giovedì 26 Dicembre 2024

Riunione del Comitato di sorveglianza PON Ricerca e Competitività 2007-2013

LA UIL SOTTOLINEA IL RUOLO ESSENZIALE DEI FONDI EUROPEI PER LA RICERCA

Ha avuto luogo il 17 giugno u.s. presso il Miur la riunione del Comitato di Sorveglianza del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 per fare il punto sull’avanzamento dei progetti e dei finanziamenti secondo i diversi Assi di intervento al 31.05.2011, anche per corrispondere alla richiesta di accelerazione di spesa di cui alle deliberazioni del CIPE 1/2011.

Alla riunione erano presenti esponenti dell’Autorità di Gestione (direzioni generali del Miur e del Mise), del partenariato istituzionale (Ministeri, Regioni, Enti Pubblici di Ricerca), di quello sociale (sindacati ed associazioni di rappresentanza datoriale), rappresentanti competenti della Commissione Europea.

I lavori sono stati presieduti dal Dirigente MIUR dott. Fabrizio Cobis che ha relazionato sui principali punti all’odg: ovvero il Rapporto Annuale di Esecuzione 2010 e la informativa sulle azioni in corso di attivazione nel 2011 con le prospettive di raggiungimento del target n + 2.

In apertura i partecipanti hanno ascoltato l’esposizione del Direttore Generale Antonio Agostini il quale ha illustrato, con dovizia di dettagli, le principali iniziative promosse dal MIUR nell’ambito della realizzazione del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 (parte Ricerca): il bando 2010 su Progetti di Ricerca Industriale (iniziali 565 milioni di Euro poi allargati ad 1 miliardo e 100 milioni di Euro si Fondi Fesr e Far con il finanziamento effettivo di più di 200 progetti), il bando 2011 sui Distretti Tecnologici e sui Laboratori Pubblico-Privati (iniziali 900 milioni di euro ed ulteriore rifinanziamento) e quello in gestazione sul potenziamento delle Infrastrutture di Ricerca (400 milioni di Euro).

Il Direttore Agostini ha esteso la sua analisi alle linee del Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013 presentato dal Ministro Gelmini e varato ufficialmente dal CIPE nel marzo u.s., alle direttive della riforma degli Enti Pubblici di Ricerca con particolare riferimento all’ importanza dei nuovi Programmi Strategici Nazionali e dei cosiddetti “progetti Bandiera”, ai contenuti dei nuovi Statuti degli Enti Pubblici di Ricerca, recentemente varati in via ufficiale e definitiva.

Sullo stato di avanzamento e sui risultati dei bandi di cui sopra si è soffermato in particolare il dott. Fabio Filocamo, mettendo in evidenza gli esiti della distribuzione dei fondi nelle Regioni della convergenza: Campania, Sicilia, Puglia, Calabria. Esiti che hanno visto una forte percentuale di risorse dirottate in particolare nella Regione Campania, quella oggettivamente più “dotata” in termini di domanda-offerta nel tessuto imprenditoriale così come nelle strutture di ricerca e di alta formazione.

La dott.ssa Lilia Rossi a nome del Mise ha illustrato i progetti e lo stato di avanzamento della spesa di competenza del suo Ministero sul fronte “Competitività”.

La posizione della UIL

Prendendo spunto in particolare dal punto all’odg riguardante le modalità di coinvolgimento del partenariato sociale a nome della UIL (ed anche dell’esponente confederale Cisl) siamo intervenuti nel dibattito per apprezzare lo sforzo di accelerazione dei programmi operato dalle istituzioni ma anche per mettere in chiara evidenza alcune incongruenze.

Innanzitutto abbiamo chiesto che il coinvolgimento del sindacato non sia di tipo “formalistico” ed non avvenga solo in sede tecnico-ragioneristica ma possa svolgersi anche con in opportune sedi di confronto politico e di merito per valutare meglio anche la gestione e le ricadute dei progetti sui territori e sulla strutture pubbliche e private di ricerca ed innovazione.

La UIL ha poi espresso la sua preoccupazione – la stessa manifestata dalle Regioni Sicilia e Puglia – su un’accelerazione di spesa e su una conduzione dei bandi che ha finito per sfavorire, oltre i limiti, alcuni territori rispetto ad altri, anche indipendentemente dalla forza del tessuto imprenditoriale e di ricerca esistente.

Abbiamo, inoltre, dimostrato con i dati e con particolare riferimento alla tabella finanziaria contenuta nel Programma Nazionale della Ricerca del Ministro Gelmini, che quelle del PON sono oggi tra le poche ed effettive risorse spendibili per il sistema di R&S del nostro Paese ed abbiamo richiamato l’attenzione dei membri della Commissione UE sul fatto che il PON Ricerca e Competitività ha perso, in questo senso, il suo carattere di “addizionalità” per assumere un carattere essenzialmente “sostitutivo” dei finanziamenti nazionali che mancano e sono in declino.

Proprio per questo la UIL, pur rammaricandosi della insufficienza dei finanziamenti nazionali, sostiene con forza la valorizzazione del PON e dei Fondi Strutturali, giudicandone essenziale l’orientamento dei progetti anche ai programmi degli Enti di Ricerca e delle Università, in sinergia con il sostegno dato agli sforzi di innovazione dei territori e delle imprese, anche per nuova e qualificata occupazione.

(Iperide Ippoliti)

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