017

Questo 2017 si sta chiudendo con il tentativo politico di risolvere il più possibile le questioni che non si sono riuscite a gestire durante l’intera legislatura. Ciò vale per i contratti del pubblico impiego, ma anche per lo ius soli, per il testamento biologico, il reddito di inclusione e molto altro ancora. Altre scelte, confermate dal Parlamento, restano discutibili, come il bonus bebè (peraltro dimezzato) e quello ai 18enni, che non rilanciano l’economia né sostengono sufficientemente le problematiche familiari. Seguendo il solito stile italico, che pensa di risolvere tutto all’ultimo minuto, si cercano alleanze ardite, si varano leggi inique come il risarcimento per reati da stalking o l’esclusione delle lavoratrici domestiche dalle vittime di violenze (di cui leggerete all’interno), leggi che si correggono di corsa mentre potevano essere varate già bene se si fosse dato ascolto alle rappresentanze della società civile ed in particolare ai sindacati. Nel frattempo, è partita la stagione dei rinnovi contrattuali, con la firma del primo contratto pubblico relativo alle Funzioni Centrali. A breve toccherà anche al CCNL che ci riguarda, Istruzione e Ricerca, che si presenta con grandi disomogeneità e scarse risorse economiche; tuttavia, restiamo convinti che il CCNL vada firmato con lo stesso governo che ha sottoscritto l’accordo del 30 novembre, che ha sancito un deciso cambio di passo nei confronti dei lavoratori pubblici, e quindi il contratto deve essere firmato prima delle elezioni previste per il prossimo mese di marzo. Saremo al tavolo con la serietà che ci contraddistingue, con l’obiettivo di fare “presto e bene” – o almeno, il meglio possibile, dato il contesto! E’ partita anche la stagione congressuale UIL: partita anch’essa – volutamente – in anticipo rispetto alle normali scadenze, ha già visto concludersi molti dei congressi di base, quei GAU che sono il cuore pulsante del nostro sistema sindacale UIL. Abbiamo già visto che la nostra organizzazione (che rimane come UIL RUA dentro la UIL, mente opera come Federazione UIL SCUOLA RUA quando agisce nelle e verso le amministrazioni pubbliche che applicano i contratti collettivi sottoscritti all’ARAN) ha colto l’occasione per inserire nuovi quadri all’interno delle segreterie, a conferma che i lavoratori che ci scelgono lo fanno con la volontà di partecipare attivamente. Anche la ratifica del CCNQ sui permessi e distacchi ha avuto, grazie alla disponibilità dell’intera UIL, un impatto sostenibile per i nostri settori, anche se abbiamo “pagato pegno” per l’accorpamento in un unico compartone. Proprio mentre scriviamo è aperto il tavolo all’ARAN per il regolamento per le RSU, che si dovranno eleggere intorno alla metà di aprile 2018. Come UIL ci presenteremo probabilmente con un unico slogan su tutto il territorio nazionale; il logo con cui ci presenteremo sarà quello di Federazione UIL SCUOLA RUA, a cui abbiamo ceduto  – come RUA e come Scuola – la titolarità delle deleghe nell’ambito del patto federativo per la rappresentatività all’interno del comparto Istruzione e Ricerca. Sarà necessario un grande impegno e convinzione nella campagna elettorale: dobbiamo evitare che faccia presa la facile demagogia di chi parlerà alla “pancia” delle persone, utilizzando come specchietto per le allodole un contratto forse appena firmato e certamente non ricco. Bisognerà essere convinti della azione con matrice UIL, che ha fortemente perseguito il risultato che il CCNL continuasse ad esserci, che pagasse almeno un po’ di più di un bonus che non era stato contrattato, che consentisse di riappropriarsi di un sistema di relazioni sindacali distrutto dalle leggi del 2009, che ha sempre operato nell’interesse di tutti, a partire dagli ultimi. E’ stata anche varata la legge di bilancio, che ha appostato risorse per le stabilizzazioni dei precari. Seppur insufficienti, costituiscono lo spunto per avviare un attesissimo processo che vedrà fortemente impegnate anche le controparti. Altrettanto atteso è l’incremento a regime di fondi per il funzionamento ordinario, senza i quali sarà difficile se non impossibile garantire in molti enti l’adeguamento stipendiale derivante dal nuovo CCNL. Un altro anno è finito lavorando senza sosta: buon 2018 a tutti, che porti bene e ci faccia arrivare alle ferie con minori pesi sulle spalle!

