La delegazione MUR si è presentata con una delegazione nutrita ma priva di risposte e questo getta ombre cupe sul futuro delle nostre istituzioni, abbandonate da un Ministero che ha l’obbligo di gestire procedure vitali per le Istituzioni ma che ancora adesso non è in grado di esercitare il proprio ruolo.
La convocazione è arrivata dopo una serie di richieste inevase che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione di tutto il settore dell’Alta Formazione Artistica e Musicale.
Vista l’emergenza, le Organizzazioni Sindacali, con una nota unitaria fatta recapitare giorni fa, hanno chiesto risposte in merito ai punti cruciali ancora incerti e nebulosi, soprattutto quelli che dovrebbero consentire il regolare avvio dell’anno accademico.
Nel corso della riunione, che la UIL avrebbe sperato fosse proficua e risolutiva, si è trovata invece a rigettare più volte argomentazioni giustificative della componente MUR in merito alle innumerevoli inadempienze che comprometteranno l’avvio del prossimo anno accademico.
In particolare la UIL ha chiesto risposte immediate sulle procedure che sono in capo al MUR e che hanno un forte impatto sulla ordinaria funzionalità delle istituzioni AFAM.
Sono a rischio:
• I trasferimenti del personale;
• Il Decreto Ministeriale sulla statizzazione da emanare entro il 31 luglio;
• Tutte le nomine in ruolo del personale Docente e Tecnico Amministrativo per l’anno 2020/2021;
• Incarichi a tempo determinato;
• La regolare liquidazione del fondo d’istituto.
Abbiamo dovuto ricordare che vanno avviate le procedure per il passaggio della Docenza di seconda fascia e il MUR deve dare le indicazioni per l’utilizzo delle risorse accantonate e disponibili nel proprio bilancio.
Inoltre nulla si sa, a tutt’oggi, sull’emanazione dei Decreti Ministeriali che devono assegnare alle istituzioni i fondi per l’estensione della “No TAX Area”, decreti che per l’Università sono già stati emanati.
Le uniche argomentazioni che abbiamo recepito erano riferite alla rappresentazione delle difficoltà del MUR a definire l’assetto organizzativo del nuovo ministero, difficoltà che di fatto stanno compromettendo l’attività di gestione delle istituzioni AFAM. A seguire, generiche rassicurazioni a risolvere le urgenze.
La UIL ha risposto che, pur comprendendo la difficoltà del momento, la gestione ordinaria può e deve trovare soluzioni per dare risposte alle Istituzioni, agli studenti e al sistema tutto.
Dopo tutte le nostre dimostranze siamo riusciti a strappare l’impegno di essere convocati entro la fine di luglio per definire l’accordo sulla mobilità – necessario a far uscire l’ordinanza sui trasferimenti – e la sottoscrizione del Contratto integrativo nazionale per l’erogazione del Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa a.a. 2019/2020.
In attesa della convocazione mai come in questo momento chiediamo a tutto il personale e anche agli studenti di dare forza e sostegno a qualsiasi azione si rendesse necessaria per rivendicare la dignità del sistema e il rispetto delle nostre istituzioni.
La Segreteria Nazionale