Anche quest’anno è arrivata la giornata nazionale della donna.
Come diceva Lucio Dalla in “L’anno che verrà” : IO MI STO PREPARANDO: E’ QUESTA LA NOVITA’.
La consapevolezza delle difficoltà, delle disparità, delle diversità cresce all’interno della nostra organizzazione e nel nostro paese; consapevolezza ed azioni conseguenti crescono più lentamente in Europa e non crescono affatto nei paesi del terzo e quarto mondo.
Donne escluse o ai margini del mondo del lavoro, donne che portano sulle spalle il peso di un welfare inesistente o insufficiente; donne che faticano a far fronte ai limiti sempre più stringenti, imposti dalle ristrettezze economiche di un mercato del lavoro asfittico, sono definite brutalmente dagli economisti risorse in meno per l’incremento del PIL.
Per noi sono braccia e teste e cuori che restano fuori dai processi, penalizzate spesso dagli obblighi familiari nella carriera e mortificate nelle passioni anche da limitazioni imposte dagli alti costi dei servizi privati sostituti di servizi pubblici di cui la politica si disinteressa sempre più.
Sono ali spezzate. Ma sono donne: capaci di grandi azioni e reazioni. Ripartiamo da qui, e da noi stesse.
Sulla spinta dell’ultimo congresso, che le ha viste entrare con forza negli organismi nazionali, le donne UIL RUA si sono candidate nelle RSU con grinta ed energia.
A risultati RSU ancora non ricevuti, va il plauso e tutto l’incoraggiamento possibile a tutte coloro che credendoci ci hanno “messo la faccia”, e il nome sulla lista, ed in questi giorni hanno trottato per ottenere i voti meritati.
Alle elette vorremmo pre-augurare un ottimo lavoro: a tutte cercheremo di assicurare il massimo supporto possibile, grazie anche alla certezza di poter contare su tutte e tutti i componenti la UIL RUA.
Da un anno all’altro, da un appuntamento all’altro, siamo passati per un congresso epocale, una manifestazione di novembre ed uno sciopero a dicembre, le elezioni del CUN e ora delle RSU ci hanno fatto volare fino a marzo, arrivando quasi senza fiato e ponendo un pensiero veloce – ma mai superficiale – alla giornata del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Le cose da fare sono tante, a guardarle tutte insieme sconvolgono: ma come dice un vecchio detto la montagna vista dal basso sembra avere una vetta irraggiungibile. Eppure passo dopo passo, camminando con continuità, alla fine la vetta si raggiunge.
L’augurio di questo 8 marzo 2015 è che ogni donna possa raggiungere la vetta che si è prefissata: partendo dal minimo garantito, ovvero da un lavoro dignitoso e soddisfacente, una vita personale e familiare supportata da servizi sociali affidabili, una certezza di pari opportunità per tutte.
UIL RUA – Politiche di Genere e Pari Opportunità Sonia Ostrica |
CPO UIL RUA Fabiana Bernabei |