Sulle stabilizzazioni dei precari si rischia l’ennesimo paradosso, che vanificherà buona parte del processo fortemente voluto da precari e sindacato, soprattutto negli Enti di Ricerca.
I danni per le lavoratrici e i lavoratori da stabilizzare deriverebbero dall’ultima circolare n. 1 del 9 gennaio del 2018 a firma della Ministra Madia, che modifica la precedente circolare relativamente al trattamento accessorio degli stabilizzandi.
La circolare infatti precisa che la retribuzione accessoria dei nuovi assunti graverà di fatto sul fondo dei lavoratori di ruolo, in quanto è posta a carico di quanto già in godimento e calcolato in base alla vigente normativa nel limite già definito nel 2016.
Traduzione: il fondo con cui si pagava il trattamento accessorio del personale di ruolo ora servirà a pagare anche il trattamento accessorio del personale neo stabilizzato.
Risultato: decurtazioni delle retribuzioni per tutti, personale già di ruolo e stabilizzato.
Siamo di fronte ad un caso incredibile, di mortificazione della norma tanto attesa e di vessazione dei nostri settori!
Come valutare altrimenti un vero autogol di un governo che evidentemente non condivide al proprio interno l’idea di valorizzare i nostri settori e sanare la condizione di tante precarie e di tanti precari, impegnati da decenni nelle attività degli EPR?
Peraltro, l’applicazione della legge viene “regolamentata” ancora una volta attraverso una circolare, che prescinde totalmente da un’altra legge speciale, la 218/16 degli EPR e cozza ancora una volta con le reiterate indicazioni, dalla Costituzione fino all’ultimo atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL, di rispettare le autonomie degli Enti di Ricerca e delle istituzioni Universitarie e dell’alta formazione!
Su questo tema è necessario che anche le amministrazioni facciano la loro parte!
Servono opportuni correttivi ad una circolare che può portare a bloccare sostanzialmente le stabilizzazioni, come riportato anche dalla stampa (Sole 24 Ore del 30 gennaio 2018).
Di fronte a questo scenario, a poco vale che la Ministra Madia rivendichi quanto fatto finora se poi il suo stesso dicastero lo rende inapplicabile!
Il Governo si sta assumendo un’enorme responsabilità: quella di fare ancora una volta azioni di “solidarietà sociale” caricandole però sulle spalle di lavoratori già spremuti da nove anni di assenza di contratto, di incrementi di tasse, di tagli agli stipendi che sono maggiori degli incrementi medi appostati per il rinnovo del Contratto.
Ancora una volta si parla di rilanciare le professionalità dei ricercatori e del personale tecnico/amministrativo, di ruolo e precario, nelle istituzioni universitarie e negli enti di ricerca che ancora una volta anziché come motori dello sviluppo del Paese, da incentivare, vengono trattati come mucche da spremere.
Ne risentirà tutto il Paese, pagheremo prezzi sempre più alti ad una Europa in cui saremo sempre meno competitivi.
A pochi giorni – forse – dalla probabile firma dei contratti nazionali, a poche settimane dalle elezioni politiche questo incredibile autogol va assolutamente recuperato.
La nostra Organizzazione Sindacale ritiene imprescindibile e improcrastinabile un immediato intervento chiarificatore da parte del Governo!
Allegato: Circolare Madia 1/2018
Federazione UIL SCUOLA RUA
Sonia Ostrica