domenica 24 Novembre 2024

INGV: Lettera ai prefetti per denunciare le criticità collegate al mancato rinnovo dei tempi determinati in scadenza al 31 dicembre 2012

Egregio Signor Prefetto
le vicende che stanno interessando il personale in servizio dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), assunto con contratto a tempo determinato, ci impongono l’obbligo di informarLa e farLa partecipe sia delle preoccupazioni condivise ed espresse dal personale tutto, sia delle possibili ed eventuali ripercussioni che si potrebbero generare sulla piena efficienza ed efficacia del Sistema di Sorveglianza Sismico e Vulcanico dell’INGV operante su tutto il territorio nazionale e più in particolare nelle aree esposte al rischio sismico e vulcanico italiane.

Il trentuno dicembre p.v. arriveranno a scadenza i contratti a Tempo Determinato di oltre 200 unità di personale dell’INGV, alcune delle quali in servizio da oltre 10-15 anni, tutte inserite stabilmente nelle attività ordinarie di ricerca e di sorveglianza sismica e vulcanica. La dotazione organica teorica dell’intero Ente è costituita da 582 unità (ulteriormente ridotta dalla operante Spending Review), di queste solo 557 sono in servizio di ruolo su tutto il territorio nazionale. A questo personale di ruolo in servizio (557 unità) devono considerarsi aggiuntivi circa 300 dipendenti con contratto a Tempo Determinato, per due terzi come dicevamo in scadenza al 31 dicembre 2012.

L’INGV opera su tutto il territorio nazionale, articolato in Sezioni, Osservatori, Centri di Monitoraggio e Sedi Territoriali di elaborazioni dati e gestione reti di monitoraggio:Milano:
Sezione di Milano;
Bologna: Sezione di Bologna;
Pisa: Sezione di Pisa;
Roma : Centro Nazionale Terremoti, Roma 1, Roma 2, Amministrazione Centrale;
Napoli : Osservatorio Vesuviano;
Catania: Osservatorio Etneo;
Palermo: Sezione di Palermo.

Sedi di attività tecnico-scientifiche: Ancona, L’Aquila, Grottaminarda (AV), Osservatorio di Lipari (ME), Stromboli (ME), Isola di Vulcano (Centro M.Carapezza) (ME), Gibilmanna (PA).

Si ricorda che l’INGV, istituito con DL n. 381/1999 del 29 settembre 1999, è un Ente Pubblico di Ricerca vigilato dal Ministero dell’ Istruzione della Ricerca e dell’Università, e come recita l’Art. 2 dello Statuto (G.U. 19 aprile 2011) “…promuove e svolge attività di ricerca sui processi naturali del sistema Terra, attraverso: il rilevamento sistematico, mediante reti e osservatori multiparametrici, di fenomeni geofisici che hanno luogo nella terra solida e in quella fluida; la conduzione di specifici laboratori; le analisi delle osservazioni finalizzate al monitoraggio e alla modellazione dei processi naturali;… svolge, in particolare, attività finalizzate… alla messa a punto di metodi per la valutazione della pericolosità sismica, vulcanica e da maremoto e all’elaborazione di scenari a lungo, medio e breve termine, con applicazioni sia all’area italiana che ad altre zone attive del pianeta di particolare rilevanza scientifica,… svolge, per conto dello Stato, secondo la normativa vigente, funzioni di monitoraggio di fenomeni geofisici e geochimici con particolare riguardo alla sorveglianza dell’attività sismica, vulcanica e dei maremoti nel territorio nazionale e nell’area mediterranea; coordina l’attività delle reti sismiche regionali e locali; partecipa alle reti di studio e sorveglianza europee e globali;…” inoltre “…L’INGV è componente del Servizio Nazionale di Protezione Civile di cui all’articolo 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 …è Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile ai sensi della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004. …”

L’INGV inoltre provvede alla organizzazione, gestione e progressiva estensione della Rete Sismica Nazionale, della Rete Integrata Nazionale GPS (RING) alle Reti di Monitoraggio operanti sui vulcani attivi italiani (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia, Isole Eolie, Etna, Canale di Sicilia (Pantelleria). Sono ininterrottamente attive tre Sale Operative di Monitoraggio Sismico e Vulcanico, con turni h24 e reperibilità di personale specializzato nelle sezioni di Roma (Centro Nazionale Terremoti), Napoli (Osservatorio Vesuviano) e Catania (Osservatorio Etneo) alle quali vanno aggiunte le sedi con infrastrutture operanti, dedicate a centri di elaborazione e trasmissione dati nonché elaborazione, nelle sedi di Palermo, Gibilmanna (PA), Lipari, Grottaminarda (AV), L’Aquila, Ancona. Tale Sistema di Sale Operative permanenti ed infrastrutture connesse, vede coinvolto ogni giorno, solo per le turnazione e reperibilità, circa 50 unità di personale, sia di ruolo che a contratto a TD.

