Egregio Direttore,
in occasione della recente assemblea convocata dalle scriventi OOSS il 18 novembre presso il Centro CRA PCM da Lei diretto, a margine del punto all’ordine del giorno relativo alle previsioni di cui all’articolo 32 della Legge di Stabilità, sono state rappresentate alcune criticità inerenti la gestione del Centro stesso.
In particolare è stato evidenziato che sempre più frequentemente le sue modalità di interagire con il personale sono riconducibili a modi e termini che nulla hanno a che fare con una corretta azione di direzione; molto spesso determinano un inasprimento dei rapporti interpersonali e più in generale del clima lavorativo, ponendosi in un contesto che va ben al di là delle pur comprensibili dinamiche relazionali che caratterizzano ogni contesto lavorativo.
Peraltro, da alcune affermazioni appare a nostro avviso un’evidente e diffusa situazione di stress da lavoro correlato, più o meno direttamente collegabile ai suoi atteggiamenti, percepiti da molti quantomeno fuori le righe se non in alcune circostanze palesemente aggressivi.
Questa situazione, che sembra ripetersi da tempo, per senso di responsabilità è stata fino ad oggi circoscritta alle semplici valutazioni personali e/o a comunicazioni informali.
Tuttavia, in relazione al tema più generale della organizzazione del lavoro che certamente risulta condizionata da un’alterazione dei rapporti gerarchico-funzionali, come OOSS riteniamo non più rinviabile la necessità che tali comportamenti, qualora dovessero ripetersi, siano esplicitamente segnalati e là dove necessario valutati rispetto alle eventuali conseguenze in termini di salute nei confronti dei singoli dipendenti.
Siamo consapevoli della oggettiva complessità della struttura da lei diretta, ma proprio per questo, al contrario di quanto fino ad oggi verificato, siamo altrettanto convinti che il coinvolgimento più ampio possibile di tutta la comunità scientifica e delle professionalità dell’area tecnico amministrativa sulla base di rapporti trasparenti, sia irrinunciabile.
A tal fine riteniamo opportuno, indispensabile e non più rinviabile, da parte Sua, un cambio di atteggiamento improntato al rispetto dei ruoli e delle diverse professionalità, finalizzato al ripristino di corrette relazioni personali, come si conviene alla gestione di una pubblica amministrazione in cui il coinvolgimento anche relazionale a tutti i livelli del personale è una premessa irrinunciabile per garantire il perseguimento degli obiettivi istituzionali.
La presente nota è solo la prima iniziativa che intendiamo assumere, in questa e altre sedi, a tutela di tutto il personale qualora non dovessimo verificare un mutamento concreto dei suoi comportamenti.
Ai vertici CRA, destinatari della presente per conoscenza, premesso che quanto segnalato indubbiamente determina un palpabile scollamento tra le funzioni di coordinamento della direzione e la comunità scientifica, segnaliamo la piena disponibilità delle scriventi OOSS ad aprire su questa situazione un confronto in sede nazionale anche al fine di predisporre eventuali azioni di verifica in ambito del Comitato Unico di Garanzia.
In conclusione questa circostanza ci induce a rinnovare, ancora una volta come già fatto in precedenza, la richiesta di introdurre elementi di valutazione degli incarichi di direzione che prevedano, secondo modalità predeterminate da individuare congiuntamente, forme di consultazione della comunità scientifica.
Distinti saluti.
FLC CGIL Massimo Morassut |
FIR CISL Rita Cetorelli |
UIL RUA Sonia Ostrica |