DonnaNews n.17
settembre/ottobre 2017

Bello, questo numero 17 di Donna News. Trasuda passione, ricerca, collaborazione e una tremenda determinazione a non mollare! Una ricerca costante, la nostra, sulle notizie che riguardano il mondo delle donne, italiano, europeo e perchè no, quando ci vuole, anche mondiale. Perchè – è opportuni ricordarlo – le donne hanno ovunque gli stessi problemi, sono considerate “proprietà” di uomini o società, vittime di pregiudizi che perpretano la convinzione che le donne hanno il cervello piccolo, o rinnovano pratiche feroci come l’infibulazione o le spose bambine. Le donne sono considerate “deboli”, “da proteggere” e ciò al solo scopo di limitarne la libertà o sequestrarne i guadagni. Noi continuiamo nel nostro viaggio di ricerca e sollecitazione affinchè anche nel nostro paese, in cui per fortuna qualcosa nel tempo è un pò cambiato, cambino anche il linguaggio, l’atteggiamento culturale, gli stereotipi, ma cambino soprattutto gli uomini. Quegli uomini che sono ancora troppo distratti, indifferenti, passivi rispetto al cambiamento. Quegli stessi uomini, familiari, che crescono con noi come fratelli, ci fanno da padre, che sposiamo e da cui si scopre che arriva la maggioranza dei casi di abusi e violenze. Noi siamo impegnate nel cambiamento con la sollecitazione forte nei nostri posti di lavoro. Siamo convinte che per ogni uomo che cambia, ne possono cambiare decine tra quelli che gli stanno intorno, e non godranno più del silenzio complice. Per ogni muro di omertà che crolla, ad opera di un uomo, sarà più facile abbatterne altri, a cura di altri uomini o di uomini e donne insieme. Insieme: è qui il vero obiettivo: insieme, complementari, in uno scambio d’amore che non sia mai più causa di sottomissione ma incrocio di cuori e di destini. L’editoriale è come sempre una panoramica sul momento sindacale che viviamo come UIL RUA: denso di appuntamenti, ci chiederà un forte impegno per l’organizzazione. Facciamoci trovare pronte, dimostrando che le donne sono una realtà che conta e vuole partecipare a tutti i momenti della vita associativa.

DonnaNews n.16
maggio/agosto 2017

Il n.16 di Donna News è un concentrato di quattro mesi a cavallo di una estate densa di notizie, purtroppo spesso cattive. Vi proponiamo un volo ampio sugli avvenimenti che hanno colpito maggiormente la redazione. Ci mettiamo il cuore, la testa, la grinta: aiutateci a diffondere una sensibilità diversa, una cultura “di genere” propedeutica al rispetto delle donne, che altro non è che il rispetto della persona, qualunque abito indossi. Un grazie sentito a quei compagni di viaggio che ci partecipano la loro diversa consapevolezza, maturata anche grazie a questo giornale: ci date forza e aumentate la nostra determinazione a non mollare. Come sempre, sono graditi spunti o brevi contributi “indipendentemente dal genere”. Un enorme abbraccio alle donne  e agli uomini che diffondono e condividono questa avventura:  ogni volta una riscoperta, un “amore d’accapo” che ci auguriamo sia per sempre.

DonnaNews n.15
marzo/aprile 2017

Siamo alla 16° edizione (contando il numero 0) del nostro giornalino dedicato alle donne. Ci auguriamo che vi faccia buona compagnia e che sia spunto di riflessione sui temi specifici della disparità e delle disuguaglianze, ma anche delle ingiustizie, delle violenze, delle buone prassi, sollecitando l’attenzione sulla necessità di essere sempre attori e non spettatori della vita. Proviamo sempre a stare dalla parte giusta: insieme ai nostri compagni di vita e di lavoro, con cui passiamo il nostro tempo e che dobbiamo accompagnare nella crescita della consapevolezza del rispetto delle differenze. Impegniamoci per prime a rompere gli stereotipi, offrendo come donne un modello diverso da quello che ci presume o mamme o geishe. Non cerchiamo scorciatoie: per una che lo fa, cento altre pagheranno pegno. Cerchiamo alleanze tra donne, facciamo lo sforzo di non litigare tra noi. E’ difficile, a volte sembra impossibile. Ma ce la dobbiamo fare: un rapporto basato su solida fiducia tra donne diventa un sodalizio imbattibile, e la convinzione di avere in ogni donna una vera sorella è una scoperta che può cambiarci davvero la vita. Buona lettura!