Il personale con contratto a tempo determinato (precario) dell’INGV svolge sia attività di Ricerca e sia tutte le attività ordinarie e straordinarie dell’Ente, arrivando a rappresentarne in media il 40%. Alcuni settori di Ricerca e Monitoraggio riescono ad operare grazie all’apporto non rinunciabile, in termini di quantità e qualità, del personale precario, fino a un massimo del 90% di personale impiegato nelle attività delle reti mobili di pronto intervento sismico e vulcanico. Risulta evidente quindi che tale personale è parte integrante ed essenziale anche del Sistema di Monitoraggio e di Emergenza dell’INGV.

Per fare fronte all’imminente scadenza di molti contratti al 31 dicembre 2012 e considerato che “pressanti esigenze operative richiedono il mantenimento in servizio di questo personale, perfettamente inserito in tutte le attività istituzionali dopo essere stato adeguatamente formato a svolgerle, prima di tutto quelle connesse al servizio di sorveglianza sismica e vulcanica”, il 18 luglio 2012 l’Amministrazione dell’INGV e le OO.SS. (FLC-CGIL, UIL-RUA, FIRCISL, ANPRI, USI-RDB) hanno sottoscritto un Accordo Decentrato di Ente per la proroga di 245 contratti a tempo determinato (189 “stabilizzandi”, i cui oneri risultano già a carico del bilancio ordinario dell’Ente e 56 “non stabilizzandi” i cui contratti risultano a carico di progetti di ricerca che si prolungheranno oltre il 31 dicembre 2012). [si veda il testo dell’Accordo di cui sopra, Allegato 1, e il Comunicato Congiunto di FLC-CGIL, FIR-CISL e UIL-RUA, Allegato 2]

L’Accordo prevede una proroga di 4 anni (fino al 31 dicembre 2016 per i contratti in scadenza al 31 dicembre 2012, senza soluzione di continuità e con il riconoscimento dell’anzianità (a norma di legge e della Carta Europea dei Ricercatori).

Tutte le determinazioni di cui all’Accordo sono in ogni caso vincolate alla verifica annuale delle risorse a disposizione nel budget dell’INGV.

Le scriventi OOSS evidenziano come l’Accordo sia stato formulato in riferimento a quanto disposto dall’articolo 5 comma 4-bis del D.lgs 368/2001 e che pertanto risulta essere in linea con le leggi vigenti in tema di gestione dei contratti a Tempo Determinato. Tale assunto emerge anche dal parere richiesto dall’Amministrazione al Dipartimento della Funzione Pubblica e pervenuto in data 28 settembre [si veda Allegato 3] che, “… pur non negando esplicitamente la validità dell’Accordo Decentrato di Ente stipulato in data 18/07/2012, segnala che ‘occorrerà attendere, a seguito dell’adozione da parte del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, dell’Atto di indirizzo quadro, nel rispetto della procedura vigente, l’eventuale successiva sottoscrizione del contratto collettivo nazionale.” [tratto dalle Determinazioni del Consiglio di Amministrazione dell’INGV in merito all’Accordo decentrato di Ente del 18/7/2012 del 16 ottobre 2012, Allegato 4]

L’Amministrazione dell’INGV, con delibera del Consiglio di Amministrazione, ha deciso di attenersi alle indicazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica e di non dare seguito all’Accordo Decentrato d’Ente sindacale firmato in data 18 luglio. Ha deciso pertanto di bandire concorsi, con la conseguenza che i contratti a partire dal 1° gennaio 2013 non saranno rinnovati. [si vedano Determinazioni del Consiglio di Amministrazione dell’INGV in merito all’Accordo decentrato di Ente del 18/7/2012 del 16 ottobre 2012, Allegato 4]

Questa decisione , oltre a minare il futuro del personale precario INGV (ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi) e a costituire per l’erario un aggravio di spesa dovuto all’indizione di bandi di concorso, produrrà nell’Ente l’impossibilità di fruire con continuità del Servizio prestato dal Personale Precario, mettendo in gravissima difficoltà il servizio di Sorveglianza Sismica e Vulcanica del territorio nazionale e lo svolgimento di progetti di ricerca che finanziano l’Istituto per oltre 20 milioni di Euro ogni anno.

La forte preoccupazione del personale tutto dell’Ente per la situazione che si sta venendo a creare a causa delle scelte della dirigenza dell’INGV, è testimoniata dalle risultanze di numerose assemblee e dalle determinazioni che sia il personale che le Sezioni dell’INGV si sono visti costretti a prendere.

Riteniamo pertanto necessario e urgente un intervento delle SS.LL. volto a superare rapidamente questa delicata situazione al fine di consentire la piena ed efficace operatività di un Ente strategico per il Paese quale l’INGV.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore eventuale chiarimento si rendesse necessario. Certi della Sua attenzione e sensibilità su tali temi, si inviano Distinti saluti.

FLC CGIL
Francesco Sinopoli
FIR CISL
Antonella Papale
UIL RUA
Sonia Ostrica

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Allegati:
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4

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