Abbiamo 135mila eletti per amministrare soldi pubblici e 7mila aziende pubbliche con altrettanti consigli di amministrazione e migliaia di dirigenti. Eppure il governo vuole tagliare sugli impiegati che hanno già subito una sterilizzazione dei loro stipendi, che saranno costretti ad andare in pensione a settant’anni e che guadagnano un decimo di quelli che li comandano. E’ questa l’antipolitica? Quando si vuole risparmiare si deve cominciare dalla testa e, comunque, tenendo conto delle proporzioni.
Sulla base dell’esperienza temiamo che, come al solito, il governo cercherà di fare risparmi incidendo solo sulla parte più debole. Il sindacato non potrà mai accettare soluzioni che colpiscano ancora i lavoratori del pubblico impiego: in tal caso sarà ineluttabile uno scontro sociale.