DonnaNews n.14
gennaio/febbraio 2017

Siamo arrivati alla 15° pubblicazione di Donna News, partita con un “numero 0” sperimentale. Come sempre anche questo numero tratta molti argomenti relativi alle donne nel mondo e nel nostro Paese,  mentre l’editoriale del Segretario Generale Sonia Ostrica è una sintesi dello scenario in cui ci muoviamo come UIL e come UIL RUA, una fotografia istantanea del momento che viviamo. Le tematiche trattate nel nostro giornale si propongono di stimolare riflessioni ed approfondimenti. Stampate il giornale, portatelo con voi a mensa, aprite al pc i link collegati. Soprattutto, condividete e distribuite il giornale: è un lavoro di qualità (ce lo dicono i vostri riscontri), di cui dobbiamo essere tutti orgogliosi. Un unico filo rosso lega tutti i numeri e tutti gli argomenti: non sono “le donne” ad avere problemi, è la società che continuerà ad avere problemi se non risolve le disparità di genere e non recupera il pieno coinvolgimento di oltre metà della popolazione! Parlatene, che voi siate donne o uomini; se donne, parlatene tra voi ma parlatene soprattutto con gli uomini della vostra vita: compagni, figli, colleghi, superiori. Se siete uomini, verificate se siete scevri da pregiudizi, ad esempio se considerate “normale” che i doveri di supporto e cura alla famiglia spettino alle donne. Il futuro non sarà mai diverso se noi cominceremo a modificarlo partendo da noi stessi.

DonnaNews n.13
novembre/dicembre 2016
Donna News 13 è un numero molto ricco: in questo periodo c’è stata la Conferenza di Organizzazione della UIL Confederale, la Giornata contro la violenza sule donne, l’accordo sul P.I., il Referendum sulla riforma costituzionale…  e ne parliamo nell’editoriale. Non abbiamo parlato delle elezioni negli USA: che dire… non ha vinto una donna ma non perchè fosse una donna! In questo numero però parliamo anche dell’amore malato, quello che nasce da malattie psichiatriche sottovalutate dal sistema e dalle donne che subiscono violenza. Parliamo di Valentina, l’ultima (in ordine di tempo) donna morta a causa di un medico “obiettore”. Parliamo di maschilismo ma anche del “sessismo” che le donne usano verso le donne stesse. Parliamo delle donne che sotto il fascismo vennero rinchiuse in manicomio perchè “ribelli” verso dogmi e stereotipi che per fortuna oggi non sono più ritenuti deviazioni. Parliamo di donne vittime, violate, ma mai piegate, donne che continuano a lottare: come Nice, che da quando aveva 9 anni combatte contro l’infibulazione e la mutilazione genitale delle piccole Masai. Le prossime feste ci vedranno occupate in famiglia e – forse – anche in ferie: utilizziamo questo tempo per i nostri cari cercando di includere nei nostri cari… anche noi stesse! Buon Natale, e un felicissimo 2017!!!
DonnaNews n.12
settembre/ottobre 2016

Questo numero 12 di Donna News esce quasi monotematico, affrontando i temi di una maternità sempre più difficile da affrontare e perfino da definire. Secondo la Treccani la maternità è “il periodo che va dalla gestazione all’allevamento del figlio”. Madre uguale gestante? Oggi i due termini non sono più strettamente collegati. Si può essere madre senza partorire, un figlio può avere due madri, o due padri…. “Diventare” e “essere” madre deve diventare “diventare o essere genitore”. Come dicevamo nel numero 5 di DN, il linguaggio segue e non anticipa i cambiamenti, quei cambiamenti sociali e culturali che il linguaggio registra ma non riesce ad influenzare. Nel linguaggio specializzato si parla ormai di genitorialità, che sempre la Treccani definisce come “la condizione di genitore, e, anche, l’idoneità a ricoprire effettivamente il ruolo di padre o di madre”. L’idoneità… Già. Essere madre non può essere un obbligo, ma oggi è diventato complicato, e il Fertility day ha fatto arroventare i social. L’editoriale sorvola le tante pagine aperte dell’attualità politica e sindacale. Come sempre, grazie al comitato di redazione e a voi che  leggete con attenzione il frutto di uno sforzo in più, fatto con passione, per riflettere, insieme.

