domenica 22 Dicembre 2024

CUN: Il valore del lavoro intellettuale e della ricerca scientifica

logo cunIl CUN, nell’adunanza del 2 febbraio 2016, con riferimento al d.l. 31 maggio 2010, n. 78 recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, convertito con modificazioni nel l. 30 luglio 2010, n. 22, prorogato con la legge di Stabilità sino al 2015, riguardante il superamento del blocco quinquennale degli scatti retributivi al personale docente, manifesta apprezzamento.

Tuttavia, il CUN ritiene anche che tale misura non sia sufficiente a eliminare del tutto gli effetti maggiormente penalizzanti.
Il blocco degli scatti, infatti, ha procurato non pochi problemi se si tiene conto che a tale circostanza si è accompagnata la sospensione della maturazione delle classi stipendiali e quindi, anche dopo la cessazione della misura, nel calcolo dell’anzianità il quinquennio 2011-2015 è cancellato, collocando, di fatto, i docenti universitari in una posizione unica (cioè negativamente) rispetto al tutto il personale contrattualizzato del pubblico impiego.
E’ noto, che il meccanismo degli scatti stipendiali è componente costitutiva del sistema retributivo previsto per i docenti universitari ed è correlato a processi valutativi periodici.
Si deve tener conto poi che le retribuzioni dei docenti, nella fase iniziale della carriera, partono da un livello basso se comparate alla gran parte dei paesi europei ed extra europei sviluppati economicamente. Si consideri inoltre che la durata della carriera si sia fortemente abbreviata, per il duplice effetto dell’innalzamento dell’età media d’ingresso e l’abbassamento dell’età di quiescenza.
Ciò a notevole danno soprattutto per i giovani che rischiano di non riuscire a raggiungere nell’intero corso della propria vita lavorativa, livelli retributivi adeguati al proprio status e alle proprie legittime aspettative iniziali adeguate, avendo una ricaduta pesante sul trattamento pensionistico che nel sistema contributivo sarà di entità significativamente contenuta.
Nella consapevolezza di queste difficoltà, il CUN ritiene che debbano essere previste delle soluzioni atte a produrre un’accelerazione dei processi valutativi periodici fino al riallineamento dell’anzianità economica con quella giuridica, così da garantire ai più meritevoli un recupero progressivo degli scatti al momento non riconosciuti per il raggiungimento a fine carriera di livelli accettabili di retribuzione e pensione.

Allegato: Adunanza del CUN 2 febbraio 2016

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