Facendo seguito a numerosi ed inascoltati comunicati e colloqui sull’argomento in oggetto, la scrivente Organizzazione Sindacale evidenzia quanto segue:
- In relazione ai contenuti della legge 266/05 sulla questione, dopo una lunga trattativa, ENEA ed OO.SS., al fine di facilitare la mobilità interna sia motivata da esigenze di servizio che volontaria, hanno firmato un accordo che, in sostanza, prevede: ”nei casi di motivate esigenze di servizio, l’ENEA può provvedere al trasferimento del dipendente … anche in deroga al requisito dei cinque anni di anzianità” e che : “L’eventuale diniego al trasferimento dell’Unità cedente non costituisce vincolo al trasferimento”(marzo 2010).
- L’accordo è stato recepito con la circolare Commissariale n. 31 del 1 giugno 2010 dopo circa tre mesi di profonda meditazione degli uffici del personale (UCP, UCP-NOR e UCP-PGO).
- Nonostante la lunga e collettiva riflessione, la circolare è risultata incompleta e non chiara, tanto da rendere necessaria un’integrazione e/o correzione da parte dell’Amministrazione, intervenuta con la lettera circolare del novembre 2010 (otto mesi dopo l’accordo).
- Purtroppo, registriamo che la mobilità interna del personale, nonostante accordi e circolari, continua, apparentemente, ad essere gestita ad-personam, piuttosto che rispondere a norme certe e comuni ed il parere del responsabile “cedente” , chiesto dagli uffici del personale, con procedure inutilmente laboriose e trasudanti di burocrazia, resta vincolante nella quasi totalità dei casi.
- Persino i vincitori di “avvisi di posizione vacante” emessi dall’Agenzia, sono bloccati dai propri capi e capetti, spesso con le motivazioni più stravaganti quali l’indispensabilità del soggetto su progetti che risultano già scaduti oppure il disfacimento della propria unità in caso di trasferimento di una persona che, magari è in organico da pochi mesi e solo per effetto di accorpamenti di gruppi di lavoro, in seguito alla riorganizzazione “provvisoria” dell’Agenzia.
- Gli “avvisi di posizione vacante”, inoltre, non possono che rappresentare l’esplicita manifestazione di un’esigenza di servizio dell’Agenzia e quindi, nel rispetto degli accordi sottoscritti, la partecipazione non può essere condizionata dal vincolo dei cinque anni di servizio ed i vincitori devono essere trasferiti entro tre mesi dall’emissione dell’avviso.
- E’ sinceramente risibile la situazione attuale che vede la pubblicazione di decine di avvisi di posizione vacante ogni settimana che vanno per lo più deserti o i cui vincitori sono “bloccati” nella propria unità o sede di lavoro dai propri responsabili.
In virtù di quanto sopra esposto la UIL Ricerca Università Afam
pretende:
il rispetto degli accordi sottoscritti con particolare riferimento al vincolo opposto dall’Unità cedente,
chiede:
che i prossimi avvisi di posizione vacante non prevedano quale pre requisito alla partecipazione l’anzianità minima di servizio ,
propone:
il riesame delle domande dei dipendenti esclusi negli avvisi precedenti, perché non in possesso del requisito dei cinque anni minimi di anzianità , che se giudicati idonei alla posizione dovranno essere trasferiti con urgenza all’unità richiedente.
ribadisce:
La necessità di una Commissione paritetica ENEA-OO.SS. che affronti una tantum la questione della mobilità interna diventata una vera emergenza dell’Agenzia che incide sull’organizzazione del lavoro e sullo sviluppo professionale dei dipendenti.
Restiamo in attesa di sollecito riscontro, precisando che in caso di ulteriore manifesta “sordità” da parte dell’Amministrazione saremmo costretti a cercare risposte nelle sedi stragiudiziali idonee valutando caso per caso gli eventuali danni procurati al lavoratore sia in termini di carenza di sviluppo professionale sia di danno biologico qualora venisse accertato che il rifiuto al trasferimento sia avvenuto in maniera immotivata e/o come conseguenza di false dichiarazioni da parte dei responsabili.
I migliori saluti