La riunione di stamattina prevedeva un ordine del giorno piuttosto corposo (progressioni livelli IVVIII, benefici socio-assistenziali, reclutamento del personale e sviluppo delle competenze) ma, per la solita abitudine dell’ENEA di fornire la documentazione di lavoro all’ultimo momento possibile, si è deciso di rimandare la discussione su questi aspetti alla prossima settimana, quando avremo avuto il tempo di studiare i documenti.
La discussione si è così concentrata su due temi di assoluta urgenza, le modalità di lavoro agile al termine della fase di emergenza e la firma del contratto integrativo.
In merito a quest’ultimo, ENEA ha detto di essere in contatto continuo con il Ministero della Pubblica Amministrazione e di essere fiduciosa di ottenere entro i primi giorni della prossima settimana il via libera definitivo, al punto da fissare un nuovo incontro con le OO.SS. giovedì e venerdì prossimi per la tanto attesa firma del contratto integrativo. Speriamo sia la volta buona!
Relativamente al lavoro agile, la Legge 17 Luglio 2020 n. 77 stabilisce fino alla data del 15 settembre 2020 la proroga dello svolgimento della prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile e, a partire dal 15 settembre e fino al 31 dicembre 2020, che il ricorso al lavoro agile è previsto per il 50% del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità.
Sebbene il testo della legge possa essere interpretato in più modi, l’orientamento che sembra prevalere in ENEA è che fino al 15 settembre la modalità ordinaria di lavoro continuerà ad essere il LAG, mentre a partire dal 15 settembre tutto il personale sarà in LAG per la metà del tempo, per continuare a garantire la sicurezza ed il distanziamento sul posto di lavoro.
Sarà quindi necessario un grande sforzo organizzativo da parte dei dipartimenti e dei centri per programmare l’accesso alle sedi, in particolare quelle in cui gli uffici sono in gran parte condivisi, per far si che ogni ambiente sia occupato da una sola persona e che le attività di laboratorio procedano senza problemi.
Per questo abbiamo chiesto che si inizi a programmare quanto prima questa nuova fase e di informare tempestivamente il personale ed i responsabili che, a una settimana dalla fine dell’emergenza fissata per il 31 luglio, ancora non sanno se dovranno tornare in ufficio o no, con tutti i disagi che questo comporta.
Il Coordinamento ENEA