domenica 24 Novembre 2024

INRAN: La UIL chiede un incontro al MIPAAF per la gestione dell’accorpamento dell’ex INRAN in CRA

Come noto con decreto cosiddetto “spending review” l’INRAN è stato soppresso.

La norma riesumava istituzioni già fuse da due anni in INRAN, destinandone le funzioni in parte al CRA, in parte all’Ente Risi (ENSE), in parte alla soppressione totale con previsione di messa in mobilità del personale (INCA). La norma descrive un percorso confuso ed incerto, di difficile gestione.

Al momento sono attesi i decreti di natura non regolamentare cui la legge demanda l’assegnazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, da emanarsi entro il 5 ottobre p.v. (90 gg).

Allo stato è necessario capire chi è responsabile di una serie di attività che non rientrano nella ordinaria amministrazione, assegnata dalla norma al DG ex INRAN, e a chi competono decisioni ed interventi in materia di gestione di atti e procedure che hanno riflessi diretti sul personale di ruolo e precario. A mero titolo di esempio si fa presente che non é chiaro chi è il soggetto che dovrebbe procedere alle procedure collegate alla messa in mobilità del personale ex INCA, o chi dovrebbe attivare le procedure per il rinnovo dei contratti a tempo determinato e CoCoCo ex INRAN ed ex ENSE, o chi dovrebbe dare applicazione alla tabella di equiparazione del personale ex INCA finalmente tornate approvare da MEF e Funzione Pubblica, o come dovrà essere calcolata la riduzione della pianta organica CRA, prevista dalla spending review a valle degli accorpamenti e prima delle autorizzazioni ad assumere.

Nella confusione generale nessuno analizza situazioni in essere prima dell’accorpamento, come ad esempio contratti di collaborazione stipulati a pensionati (ex ENSE) su obiettivi specifici che non solo oggi sarebbero non più espletabili, ma che addirittura vedono detto personale farsi parte attiva in iniziative che nessuno sembra aver loro assegnato, e che confliggerebbero con le attività consentite ai CoCoCo.

La grave situazione finanziaria dell’INRAN, che pure vanterebbe crediti ingenti sia da codesto MIPAAF che dalle Regioni, ha portato a non pagare gli stipendi di agosto ai lavoratori, che ancora attendono di capire come e quando saranno erogate le spettanze, annunciate a breve ma in termini non ancora definiti, e nel timore che i ritardi possano ripetersi nei mesi a venire.

Si chiede quindi un incontro urgente per poter condividere percorsi ed iniziative finalizzate alla soluzione dei problemi normativi e finanziari, che non possono prescindere dalla necessità che il MIPAF si faccia parte attiva per risolvere problemi nati da proposte legislative dello stesso dicastero. Inoltre va rimarcato come gli enti di ricerca vigilati dal MIPAAF siano rimasti nel testo di trasformazione in legge del decreto spending review, mentre gli altri enti di ricerca vigilati dal MIUR ne sono usciti, indenni.

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A margine della presente urgente richiesta, si segnala che la scrivente O.S. ha più volte segnalato, da sola o insieme ad altre sigle, che è necessario ed urgente affrontare anche le problematiche INEA, che si trova in una situazione economica e finanziaria fortemente critica, e che è miracolosamente uscita indenne dalla spending review, ma non è detto che non venga coinvolta nei prossimi provvedimenti. In INEA c’è un precariato molto numeroso e di lunga anzianità; anche per l’INEA si chiede di programmare un incontro ad hoc.

Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.

UIL RUA
Alberto Civica

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