Egregio Presidente, Egregio Direttore,
a seguito degli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia a partire dal 24 agosto 2016, l’ISPRA, in qualità di Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile (ai sensi della Legge 225 del 24 febbraio 1992; della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri; del 27 febbraio 2004; del Decreto del Capo Dipartimento di Protezione Civile del 24 luglio 2013), ha fornito supporto tecnico-scientifico per le attività connesse all’emergenza richieste dalla Funzione Tecnica del Dipartimento della Protezione Civile (DPC).
Il personale del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia di ISPRA ha partecipato, dal 24 agosto 2016 al 07 aprile 2017, alle attività del Comitato Operativo Permanente presso la Direzione Comando e Controllo (Di.Coma.C.) del DPC insediata a Rieti, garantendo una presenza stabile e continuativa per tutta la durata dell’emergenza. Nel periodo dal 24 Agosto 2016 al 07 aprile 2017, il personale del Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia di ISPRA ha effettuato sopralluoghi su circa 400 siti posti in oltre 70 comuni, di cui una cinquantina in collaborazione con
le Agenzie Regionali. L’emergenza è terminata ufficialmente il 07 aprile del 2017 (Nota del DPC 07 aprile 2017 Prot. n° UC/TERAG16/25217).
Nonostante le attività di supporto tecnico-scientifico si siano svolte con notevole professionalità ed efficienza, nei tempi strettissimi e nei modi previsti dalla Funzione Tecnica del Dipartimento di Protezione Civile, il supporto amministrativo dell’ISPRA è stato carente su ogni aspetto per tutta la durata dell’emergenza, anche a causa dell’assenza di un Regolamento ISPRA sulle attività emergenziali (atti formali, autorizzazioni, anticipi e rimborsi di missione, mezzi e strumenti a disposizione del personale, missioni, orari di lavoro, recupero festività, etc.).
Le disposizioni in materia di indennità operativa (in deroga alla contrattazione collettiva nazionale di comparto) e di rimborso delle spese sostenute per l’attività emergenziale dai vari enti che hanno collaborato con il DPC, tra cui ISPRA, sono contenute nelle Ordinanze della Presidenza del Consiglio (Odpc n. 392 del 06 settembre 2016, Odpc n. 396 del 23 settembre 2016, Odpc n. 400 del 31 ottobre 2016).
Nella Nota del 07 aprile 2017 (Prot. n° UC/TERAG16/25217), il Dipartimento di Protezione Civile rinnova la richiesta ai vari enti che hanno partecipato all’emergenza di inviare la rendicontazione degli oneri di personale e delle spese di missione.
Il personale coinvolto ha più volte chiesto aggiornamenti circa lo stato di attuazione della procedura per il riconoscimento dell’indennità operativa. Il Responsabile del Servizio AGP/GIU nel mese di novembre comunicava via mail al Dott. Claudio Campobasso che la Protezione Civile stava operando direttamente al fine di accreditare le indennità operativa a dicembre 2017, o in alternativa a febbraio 2018.
Il giorno 24 febbraio 2018 il Responsabile del Servizio AGP/GIU ha confermato che avrebbe predisposto la Disposizione per autorizzare il riconoscimento dell’indennità operativa e che, una volta emessa la disposizione, sarebbero rimaste incertezze solo sui tempi di attuazione.
Ad oggi, 09 maggio 2018, a seguito dell’ennesimo sollecito, il Responsabile del Servizio AGP/GIU afferma che la Disposizione di cui sopra non sarà emessa se non in possesso di un atto del DPC.
Risulta evidente l’inerzia dell’ Amministrazione che continua ad aspettare dal Dipartimento di Protezione Civile atti o autorizzazioni per procedere al riconoscimento, che presuppongono, però, una richiesta da parte di ISPRA di cui non si ha alcuna evidenza. Infatti non sono mai stati forniti, al personale coinvolto nelle attività emergenziali, atti ufficiali di richiesta nel merito da parte di ISPRA al DPC.
Peraltro, secondo le scriventi OO.SS., in base alle ordinanze e alla nota del 07 aprile sopra menzionate, risulterebbe essere l’ISPRA in ritardo rispetto ad una richiesta formulata dal DPC da oltre un anno.
In aggiunta, non è noto se la tabella per il calcolo dell’indennità operativa fornita al personale durante la riunione del 22 maggio 2017 dal Responsabile del Servizio AGP/GIU, rivesta carattere di ufficialità, al fine di valutarne la congruità. Si fa, inoltre, presente che tale tabella dovrà essere riconteggiata vista la firma del nuovo CCNL.
Al contrario di quanto avvenuto per l’emergenza legata agli eventi sismici del 2016-2017, in tempi recenti, a seguito della situazione di crisi originata dal rientro incontrollato in atmosfera della stazione spaziale cinese “TIANGONG 1”, rileviamo che sono state adottate in via straordinaria “Procedure interne per l’operatività del personale” afferenti al Centro Nazionale per le crisi, le emergenze ambientali e il danno. Dette procedure prevedono indennità previste per l’impegno del normale orario di lavoro nonché per la reperibilità h 24.
Le scriventi OO.SS., pur comprendendo le difficoltà di gestione di una situazione di crisi/emergenza, ritengono grave, anche alla luce di quanto esposto relativamente all’emergenza sismica “Centro Italia”, la mancata informazione e/o confronto con le OO.SS. sulle procedure adottate dall’Istituto, tenuto conto anche del fatto che l’indennità di reperibilità è oggetto di contrattazione integrativa.
Le OO.SS. chiedono pertanto l’immediata apertura di un tavolo tecnico, che coinvolga anche il personale che ha partecipato alle attività emergenziali, per la stesura di un regolamento che necessariamente deve tener conto anche delle mutate condizioni di trattamento dell’orario di missione previste dal CCNL recentemente entrato in vigore.
In attesa di un riscontro si inviano distinti saluti.
FLC CGIL Silvia Rosamilia |
Federazione UIL SCUOLA RUA Oreste Albuzzi |