Come annunciato la scorsa settimana, sulla gazzetta ufficiale del 18 Gennaio u.s. è stata pubblicata la Lg. 221/2015 (collegato ambiente…) che, com’è noto, al punto 4 prevede il profondo riordino dell’ENEA.
La legge entrerà in vigore dal 2 febbraio p.v. e vedrà come primo effetto la nomina del Presidente e dei due Consiglieri d’amministrazione a cui sarà poi affidato l’onere di redigere i regolamenti e soprattutto determinare le risorse “umane e strumentali” necessarie all’agenzia per svolgere i compiti assegnati (che però ancora non appaiono ben definiti).
Siamo entrati dunque in una fase nella quale il commissario assume il ruolo di “funzionario di fatto” per la gestione esclusiva dell’ordinaria amministrazione fino a nomina del nuovo vertice…
Si consolida ovviamente, in questo periodo lo stato di “stasi” anche su tutto ciò che riguarda il personale in materia di contrattazione integrativa che l’ENEA non ha voluto “chiudere” prima.
Grazie alla mobilitazione del personale, alla petizione che ha registrato l’accresciuto disagio dei dipendenti e che ha raccolto ben 1248 firme in soli quattro giorni e all’azione incessante delle organizzazioni sindacali, l’approvazione della legge è stata accompagnata da un ordine del giorno (in allegato) firmato trasversalmente da parlamentari della maggioranza e dell’opposizione nel quale sono contenute importanti considerazioni in merito al ruolo dell’ENEA (anche nella prospettiva dell’attuazione della legge delega sugli Enti di ricerca) e sulla “governance” delle quali il Ministro vigilante dovrà tener conto.
In verità la legge è accompagnata da altri due ordini del giorno che citano l’ENEA (in allegato), il primo chiede di ” rendere pienamente coordinate alcune norme … relative alle modifiche introdotte alla disciplina dell’ENEA, alle disposizioni per il contenimento della diffusione del cinghiale nelle aree protette…” scritto con la sensibilità di chi tratta il nostro ricercatore e la sus scrofa nella stessa stregua, evidenziando ancora una volta, quanto sia stata “anomala e forzata” la collocazione del riordino dell’ENEA in questo contesto legislativo, mentre l’altro che appare commissionato dall’interno, racconta quanto sia più efficiente e pronta l’ENEA dopo la recente riorganizzazione ma cancella in prospettiva, l’attività di ricerca interna limitandola a “…sviluppo delle attività di ricerca congiunte tra imprese ed enti pubblici di ricerca in particolare nei settori di intervento previsti dal recente accordo sui cambiamenti climatici concluso a Parigi”.
Le organizzazioni sindacali , in maniera convinta e unitaria credono che l’ENEA sia un Ente complesso capace di assicurare anche le attività di Agenzia finalizzate al trasferimento tecnologico alle PMI, all’innovazione tecnologica, alla disponibilità di prestazioni e servizi avanzati e di efficienza energetica in particolare del patrimonio edilizio pubblico, ma sia soprattutto il secondo ente di ricerca italiano che con la dignità degli altri Enti dovrà essere parte attiva nella prossima legge delega per il riordino del “sistema ricerca”.
Crediamo che le imminenti scelte del Vigilante sulla “governance” saranno determinanti per il nostro futuro ed è per questo che non fermiamo la nostra azione e la mobilitazione del personale e nei prossimi giorni renderemo note “unitariamente” le importanti iniziative in fase di organizzazione alle quali si chiederà la partecipazione di tutti i ricercatori, dei tecnici e del personale amministrativo dell’ENEA, partecipazione che, motivata , convinta e numerosa, non è , sin ad ora mai mancata e di questo vi ringraziamo.
UIL RUA
Marcello Iacovelli
Allegati:
Art. 4 L. 221/2015
Ordine del giorno n.1
Ordine del giorno n. 2
Ordine del giorno n. 3