I tagli ai servizi, minacciati, annunciati, congelati, sono infine arrivati e riguardano tutti i Centri dell’Agenzia.
Nelle scorse settimane avevamo insistito perché fosse definito un “accordo quadro” che in funzione della grave situazione economica nella quale versa l’ENEA, dopo il taglio di oltre 30 milioni di euro operato in finanziaria, stabilisse criteri omogenei di intervento e soprattutto limitasse l’impatto sul personale dell’indotto che è a rischio occupazione.
Chiedevamo che i “tagli ai servizi”, che apparivano inevitabili, tenessero almeno conto delle specificità delle varie sedi e dei tagli già operati, fossero concertati con le rappresentanze locali, dove possibile, incentivi all’uso del mezzo pubblico per tutti e che fosse chiaro dove andavano a finire i “soldi” recuperati.
Chiedevamo investimenti sui giovani e sulla ricerca, un accordo avrebbe potuto garantire, almeno parzialmente, alcune delle richieste e comunque formulavamo anche proposte alternative ai “tagli”, come, ad esempio, il recupero delle risorse “elargite” alla Cittadella di Brindisi.
Abbiamo assunto un atteggiamento responsabile, propositivo che non significa essere d’accordo con i tagli, ma essere consapevoli del momento e cercare di limitare i danni che, in assenza di accordo un’amministrazione “brillante” come quella attuale avrebbe certamente causato.
Nel comunicato che descriveva la riunione di inizio marzo denunciavamo:” Purtroppo non è stato possibile raggiungere un accordo a causa della demagogia di alcune sigle, incapaci di formulare una proposta realistica capace di guardare oltre il loro no periodico ma anche a causa della rigidità della delegazione ENEA, troppo spesso impreparata a cogliere le occasioni che la trattativa propone”.
Denunciavamo successivamente : “la chiusura del tavolo mette nelle mani dell’ENEA, la scure per operare in maniera più scriteriata …”
Il resto è cronaca recente, grande fermento in molti centri, persino un atto vandalico ai danni della vettura del direttore di Frascati, dopo le relazioni alle RSU ed alle OO.SS, e le circolari dei Direttori di Centro, che sanciscono i tagli. Direttori , che, in questo momento, a noi appaiono più vittime che carnefici, anch’essi abbandonati al loro destino da un’amministrazione latitante.
Dobbiamo, purtroppo, registrare anche sporadici,sgrammaticati e retorici interventi assembleari anche contro di noi, accusati da chi, comunque, ci è sembrato più in mala fede che stupido, di aver offerto un consenso ai tagli che, da parte nostra non c’è mai stato.
La RSU di Casaccia ha chiesto alle OO.SS. di attivarsi per riaprire il tavolo di trattativa, è giusto, noi non lo avremmo mai chiuso, la RSU di Frascati chiede solidarietà con l’indotto,ed è la prima cosa che avevamo “messo sul tavolo” e allora se il fine è comune, concentriamo gli sforzi sui veri obiettivi, fuori dall’Agenzia per avere assicurazioni sul futuro dell’ENEA e dentro per assicurarci che questo venga gestito meglio di quanto non assicurino oggi le unità del personale che sembrano trattare ogni questione (in particolare quelle da noi sollevate), con l’approccio delle tre scimmiette : “Io non vedo, io non sento, io non parlo”.
Marcello Iacovelli