giovedì 28 Novembre 2024

CRA: Modifiche allo Statuto e Riorganizzazione Amministrazione centrale

STATUTO

Il CRA ha provveduto nei giorni scorsi ad inoltrare un testo che modifica lo Statuto dell’Ente, testo che tende a razionalizzare i compiti degli organi istituzionali creando una netta linea di demarcazione tra indirizzo e gestione e ridefinendo con maggiore incisività le competenze scientifiche dell’ente. Il Commissario ha precisato che il percorso di modifica dello Statuto è stato condiviso con il Ministero ed i vigilanti di MEF e F.P., al fine di dare un assetto diverso conseguente alle problematiche verificatesi nelle passate gestioni. Il MEF è entrato molto nel merito del testo, sollevando obiezioni anche poco pertinenti ed attinenti alle scelte di autonomia dell’ente.

Nella riunione del 28 u.s. il CRA ha raccolto le osservazioni prodotte dalle OO.SS. ed alla luce di queste osservazioni ha formulato un nuovo testo, inviato alle OO.SS. l’11 Aprile. Il Documento è stato quindi inoltrato alla Conferenza Stato Regioni, che aveva l’esame del testo all’odg del 4 Aprile. Le integrazioni, relative a tutti i punti sollevati dalle OO.SS. e dichiarate accolte nell’incontro sindacale successivo, porteranno inevitabilmente ad una ricalendarizzazione di questo punto alla Conferenza Stato Regioni.

La UIL aveva espresso perplessità sul metodo, ritenendo lo Statuto una sorta di “carta costituzionale” dell’ente, che non può essere cambiata in modo sistematico frequentemente. La modifica dello Statuto comporta infatti di norma un percorso di periodo medio lungo prima di arrivare a stabilizzare il nuovo sistema. Sono i Regolamenti interni, invece, che possono essere modificati e adattati rispetto alle nuove esigenze. La UIL ritiene inoltre che queste modifiche impattano su tutto il sistema CRA, e che quindi debbano esprimersi tutte le componenti: in particolare, sarebbe dovuta essere coinvolta più compiutamente la comunità scientifica interna.

Le incongruenze rilevate da tutte le oo.ss. sono state:

  • la norma del triplo mandato per il Presidente, in contrasto alla L.454/99;
  • il taglio dei componenti del Comitato dei Dipartimento, che è una norma imposta dai vigilanti, ma a nostro avviso non dettata dalla Legge – che imponeva il taglio solo agli organi gestionali;
  • il Direttore di Dipartimento non può coordinare progetti, pena il rischio di entrare in concorrenza, ed anche in modo predominante, con le strutture di riferimento ;
  • la previsione di una doppia struttura di valutazione (il Comitato di valutazione e l’OIV) rischia di sovrapporre compiti e ambiti;
  • la norma che contempla l’assunzione di Operai agricoli ad avviso della UIL una forzatura normativa, e non è nelle disponibilità dell’ente poterla variare (se il CRA può cambiare contratto ad una parte del personale potrebbe anche decidere di cambiarlo a tutto il personale);

Nel dettaglio le novità rilevanti riguardano la parte scientifica, che prevede un Consiglio dei Dipartimenti così composto: 4 ricercatori/tecnologi eletti tra il personale scientifico di ciascun dipartimento, 4 esperti nominati dai Dipartimenti, 1 rappresentante dei Direttori (!),1 rappresentante delle Regioni, oltre il Presidente dell’Ente (che funge da raccordo con il Cda); partecipano alle sedute i Direttori di Dipartimento.

Rispetto alla passata composizione riteniamo che riportare all’interno dell’Ente il vertice scientifico rende l’organo più vicino alle esigenze dell’Ente, senza pur tuttavia rinunciare agli esperti (interni/esterni) che i Dipartimenti designeranno. Ricordiamo che nella composizione passata la componente esterna all’Ente era prevalente, e non necessariamente “competente” sulle materie.

E’ prevista nel testo l’istituzione dei Comitati di Dipartimento, disciplinati da un regolamento. Partecipano ai Comitati i Direttori delle strutture. N.B.: i Comitati erano era già previsti nello Statuto vigente, ma non vi era mai stata data attuazione.

La UIL ha chiesto che i Direttori all’interno del Comitato di Dipartimento rappresentassero la struttura, ma rispettando le esigenze della base da evidenziarsi attraverso un documento elaborato dal Consiglio scientifico di struttura, che sarà istituito in ciascuna struttura: ma a nostro avviso senza specifici indirizzi esso rischia di essere un organismo che non risponde allo scopo. .

Abbiamo apprezzato l’inserimento delle Aziende nello statuto, individuandole come “strutture dell’ente”, non nella disponibilità del singolo centro di riferimento. Appare invece ancora problematico il rapporto con il personale operaio a tempo determinato, che provvisoriamente l’ente dovrà continuare ad assumere, in attesa dell’inserimento di una norma ad hoc nel ccnl ricerca – unico luogo deputato a ciò.

