Trascorsa la pausa natalizia, anche i grandi pranzi e cenoni sono stati digeriti, la sola cosa che ci resta ancora “sullo stomaco” è l’accordo pre natalizio firmato dall’ENEA con ANPRI, CISL e CGIL sul contratto integrativo e sulle norme di equiparazione che “assicureranno” ai dipendenti dell’Agenzia il peggiore transito che un Ente abbia mai avuto nel passaggio al Comparto della ricerca da quando questo esiste (lg. 171/1991).
Gli accordi non consentono il riconoscimento dell’anzianità maturata prima dell’assunzione a tempo indeterminato (come da noi reiteratamente richiesto e con possibilità offerta dal Contratto nazionale), né alcuna sorta di “indennizzo” per i ricercatori che passati al livello 9° a costo zero saranno inquadrati al livello III esattamente con il proprio maturato economico, ovvero quello falcidiato dal taglio della propria EAR dinamica e della propria RIA.
Per fare un esempio un ricercatore ENEA con anzianità di servizio tra gli 8 ed i 12 anni, “beneficiario” di un costo zero, sarà collocato, stando all’accordo , al livello III in seconda fascia con un salario lordo annuo di 33647,00 euro. Lo stesso ricercatore assunto in altro ente di comparto oggi sarebbe inquadrato ugualmente al terzo livello ma in terza fascia con stipendio annuo lordo di 36695,00 euro (terza fascia). Superfluo affermare che l’entità del danno economico risulta direttamente proporzionale alla propria anzianità nel livello e che non subisce il danno soltanto chi, molto giovane, è passato con “dinamica ENEA” al 9.1.
Paradossale anche la situazione dei “non laureati” passati al livello 9° per essere risultati vincitori di un concorso (n. 65 progressioni verticali CCNI 2002-05) e che collocati in “ruolo ad esaurimento”, percepiranno un salario omni comprensivo inferiore di quello percepito da chi quel concorso lo ha perso .
Ma sono solo alcuni ulteriori esempi, questo accordo, nell’immediato ed in prospettiva penalizza tutti, anche coloro che si divideranno i soldi dell’indennità di ente mensile ed annuale (soldi comunque dell’integrativo ENEA livelli ex 4 – 8.2), calcolata su valori infinitamente più bassi di tutti gli altri Enti di comparto (tabella allegata), e che non sarà più possibile recuperare sui valori “medi” nei prossimi integrativi per gli effetti della manovra di luglio (lg. 122/10) e per le esigue risorse disponibili.
Attendiamo notizie da parte dell’Amministrazione circa l’approvazione del testo da parte degli organi competenti ed informazioni da parte degli altri firmatari circa l’esito delle verifiche tra il personale che, ovviamente, avranno previsto (???).
Nei prossimi comunicati, noi continueremo l’analisi puntuale dell’accordo, trattando , ad esempio, la composizione del fondo, con la “sparizione” delle risorse sui ricercatori destinate ad impinguare esclusivamente le indennità di responsabilità e di direzione ed esamineremo la situazione dei residui che non si è voluto utilizzare nell’accordo, ma dei quali, solo ora, i firmatari ipotizzano fantasiose destinazioni.
Continueranno, nel contempo, le nostre assemblee nella maggior parte dei Centri ENEA al fine di veicolare l’opportuna informazione e registrare umori, opinioni e proposte dei lavoratori.
Non facciamo demagogia, non chiedevamo i 22 milioni di euro del “monopoli” che l’Amministrazione aveva portato al tavolo, senza un controllo istituzionale.
Siamo convinti che una più corretta ripartizione delle risorse “utilizzabili” del fondo, compresi i residui, avrebbe consentito un “passaggio” dignitoso, con un’ indennità di ente mensile erogata sui valori medi di comparto e con risposte, parziali ma significative, alle attese dei ricercatori giovani e non.
Era necessario, come afferma il Commissario nel suo ultimo comunicato al personale, portare i dipendenti dell’ENEA fuori dal “limbo”…. purtroppo, l’impressione è che con l’amministrazione e che con i compagni di viaggio da Lui scelti, la strada intrapresa non sia quella del Paradiso.
Comunque, un felice 2011 a tutti coloro che hanno ancora voglia di impegnarsi per migliorare l’ENEA, noi ci saremo!