DonnaNews n.11
febbraio/marzo 2016

Anche questo DonnaNews 11 è un numero ricco, che parla di sindacato, di violenza, di speranze, di nuovi e vecchi problemi. Usciamo poco dopo l’8 marzo, giornata internazionale delle donne. Anche quest’anno l’8 marzo è passato senza colpo ferire, tra tante iniziative dal sapore spesso unicamente cerimonioso e formale. Molti nostri amici e colleghi leggono DonnaNews, eppure siamo tutti consapevoli, anche i più illuminati, che il cammino di armonizzazione e della vera parità è ancora lungo. Ci sarebbe piaciuto e ci piacerebbe che i nostri compagni di vita e di lavoro un giorno ci dicessero convinti “#iosonofemminista” e sapessero anche spiegare perché. Proviamo a dare qualche esempio, proponendo il video prodotto da www.parimerito.com che troverete cercando www.parimerito.com in prima pagina. Sono graditi non solo fiori, anche nuove idee e nuovi coraggi … perchè nessuna metà è completa davvero senza l’altra!!!”

DonnaNews n.10
novembre 2015/gennaio 2016
Il nuovo anno si è aperto con il tavolo di lavoro ingombro di tutti gli impegni irrisolti. Rappresentatività, comparti di contrattazione, rinnovo contrattuale, finanziamenti ordinari e straordinari insufficienti in molte istituzioni, precariato e reclutamento sempre più complicati da leggi che hanno progressivamente sottratto alla contrattazione il ruolo strategico dei sindacati. Una parcellizzazione (“tutti contro tutti”) profondamente incoerente con la progressiva massificazione e omologazione dei sistemi che disconosce le criticità e la strategicità dei nostri settori. Su questi temi la UIL RUA ha impegnato fortemente la UIL confederale, che in ogni occasione riconosce ai settori della ricerca, dell’università, dell’alta formazione artistica musicale e coreutica quella centralità negata dalle politiche, spesso inique, dei governi di ogni colore. C’è battaglia nelle singole sedi per la difesa del salario, per riorganizzazioni non condivise, per la valorizzazione e la crescita dei lavoratori di ruolo e per l’ingresso di precari messi sempre più a rischio da norme che chiudono porte e non ne aprono altre – come il Jobs Act. Ma ci sono anche le tematiche che non trovano spazio in piazze già occupate: la violenza sulle donne, il gender-gap, i nuovi lavori,i problemi dell’educazione alle differenze delle giovani generazioni… Il numero allegato di DN10 continua in questo percorso di condivisione di riflessioni; come sempre proviamo anche a far sorridere,e vi invito a vedere a questo link https://m.youtube.com/watch?v=83NnxusC970 il video di Junior, il cagnolino dal fiuto eccezionale che fiutò il tumore del suo padrone, salvandolo. Nel DN10 c’è l’articolo scritto da Fabrizio Monteleone, sul crescente ruolo affettivo e non solo che i cosiddetti “animali” occupano nei nostri cuori, nelle nostre famiglie e spesso sui nostri letti e divani.
DonnaNews n.9
settembre/ottobre 2015

L’autunno è alle porte, e sarà “caldo”. La legge di “stabilità”, l’apertura della stagione contrattuale, una ripresa che stenta a ripartire preparano una stagione di mobilitazione. E’ il preludio alla conferenza sul clima che si terrà a novembre: prepariamoci leggendo questo n.9 di DonnaNews che con tocco leggero ci offre una carrellata veloce su tematiche vecchie e nuove, “di genere” ma non solo.

