sabato 27 Luglio 2024

ENEA: Comunicato al personale

enea sedeCon riferimento alla vostra comunicazione di cui in oggetto nella quale si afferma per conto del commissario “…che l’Agenzia è disponibile a convocare una riunione per la sottoscrizione del CCI sui fondi per il trattamento accessorio del personale non dirigente ENEA, nel testo a Voi già noto”, esprimiamo la nostra sorpresa per il repentino cambio di avviso del vertice dell’Enea che solo pochi giorni prima aveva monitorato la disponibilità delle organizzazioni sindacali ad un nuovo incontro sulla questione integrativo.

Peraltro è noto che la certificazione dei fondi avvenuta unilateralmente da parte dell’ENEA in data 19/11/2015 è “monca”, come da voi comunicatoci, e quindi anche la sottoscrizione del CCI non può che essere in attesa:

– dell’accertamento definitivo delle effettive entrate derivanti dai proventi di attività per prestazioni a committenti esterni, diverse dalle fonti di finanziamento delle attività istituzionali, ex art. 19 del CCNL EPR 2002-2005;
– della determinazione definitiva dell’incremento delle risorse dei fondi (ex artt. 4 e 9 del CCNL EPR 1998- 2001, II biennio economico 2000-2001), quale risparmio dell’avvenuto processo di efficientamento organizzativo, subordinato all’accordo con le OO.SS. sulla definizione degli importi da attribuire alle diverse indennità di responsabilità .
Su questo ultimo punto peraltro, stante l’emendamento in legge di stabilità che prevede dal 2016 il nuovo blocco dei fondi per il salario accessorio, è necessario inserire l’importo complessivo già per il 2015, (attualmente risulterebbe computato solo il 50% del risparmio stimato annualmente in considerazione del fatto che il c.d. efficientamento ha avuto inizio dalla seconda metà dell’anno) per evitare che, il restante 50% stimato non possa più aggiungersi al fondo.

Questo modo di procedere è purtroppo coerente con la scarsa attenzione alle relazioni sindacali già manifestata da parte della delegazione dell’ENEA e con la tendenza evidenziata dalla stessa di disattendere gli impegni assunti.
Ci riferiamo non solo alla decisione di smentire quanto precedentemente preannunciato al tavolo e comunicato formalmente con mail alle OO.SS. a proposito del contratto integrativo, ma anche all’accordo sul conto terzi ed agli altri contenuti dell’accordo c.d.” omnibus” che dal 22 luglio sono esigibili ma sui quali “non si muove paglia”.
Registriamo la stessa attitudine anche relativamente all’accordo per le proroghe sui contratti dei lavoratori a TD in scadenza, per i quali abbiamo firmato un accordo esigibile sino a tutto il 2016, mentre invece si è deciso da parte dell’ENEA, dieci mesi dopo, di vincolarne l’esigibilità ad una richiesta di parere al Dip. della Funziona Pubblica sull’interpretazione della norma, pur essendo a conoscenza che questo Dipartimento ha dichiarato di non voler esprimere più pareri alle amministrazioni pubbliche, se non espressamente previsti da norme di legge.
Tornando alla questione relativa all’accordo integrativo, da una parte l’agenzia ritiene (giustamente) necessario l’accordo con le OO.SS. e dall’altro propone quale unica condizione per un accordo un testo congelato al 20 ottobre u.s. creando, di fatto, una situazione di chiusura unilaterale delle relazioni sindacali.
Sarebbe necessario, a nostro avviso, un cambio radicale di orientamento e di atteggiamento e sarebbe opportuno partire dal conto terzi e dalla verifica dei fondi a disposizione per il 2015 in un clima di dialogo e non di eterna sfida.
Per questo si dovrà prioritariamente prevedere la profonda revisione della circolare 36/UCA, rendendo concreta la possibilità di alimentare il fondo conto terzi con il quale potranno essere finanziati anche altri utilizzi e indennità con l’accordo sul CCI.
Altre responsabilità tipo SPP dovranno essere a carico delle risorse destinate “alla sicurezza” mentre si dichiara sin d’ora la nostra disponibilità a valutare il riconoscimento di “ulteriori posizioni di responsabilità” ben definite e a carico del bilancio.
Nell’interesse collettivo, proponiamo quindi una riunione per la verifica delle risorse sul conto terzi, come peraltro previsto dall’accordo sottoscritto.
Solo successivamente sarà possibile una riunione “ad oltranza” che ci permetta di verificare la costituzione del Fondo per il 2015 e chiudere l’integrativo consentendo, previo autorizzazione degli Organi competenti, il pagamento delle indennità di responsabilità sospese dal 1 luglio, nonché della “produttività” fino a tutto il 2015 con le modalità previste nel testo “a noi noto” ma, alla condizione che non si tratti la produttività degli anni seguenti, da rimandare a successivo accordo nel rispetto di quanto prevederà il contratto collettivo nazionale di lavoro rinnovato, secondo le norme vigenti sulla contrattazione, sulle quali si è pronunciato a suo tempo lo stesso Collegio dei revisori.
La nostra disponibilità era ed è ancora piena, nel rispetto delle regole e senza posizioni pregiudiziali; qualsiasi ritardo ulteriore sarà imputabile esclusivamente alla volontà del commissario di creare un continuo clima di sfida, piuttosto che cercare di risolvere le situazioni a vantaggio di tutta la comunità tecnico scientifica e del personale amministrativo e non solo di pochi.
I migliori saluti

FLC CGIL
G. Giannini
FIR CISL
A. Castellana
UIL RUA
M. Iacovelli
ANPRI
G. Chiocchia

 

stampa

Collegamenti rapidi

Il Punto del Segretario Generale

La notte europea dei ricercatori 2023

Come ogni anno si celebra la “Notte europea dei ricercatori”, ci chiediamo in che modo questo Paese investa nei...