Nonostante le rassicurazioni dei Direttori Generali di INAPP e ANPAL, date alle OO.SS. e ai lavoratori negli incontri del 28 dicembre 2016 di mantenere la “continuità della gestione del personale”, il personale trasferito coattamente (e non) dall’INAPP all’ANPAL da oggi, 3 gennaio 2017, non è più nelle condizioni di lavorare dignitosamente.
Infatti, da questa mattina, ai “colleghi ANPAL”:
· è stata disabilitata all’invio la mail “aziendale” senza previa comunicazione e adeguato tempo per gestire i rapporti decennali di lavoro, anche con soggetti esterni.
· è stata disabilitata la funzionalità del badge, costringendoli ad una gestione difficoltosa delle proprie presenze/assenze o altre esigenze di lavoro e personali.
E come se non bastasse, ai “colleghi ANPAL” non è stata data alcuna indicazione in merito alla gestione delle attività e del proprio lavoro, se non un indirizzo e-mail e un numero di telefono di una segreteria.
Inoltre, non è ancora stato dato seguito alla promessa fatta il 28 dicembre 2016 di rendere disponibile l’istruttoria completa della fase di selezione delle risorse umane da trasferire all’ANPAL.
Le scriventi OO.SS. denunciano i metodi inaccettabili che i vertici di INAPP e ANPAL stanno utilizzando, che calpestano la dignità e la professionalità dei lavoratori, di fatto “scaricati” dall’INAPP e non ancora inseriti in ANPAL, tutto ciò in totale contrasto con la promessa di co-gestione dei trasferimenti, fatta non più di una settimana fa.
Le scriventi OO.SS. chiedono:
· che siano immediatamente riattivati tutti i servizi email del personale trasferito in ANPAL almeno finché non saranno a disposizione e tecnicamente accessibili i nuovi account @anpal e che comunque sia garantito il reindirizzamento automatico dei messaggi ricevuti sui vecchi account @isfol per i mesi necessari a chiudere le attività e ad informare tutti i contatti con i quali intrattengono da anni rapporti di lavoro.
· Che sia ripristinato l’utilizzo del badge elettronico Isfol finché non sarà predisposto e funzionante un sistema di rilevazione delle presenze Anpal, in modo da eliminare le difficoltà che si stanno vivendo e che comportano, tra l’altro, lavori aggiuntivi, oltre che rappresentare un’indicazione in pieno contrasto con le procedure di trasparenza della P.A. che, come sappiamo, persegue da anni i cosiddetti “furbetti del cartellino”.
· Che sia immediatamente diffusa tutta l’istruttoria relativa alla procedura di trasferimento (criteri di costruzione dell'”algortimo”, valutazioni, punteggi, ecc.)
· Che siano immediatamente fornite indicazioni chiare al personale sui riferimenti da utilizzare nelle quotidiane comunicazioni logistiche e gestionali.
FLC CGIL – FIR CISL – UIL RUA