RIORGANIZZAZIONE

Il CRA ha proposto una modifica della riorganizzazione dei servizi della sede centrale. La UIL ha inviato alcune osservazioni al documento proposto, calibrate anche alla luce delle elaborazioni proposte in merito al nuovo Statuto. Per semplificare, la proposta UIL prevede un modello in cui le due direzioni di livello generale si occupassero una del Personale (trattamento economico-giuridico, previdenza, relazioni sindacali, formazione etc) l’altra di Programmazione e gestione (Bilancio, patrimonio, attività scientifiche etc.). Questa visione, in linea con altri EPR, porterebbe alla creazione di due Direzioni Generali di “tipo amministrativo “, con supporto alla ricerca, mentre la parte decisionale, di tipo scientifico, sarebbe demandata agli appositi organi come da Statuto, e non ad un singolo “Direttore Scientifico” – che agiva in modo monocratico. Per ottenere una simile organizzazione è però necessario intervenire anche sul Regolamento di Organizzazione e Funzionamento, per cui abbiamo chiesto al CRA di iniziare questo percorso in modo da poter modificare la propria struttura nel tempo.

Nel merito del testo proposto dal CRA, mantenendo invece l’attuale organizzazione, la UIL ha rilevato che l’ufficio di protocollo va inserito sotto la Direzione Generale; gli uffici del “portavoce” e della “Segreteria Particolare del Presidente” appesantiscono la struttura di vertice, configurandosi come una sorta di “vicepresidenza”. I compiti sembrano coincidere con la struttura preposta ai compiti di “comunicazione” e per certi versi anche all’URP.

Alcuni Servizi di tipo tecnico potrebbero essere destinati non a Dirigenti di provenienza amministrativa, ma ad una connotazione di Ufficio, con a capo “Dirigenti di Ricerca o Tecnologi” (es: servizi informatici), esperti delle materie.

Il Servizio relazioni sindacali potrebbe essere accorpato ad altro servizio del personale; deve essere prevista la pubblicazione sul sito degli accordi di contrattazione al fine di garantire anche al personale non iscritto ai sindacati l’autotutela e l’informazione.

Inoltre abbiamo rilevato:

  • la necessità di un ufficio di supporto a tutti gli organi per lo svolgimento delle attività collegate;
  • la necessità di riferimenti per le sedi di tutti i servizi presenti in sede centrale ma anche nelle altre strutture;
  • la necessità di evidenziare che il servizio formazione è trasversale ed opera per tutto il personale.

Parte invece cruciale è l’attuale Direzione Centrale per le Attività Scientifiche, che di fatto si troverebbe a svolgere un ruolo intermedio tra i Dipartimenti e le strutture. Il Commissario ha più volte ribadito che compito di questa direzione non è la redazione di piani triennali o l’assegnazione di personale alle strutture, che sono di competenza dell’organo scientifico: la funzione deve essere di supporto alle strutture, esentando questo servizio da compiti di valutazione ed indirizzo scientifico. Per la UIL è necessario istituire nell’ambito di questa Direzione anche il Servizio di relazioni internazionali.

Si rimanda al documento presentato al CRA per le osservazioni puntuali sul testo proposto.

Abbiamo comunque rappresentato durante l’incontro – ed in premessa – che la riorganizzazione dell’Amministrazione Centrale non è una questione relativa alla sola sede centrale, ma di fatto riguarda tutto l’ente, coinvolto a pieno titolo, ragion per cui le strutture devono poter dialogare e trovare i giusti riferimenti e supporti in Amministrazione Centrale.

Il Presidente ha inteso precisare nuovamente, dopo il confronto sui testi, il proprio intento di apportare correttivi a situazioni di difficoltà subìte prevalentemente dal settore ricerca, sottoposto ad una gestione burocratica e personalistica che mal si adattava alle esigenze scientifiche.

Ha precisato che l’amministrazione deve essere supporto alla ricerca, e risolvere i problemi invece di crearne. Ha precisato che la figura del DG deve attuare gli obiettivi determinati dal CdA sulla base del percorso scientifico di formazione delle scelte che parte dal basso, attraverso gli organismi costituiti nelle strutture e via via in su, passando per i comitati scientifici, i comitati di dipartimento, il consiglio dei dipartimenti, per arrivare al CdA che essendo “esterno” per definizione potrebbe non avere troppo a cuore l’obbligo di applicarsi alle necessità dell’ente. La costituzione dei nuovi organismi dovrebbe quindi garantire la rappresentatività della comunità scientifica interna – o almeno questo è l’intento.

In coda all’incontro abbiamo avuto notizia della terna di candidati scelti per la selezione a nuovo DG dell’ente. I nominativi individuati sono Ambrosio, Marandola, Petroli.

L’ultimo argomento citato è stato il progetto di accorpamento degli enti di ricerca in agricoltura, sulla base di un DDL che pone le basi per la trasformazione in agenzia della nuova istituzione. Al riguardo CGIL CIL e UIL stanno organizzando un presidio per i giorno 3 maggio p.v. al MIPAF, che ha ricevuto ben due richieste di incontro ed ancora non ha ritenuto di ricevere le OO.SS. dall’atto dell’insediamento del nuovo governo.

Infine, diamo informazione che è stato individuato l’organismo scientifico deputato ad esaminare la regolarità della prestazione per i primi tre livelli in riferimento al passaggio di fascia sarà composto da un organismo unico presso la sede centrale del CRA composto dai direttori di Dipartimento e dal Direttore del centro o Unità di ricerca di appartenenza dell’interessato.

La prossima riunione è prevista per il 26 Aprile su vari argomenti (trattamento accessorio, regolamenti mobilità interna ed esterna, e per i CoCoCo).

Vi terremo informati

UIL RUA C.R.A.
Mario Finoia – Sonia Ostrica

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