DonnaNews n.8
luglio/agosto 2015
Anche questa estate è passata, lasciando pesanti tracce del suo passaggio. L’esodo delle popolazioni arabe, un dramma che sembra ancora agli inizi, ha forse ottenuto un rigurgito di coscienza con la morte di Aylan, cui è dedicato l’editoriale di apertura. La ripresa lavorativa vede il mondo italiano muoversi in uno scenario, rispetto al continente africano, “fortunatamente” lacerato su altri e diversi temi: Jobs act, che ha visto appena emanati gli ultimi 4 (4!!!) decreti attuativi; congedi parentali “ad ore” di dubbia interpretazione, e finanziamenti per ora limitati agli ultimi mesi dell’anno corrente; tabelle di equiparazione emanate come “suggerimento” dal Ministero della FP, con recepite solo alcune osservazioni del sindacato, ed abbisogna di ulteriori decreti (ad es. per quanto riguarda il ruolo unico dei Dirigenti); una ripresa economica che è ancora troppo vicina allo zero; contratti collettivi per i quali si stanno “scaldando i motori” senza conoscere il percorso; il divario nord-sud che si riaffaccia prepotentemente alla ribalta nell’alta formazione universitaria… L’attacco al mondo della rappresentanza sindacale prosegue in perfetta continuità, nonostante siano cambiati i vertici del governo, con un piano coerente nel ridurre lo spazio di azione dei sindacati, passando per la riduzione per legge di agibilità come permessi e distacchi, e proponendo ogni giorno – e da fronti incrociati – notizie tese a screditarne la credibilità. In questo scenario torna DonnaNews, che per il numero luglio-agosto propone riflessioni su argomenti precisi come l’ISEE e la violenza domestica, perché nella vita di giorno anche le “piccole” (sic!!) questioni contano.
DonnaNews n.7
maggio/giugno 2015

Prosegue la pubblicazione del DonnaNews UIL RUA, che con questo numero 7 rispetta l’impegno di fornire una comunicazione sintetica sugli avvenimenti salienti del periodo cui si riferisce. Un ringraziamento al comitato di redazione, e a voi tutti che come ci auguriamo leggerete con attenzione le notizie ed i link per gli approfondimenti, utilizzando questo strumento come momento di riflessione e dialogo non solo con gli iscritti ma con i colleghi e le colleghe sui posti di lavoro. Segnaliamo in particolare l’articolo sullo smart working, che si affaccia come strumento aggiuntivo ed interessante per agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Come sempre ricordo che siamo aperti ai contributi di tutti con attenzione particolare al target “di genere” sulle buone e cattive prassi.

DonnaNews n.6
marzo/aprile 2015
Questo numero 6 registra la crescita della UIL RUA e di tutte le categorie UIL nel Pubblico Impiego alle elezioni per le RSU. L’incremento delle candidature “al femminile” è conseguenza dell’azione condivisa in fase congressuale da tutti i quadri UIL RUA, a dimostrazione che l’integrazione potenzia più che la semplice somma. Subito dopo le RSU, l’iniziativa “Natale della Ricerca” al CNR ha presentato 3.000 firme, raccolte per l’abrogazione della famigerata legge “Brunetta” e la iniqua “tassa” sulla malattia. Anche la sentenza TAR sull’abrogazione della circolare sui permessi ha senato un altro punto a favore della UIL RUA, che si è vista dare ragione dal giudice. La nostra categoria sta vivendo un cambiamento organizzativo ai vertici, segno di una vivacità dell’intera organizzazione; ci auguriamo possa contribuire a dare una spinta nuova al tesseramento, al coinvolgimento, all’integrazione di forze sempre nuove e propositive. Lo sciopero straordinariamente coinvolgente della Scuola ha evidenziato la necessità di un confronto reale sulle politiche che tutto sindacato sollecita da tempo ai governi di turno: sarà la volta buona?
Legislazione Italiana al femminile
gennaio/febbraio 2015

Abbiamo pensato di proporvi un documento che ripropone cronologicamente, sia pur sommariamente, le principali norme della legislazione italiana “al femminile”. E’ più di un secolo di grandi e piccole conquiste, di balzi in avanti e di passi indietro. Non abbiamo citato le varie riforme pensionistiche e le modifiche in materia di maternità infilate in norme e normette (le prime hanno fortemente condizionato l’uscita della donna dal mondo del lavoro, le seconde risentono di forti differenze interpretative sui posti di lavoro e tra pubblico e privato) riservandoci di approfondire gli argomenti prossimamente. Leggete con attenzione per cogliere, nello scorrere degli anni, quanta fatica e quanto impegno è stato necessario per arrivare sino ad oggi.

