Nella riunione “tecnica” del mese di novembre tra ENEA e OO.SS., si era ipotizzata la possibilità di una razionalizzazione del servizio di trasporto aziendale che potesse prevedere, in particolare per i centri di Casaccia e Frascati, una migliore integrazione del mezzo pubblico con quello aziendale.
L’obiettivo avrebbe dovuto essere raggiuntoattraverso l’istituzione di direttrici opportunamente “studiate”, di punti di raccolta e, soprattutto con la possibilità concessa a tutti i dipendenti (anche a coloro che non hanno mai utilizzato il mezzo aziendale indipendentemente dalla sede di appartenenza), di accedere all’abbonamento treno-bus-metro a prezzo “politico”, ottenuto grazie all’accordo dei Centri con i gestori del servizio pubblico ed al rimborso che gli stessi Centri avrebbero assicurato al dipendente.
Sempre nella riunione “tecnica” sopra citata, si era ipotizzato che i risparmi derivanti dalla riduzione dei mezzi aziendali potessero essere utilizzati in sede di contratto integrativo, in particolare per le tabelle d’equiparazione ENEA-EPR.
Tale ultima ipotesi, com’è noto, è ormai cancellata dalla pre intesa per le tabelle di equiparazione “a costo zero” siglata dall’ENEA con cgil, cisl e anpri mentre delle altre facilitazioni per i dipendenti, che nella riunione tecnica venivano proposte, non se ne sente più parlare.
Nelle riunioni che i Direttori di Centro stanno tenendo con le Rappresentanze Sindacali locali, in questi giorni risulta, infatti, che l’ENEA sia attestata su una logica di pura riduzione, spesso scriteriata del servizio senza che i dipendenti (tutti), possano neanche usufruire del contributo all’acquisto a prezzo agevolato di un abbonamento ai mezzi pubblici.
Ricordando che la riunione “tecnica” citata non è stata ratificata da nessun accordo e conserva quindi una sua valenza puramente di “opinione” e riconoscendo alle RSU la piena autonomia sulle questioni locali teniamo a precisare:
- – In nessun caso la riunione “tecnica” può costituire un alibi per l’ENEA per millantare accordi sindacali che non esistono.
- – Eravamo, siamo e saremo assolutamente contrari ad un piano di esclusivo taglio del servizio, in continuità con la politica “del carciofo” già in atto da mesi (in Casaccia, ad esempio, da 22 linee si è passati a 15 ed ora se ne propongono 11).
- – Le indennità sostitutive del servizio in vigore presso alcuni centri sono state concordate sul vantaggio reciproco ENEA – dipendenti e sono state oggetto di accordi non disdettabili unilateralmente.
- – Sosterremo tutte le iniziative locali di contrasto alla politica di taglio incondizionato dei servizi.
- – Ci riserviamo sin d’ora il diritto di tutela in tutte le sedi giurisdizionali dei diritti dei lavoratori alla fruizione di un servizio contrattualmente previsto oltre che alla verifica di eventuale comportamento anti sindacale dell’Amministrazione, in caso di provvedimenti che mirassero alla modifica unilaterale del dettato contrattuale o degli accordi (anche localmente) sottoscritti.
Ciò premesso la scrivente O.S. diffida l’Amministrazione centrale e le Direzioni di Centro a procedere nella direzione intrapresa ma ribadisce la propria disponibilità a discutere di un piano che preveda la razionalizzazione del servizio di trasporto aziendale che persegua insieme a quello del risparmio di gestione , gli obiettivi dell’ ampliamento della platea dei fruitori del servizio e dell’omogeneità di trattamento tra i dipendenti di tutti i centri dell’Agenzia.
E’ indispensabile un “accordo quadro nazionale” che tenga nella giusta considerazione gli esiti della riunione tecnica ma non sottovaluti le specificità delle realtà territoriali , per questa ragione chiediamo un incontro urgente, propedeutico a qualsiasi decisione dell’Agenzia sull’argomento.
I migliori saluti