Cara Laura,
ci preme segnalarti che il congedo di paternità, così come previsto nell’ultima legge di bilancio, non è esteso ai padri lavoratori dipendenti da pubbliche amministrazioni ma la sua applicazione è ancora una volta rimandata ad una norma, di approvazione del Ministro per la pubblica amministrazione, che ne individui e definisca gli ambiti, le modalità e i tempi di armonizzazione della disciplina.
E’ nostra preoccupazione che, così come accaduto nel 2017, anche quest’anno in assenza di tale norma, i padri lavoratori del pubblico impiego non potranno usufruire dei giorni di congedo (4 obbligatori e uno facoltativo) sanciti nella legge di stabilità 2017 (articolo 1, comma 354, della legge 232/2016).
Come UIL RUA avevamo già chiesto, nel mese di giugno 2017, un intervento a livello confederale per sensibilizzare e esortare chi di competenza a procedere in tempi brevi alla promulgazione della norma richiamata, denunciando al contempo il trattamento discriminatorio rivolto ai dipendenti pubblici. Ancor di più oggi, forti dell’esperienza maturata, chiediamo di sollecitare la ministra Madia e/o chi per essa in quanto competente per l’immediata estensione e applicazione del congedo di paternità a tutto il pubblico impiego, attraverso l’emanazione della norma sopracitata.
Restiamo in attesa di un tuo cortese riscontro e siamo a disposizione.
Il Segretario Generale UIL RUA Sonia Ostrica |
La Coordinatrice Pari Opportunità UIL RUA Fabiana Bernabei |