sabato 21 Dicembre 2024

ENEA: La Rivoluzione (non) Russa

enea sedeIl processo di riordino che ha avuto inizio in gennaio e che ha vissuto fasi sonnacchiose ed accelerazioni improvvise pare proprio che sia arrivato all’epilogo ed il Commissario ha confermato che la nuova struttura entrerà in vigore dal 1 luglio 2015 con la contestuale decadenza della “vecchia”.

Nella riunione di ieri ci sono state consegnate le declaratorie delle Funzioni centrali e dei Centri (infrastrutture e servizi) oltre a quelle rivisitate della “Committenza” e delle “Relazioni e comunicazione” sulle quali, ci sembra, ci sia una spasmodica e sbilanciata attenzione del Vertice rispetto persino a quella dedicata ai Dipartimenti.

E’ stato più volte ribadito dal vice Direttore generale che :”ora l’importante è partire” e che aggiustamenti saranno sempre possibili in corso d’opera.

Premesso che continuiamo a ritenere che in assenza di uno specifico decreto di riordino sull’ENEA che ne certifichi “ruolo e risorse” un rimescolamento organizzativo come quello in corso rischi di essere più dannoso che inutile e che in assenza di un regolamento di organizzazione e funzionamento, lo stesso presenta più di un dubbio circa la sua legittimità, abbiamo sollevato perplessità su numerosi aspetti dei documenti consegnatoci e , almeno su alcuni di loro sarebbe auspicabile un repentino ripensamento :

• La scelta di nominare un Dirigente responsabile, ha di fatto comportato la “devastazione” di tutte le funzioni dei Centri, confermando la sola ” Unità di Centro” per quelli ritenuti “minori” e l’aggiunta di “ufficio tecnico” ed una “amministrazione” per i maggiori, eccezione per la Sede legale che godrà di una propria “amministrazione” pur non avendo lo “status” di centro.

• Nelle Funzioni Centrali, i responsabili degli attuali servizi, alcuni dei quali colpevoli della pesante burocrazia interna , delle situazioni di “malessere organizzativo” e di disagio del personale, restano tutti al loro posto riproponendo declaratorie a volte “gonfiate” delle mansioni svolte, l’unica novità è rappresentata dal cambio dell’acronimo che identifica unità o servizio.

• Progetto Antartide ed Istituto di Radioprotezione non entrano nella riorganizzazione e restano “intonsi”.

• Le indennità assegnate per “conduzione strutture complesse” (12.000 euro/anno) saranno 25 anche se la selezione è stata svolta solo per 18 (esclusivamente per i capi divisione), le altre concesse per “investitura”

• La motivazione che, al momento “non esistono certezze circa la misura dell’impegno richiesto all’agenzia per l’efficienza energetica”, non può essere il presupposto per creare situazioni di responsabilità “transitorie” che nel medio termine si trasformino in definitive senza seguire criteri di selezione e di trasparenza .

• “Committenza” e “Relazioni” insieme, collezionano più incarichi “retribuiti” di quelli presenti in un dipartimento, agendo in simbiosi ed a 360° sulle attività dell’ENEA, dal giudizio sui progetti proposti, al supporto all’Organo Interno di Valutazione fino al “controllo” esercitato sull'”Ufficio relazioni con il pubblico”.

• Per quanto riguarda i compiti assegnati all’Unità Committenza, relativi sia ai processi di presentazione dei progetti sia a quelli di rendicontazione ai committenti, ci potrebbero essere delle sovrapposizioni e l’assenza di meccanismi di coordinamento tra la stessa Unità Committenza ed i Dipartimenti/Unità Tecnica Efficienza Energetica.

• Il numero complessivo dei laboratori nei Dipartimenti è stato diminuito rispetto allo schema iniziale (a vantaggio delle unità di cui sopra) determinando difficoltà organizzative e “collage” di attività disomogenee all’interno dei dipartimenti e delle stesse divisioni.

• Le Unità amministrative nei dipartimenti restano non strutturate con mortificazioni professionali e difficoltà oggettive di gestione facili da prevedere.

• Le motivazioni per la distribuzione delle procedure di acquisizione di beni e servizi tra i Dipartimenti/Unità Tecnica Efficienza Energetica e la Centrale Unica degli Acquisti non sono state esplicitate e/o non appaiono chiare.

• Non è chiaro quali sono i beni e i servizi “standard” che dovrebbero essere assicurati dalla Centrale Unica degli Acquisti.

In conclusione è sempre più evidente che gli effetti della riorganizzazione si scaricano negativamente, in termini di valorizzazione professionale oltre che retributiva (riduzione dei livelli della struttura, riduzione delle posizioni di responsabilità e relativa indennità), soprattutto sul personale amministrativo/gestionale dei Centri e delle ex Unità tecniche.

Tutto ciò costituisce premessa e sintesi di un nostro documento completo sul processo di “riordino” che pubblicheremo a breve.

Con la scadenza della struttura attuale, decadono anche le indennità di responsabilità per cui l’ENEA ci ha proposto un accordo che prorogasse le indennità in godimento a tutti coloro che transitano con incarico nella nuova struttura.

E’ noto e certificato dai nostri comunicati che da almeno quattro mesi chiediamo di definire un accordo sull’indennità di responsabilità contestuale a quello sulla produttività (premi, IOS ecc…), adesso appare fuori luogo la fretta dell’ENEA di “garantire” solo i colleghi con indennità… per cui nessun sindacato ha accettato un tale accordo.
Nessuno perderà un euro, si tratta di un differimento del pagamento ma senza una nostra pressione sullo strumento che sta più a cuore all’ENEA , l’accordo sulla produttività rischiava di essere rinviato all’eternità…

Il 16 luglio p.v ci sarà presentata una proposta complessiva (produttività e indennità).

Infine segnaliamo che il Commissario, recependo la nostra recente lettera sul “conto terzi” ha concordato che la circolare del responsabile del bilancio (definita una fuga in avanti) è da riscrivere.
Peccato che poi restino tutti al loro posto ! (n.d.r.).

UIL RUA
Marcello Iacovelli

stampa

Collegamenti rapidi

Il Punto del Segretario Generale

UIL RUA, a Casaccia ennesimo incidente, sicurezza sia priorità

*Uil Rua, a Casaccia ennesimo incidente, sicurezza sia priorità* (ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Apprendiamo, ancora una volta...