DonnaNews n.5
gennaio/febbraio 2015
Abbiamo ritenuto di comporre la rivista continuando nel percorso di comunicazione per così dire “ordinario”, mantenendo il target che ci eravamo prefisse di informazione generale e riflessione sulle tematiche di genere: ma ciò non toglie che le donne della UIL debbano sentirsi a pieno titolo componenti l’organizzazione, e quindi sollecito tutte voi a dare la vostra disponibilità ad essere candidate, a fare campagna elettorale e soprattutto a portare i voti necessari a che la UIL RUA si confermi il grande sindacato che è. La nostra presenza sui luoghi di lavoro fa la differenza: il nostro approccio “nel merito” delle tematiche deve continuare a caratterizzarci, la nostra lungimiranza nella messa a fuoco delle problematiche e nella capacità di proposta deve essere la colonna sonora della nostra attività UIL RUA.
DonnaNews n.4
speciale ottobre 2014
Speciale 1° Congresso Nazionale UIL RUA
DonnaNews n.3
novebre/dicembre 2014
Il 1° Congresso Nazionale UIL RUA ha prodotto un risultato straordinario con l’inclusione del 40% delle donne in tutti gli organismi. E’ la dimostrazione che il lavoro congiunto degli uomini e delle donne della categoria arriva a risultati incredibili. Ora possiamo aspirare ad una vera uguaglianza: a cominciare dalla presentazione paritaria di uomini e donne nelle liste per le elezioni RSU di marzo, per le quali dovremo impegnarci con tutte le nostre forze. Intanto, questo numero 3 di DonnaNews ci farà riflettere su quanta strada c’è da fare, e su quanta ne abbiamo fatta. Buona lettura!
DonnaNews n.2
settembre/ottobre 2014
Abbiamo pensato di realizzare una monografia quasi interamente dedicata alla violenza sulle donne frutto di stereotipi, ma abbiamo constatato che un numero solo non basta. Ci riserviamo quindi di fare, nei prossimi, ulteriori “puntate” su aspetti che non riusciremo ad approcciare in questo. Nel corpo degli articoli troverete i link di approfondimento e di collegamento con le petizioni promosse a sostegno delle varie iniziative..
DonnaNews n.1
luglio/agosto 2014
Il numero 0 ha avuto apprezzamenti trasversali che ci hanno convinto della bontà dell’intuizione e dell’iniziativa.Le numerose segnalazioni di argomenti da parte di iscritte/i e non, e la nostra voglia di condividerli, ci hanno portato ad un numero 1 che identifica una cadenza bimestrale anzichè trimestrale come ipotizzato in un primo momento. Lo sforzo di questa “piazza”, in cui è possibile parlare di ciò che ci preme in materia di discriminazioni e pari opportunità, è quello di consentire approfondimenti individuali a partire dai nostri stimoli: per questo il rinvio a link esterni ci consente di limitare la rivista a poche pagine. Mentre scrivevamo i testi, abbiamo assistito in TV a programmi che hanno ricalcato esattamente il nostro schema: ciò ci rafforza e stimola ulteriormente. Stiamo già lavorando al prossimo numero. Mandateci le vostre “buone prassi” come anche le “cattive prassi”: possiamo suggerire insieme azioni correttive.
DonnaNews n.0
aprile/giugno 2014

I tempi sono maturi per prendere coscienza di un cammino avviatosi da tempo in cui le donne possano essere protagoniste nel mondo del lavoro ed artefici dell’attuazione dei principi della parità di genere e delle pari opportunità, adoperandosi contro qualsiasi discriminazione, diretta o indiretta. La UIL RUA ha avviato un processo di cambiamento che ci ha visto impegnate/i nella costituzione dei Coordinamenti Pari Opportunità (CPO) di categoria, attivati sia a livello regionale che nazionale; abbiamo così risposto pienamente alle sollecitazioni della UIL confederale e della CES europea (Confederazione Europea dei Sindacati), finalizzate a consolidare la presenza delle donne negli organismi. Ora, a supporto dell’informazione ma anche e soprattutto per costituire una rete che veicoli i nostri sforzi verso un obiettivo comune, abbiamo pensato ad un appuntamento periodico dedicato all’aggiornamento e alla diffusione delle tematiche di interesse relative alle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni. DonnaNews, che troverete in allegato, è inviata dalla Segreteria Nazionale a tutte le donne UIL RUA che rivestono un incarico sindacale, ai GAU, ai Segretari regionali, ai componenti del gruppo emergenti e del gruppo servizi.A voi dunque spetta il successivo inoltro alle iscritte/i e a quanti vorranno seguirci. Ciascuno potrà contribuire segnalando alla redazione articoli ed eventi, o anche scrivendo esperienze personali, all’indirizzo: donnanews@uilrua.itI contributi saranno fondamentali per condividere le informazioni ed il confronto, ma anche per cogliere utili suggerimenti per l’attività sindacale sui posti di lavoro.

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