In data 15 dicembre 2011 la UIL RUA ha sottoscritto i verbali di accordo ISFOL relativi alle progressioni ex art. 54 per il personale tecnico – amministrativo, produttività per il personale tecnico – amministrativo e turni
Per quanto riguarda le progressioni ex art. 54, la UIL RUA si è impegnata innanzi tutto nella difesa del CCNL nazionale della Ricerca, chiedendo in particolare che le risorse stanziate per le progressioni rimanessero comunque nelle competenze del fondo per il salario accessorio. Come rappresentato in assemblea e nei comunicati, la UIL RUA non avrebbe firmato l’accordo senza questa previsione contrattuale, che consente di non prosciugare il fondo, di programmare ulteriori progressioni per il futuro e di stabilire un importante precedente per tutti gli Enti del comparto.
Va ricordato inoltre che la Funzione Pubblica ha imposto con propria interpretazione che il finanziamento delle progressioni ex art. 54 debba avvenire in base alle risorse disponibili nel salario accessorio e non più con risorse stanziate da bilancio. In trattativa è stato raggiunto il numero massimo di progressioni oggi effettivamente finanziabili con il fondo del salario accessorio, pari complessivamente in tutto a 38.
In tema di produttività per il personale tecnico amministrativo, la UIL RUA ritiene altresì soddisfacente l’accorso siglato, nel quale è stata eliminata ogni ipotesi di differenziazione nelle erogazioni e viene infine prevista una distribuzione al personale dei residui (fondino) sulla base di un parametro unico, come del resto avvenuto nelle precedenti annualità.
In definitiva, dopo un lungo confronto la UIL RUA si è assunta la responsabilità di sottoscrivere l’accordo nell’interesse del personale.
Resta evidente che con questa firma non intendiamo attenuare le critiche espresse nei confronti dell’Amministrazione sull’attuale situazione dell’Istituto. Non è condivisibile il perdurante blocco delle attività a fronte di un processo di riorganizzazione che dura ormai da troppi mesi, oggetto di una estenuante trattativa utile finora a difendere interessi e posizioni individuali, a scapito dell’ISFOL e del personale. Tutto ciò nel quadro di uno Statuto che ha generato conflitti in materia di competenze e che non tiene considerazione le specificità di un Ente di Ricerca, tanto da mettere profili di Dirigenti Amministrativi ai vertici dei Dipartimenti e ridurre le attività di ricerca a mero fatto burocratico – contabile.
E’ assolutamente inconcepibile pensare di decurtare il trattamento accessorio del personale ex IAS non rispettando elementari principi dell’ordinamento e del contratto. Le azioni intraprese dall’ISFOL su questo tema, senza un adeguato e preliminare confronto con le Amministrazioni vigilanti, sono l’ennesimo esempio della scelta dei vertici di non assumersi responsabilità, fatto già pagato duramente dai precari ex IAS.
Non è accettabile, prima di tutto sul piano etico, il ventilato disegno di marginalizzazione del personale a tempo determinato, inadeguato secondo qualcuno a ricoprire ruoli ed incarichi non già per limiti nelle competenze, ma in ragione della scadenza del contratto. Molte cose brutte si erano già sentite all’ISFOL nel passato: mai avremmo pensato di veder addirittura teorizzata una sorta di “apartheid contrattuale”, condita da provocazioni ed inviti a non sperare troppo su un posto di lavoro dopo il 2013.
E’ altresì assurdo ed autolesionista che l’ISFOL non stia adeguatamente pianificando strategie in tema di FSE e programmazione delle attività future, nonostante i pressanti inviti da parte delle OO.SS. ad una maggiore responsabilità. Ancora, è preoccupante lo stile adottato dalle Direzioni di Istituto nella gestione del personale, teso ad imporre decisioni d’autorità e sordo ad inviti ad operare in una logica di condivisione, collaborazione e motivazione del personale. Sono ormai troppi gli esempi di tale approccio controproducente, rinvenibili nelle modalità con cui si sta procedendo nel trasloco, nella organizzazione degli uffici e nella stessa pretesa di modificare unilateralmente l’orario di lavoro.
In questa situazione, la UIL RUA ribadisce la necessità ed l’urgenza di avviare un confronto con l’ISFOL e il Ministero vigilante sul futuro dell’Istituto, così come recentemente richiesto dalle Segreterie Nazionali di FLC CGIL, FIR CISL e UIL RUA.
UIL RUA ISFOL
Enrico Sestili