Ricordiamo a tutti i lavoratori che il 9 dicembre 2016 le sedi Istat sono chiuse.
L’amministrazione lo ha reso noto con l’ODS n. 47/2016 del 9 maggio 2016 e con ulteriori precisazioni nella sezione “Cosa accade in Istat” alla voce “Scadenze” Il 19 settembre 2016.
Ha anche deciso, unilateralmente, che l’unico modo per giustificare questo giorno di ferie è l’utilizzo del codice 575 per chi ne ha la disponibilità o con ferie anno corrente codice 501.
Il problema nasce per quei lavoratori che le avessero già tutte consumate, per i quali la soluzione trovata è la detrazione in busta paga per il mancato giustificativo dell’assenza relativa al 9 dicembre ! Codice 560 !
Inoltre l’amministrazione ha anche deciso di bloccare un giorno di ferie senza però toglierlo dal conteggio dei giorni finali disponibili, impedendo al lavoratore di utilizzare quel giorno di ferie. E per coloro che avessero in questo periodo utilizzato l’ultimo giorno di ferie a loro disposizione il sistema impedisce di giustificare l’assenza e la conseguenza anche in questo caso secondo l’amministrazione è la detrazione in busta paga ! Codice 560 !
Da sempre evidenziamo all’amministrazione che in caso di chiusura delle sedi è necessario e ragionevole permettere ai dipendenti di utilizzare i diversi istituti previsti dal CCNL quali i giorni di recupero di festività soppresse, il recupero crediti orari anticipati, permessi personali ecc.. proprio per non incorrere in problemi come la perdita economica in busta paga.
Questa possibilità è del resto già concessa in altri EPR.
In ISPRA, ad esempio, a valle di un confronto con le rappresentanze sindacali, si è previsto non solo l’utilizzo delle ferie dell’anno corrente ma anche degli altri istituti contrattuali compatibili.
Peraltro già in passato l’Istat stessa con ODS 176/12 aveva consentito l’utilizzo di diversi istituti contrattuali in occasione della chiusura delle sedi.
Ci chiediamo perciò cosa sia di ostacolo a dare la possibilità ai lavoratori di poter utilizzare altri istituti per giustificare il giorno di chiusura delle sedi e a cosa serva la rigidità dimostrata in questa vicenda.
Ribadiamo inoltre che né il CCNL né altre normative vigenti obbligano l’amministrazione ad una applicazione cosi restrittiva e rigida che non favorisce nemmeno quel “Benessere Organizzativo” tanto spesso utilizzato come fiore all’occhiello dall’amministrazione e che invece crediamo sia la vera spinta alla maggiore produttività individuale e collettiva dei lavoratori.
E’ dunque solo ed esclusivamente questione di volontà
Crediamo poi che aver proceduto a caricare e “bloccare” sul sistema informativo URBI i codici giustificativi per i dipendenti relativi alla chiusura del 9 dicembre con codice 575 o con codice 501 e non renderlo visibile sulla propria bacheca on line se non soltanto a partire dal 10 dicembre 2016 “inganna” il lavoratore attribuendo un giorno di ferie in più come disponibile e che invece è “bloccato” dal sistema stesso. (E non riteniamo sufficiente aver avvertito i lavoratori a settembre in un comunicato nascosto tra le molteplici notizie e per di più non in grado di garantire coloro che avessero terminato le ferie prima di settembre !)
L’amministrazione si giustifica con il fatto che non è possibile fare le modifiche ad URBI dato che la proprietà del software si rifiuta di fare modifiche se non previo pagamento. Quando si tratta di nominare nuovi direttori centrali l’amministrazione non bada a spese mentre quando si tratta di semplificare le procedure anche in favore di una facilità di utilizzo migliorandone la sua fruibilità tira la cinghia !
Ancora una volta si conferma come perdente la scelta di preferire appalti esterni alle enormi competenze professionali presenti in Istituto e che permetterebbero la realizzazione di software “in house” capaci di essere personalizzati a seconda delle esigenze dell’istituto oltre che magari, forse, chissà, essere “rivenduti” all’esterno con la possibilità di incrementare quel conto terzi di cui da oltre un anno non è dato più sapere nulla …
Chiediamo pertanto all’amministrazione:
- “Quando è comoda di” convocare una riunione urgente sull’argomento.
- di “sbloccare” il giorno di ferie che il sistema URBI non permette di utilizzare fino al 9 dicembre 2016, quanto meno per quelle situazioni che ad oggi rischiano di penalizzare il lavoratore in termini di trattenuta in busta paga;
- di permettere l’utilizzo degli altri istituti previsti dal CCNL quali i giorni di recupero di festività soppresse, il recupero crediti orari anticipati, permessi personali ecc..
- confermiamo e siamo favorevoli (laddove l’amministrazione corregga le modifiche richieste) in merito alla chiusura delle sedi per il giorno 9 dicembre sia sotto il profilo organizzativo, dei risparmi ambientali ed economici (questi ultimi riteniamo devono essere occasione di distribuzione di risorse economiche ai lavoratori).
- Chiediamo che le chiusure per il 2017 vengano decise nel 2016 in modo da garantire equità nell’utilizzo delle ferie da parte dei lavoratori tutti.
Se l’amministrazione continuerà a dire Me ne frego !
Continueremo con Mobilitazione e Ricorsi
Alla faccia del benessere organizzativo !
UIL RUA ISTAT