giovedì 28 Novembre 2024

CRA: Le contrattazioni vadano in videoconferenza

Il CRA ha inoltrato ai dipendenti un resoconto della riunione di contrattazione, che dovrebbe riportare le posizioni espresse da tutti.
Come prevedevamo, il verbale, non condiviso con le OO.SS. ma redatto unilateralmente dall’Amministrazione, fa solo il resoconto – stringato e non puntuale – della riunione, depurato dal dibattito.

Se il CRA improvvisamente si votasse alla trasparenza e volesse davvero far luce sulle riunioni di contrattazione, dovrebbe accettare la richiesta fatta più volte dalla UIL, etrasmettere gli incontri in videoconferenza. E iniziare a fornire informazione, atti edocumenti dovuti alle OO.SS. e al personale, a partire dalla pubblicazione sul sito degli accordi.
Se il CRA invece intendesse finalmente fornire una informazione corretta, cominciasse a fornire in chiaro i dati che le OO.SS. richiedono da tempo, e che sono importantisoprattutto nella fase del reperimento risorse per le progressioni:
• Quante persone sono state assunte nel CRA nell’ultimo biennio con lo strumento della mobilità?
• Quale ruolo (inquadramento e funzioni) avevano nell’amministrazione di provenienza?
• A quale profilo e livello sono state assegnate nel CRA?
• Che anzianità è stata loro attribuita, e come si collocano rispetto al personale CRA?
• Se – deducendo e interpretando noi in assenza di informazioni – il CRA intendesse applicare ogni volta quella tabella che fu firmata in applicazione del 454/99, sarebbe a nostro avviso una scelta che avviene in aperta violazione delle norme vigenti, che prevedono (Art. 29 bis D. Lg.vo 265/01 come modificato da Brunetta) O una tabella fatta per DPCM sentite le OO.SS. O una tabella fatta dentro l’ente tra amministrazione e OO.SS., ovviamente diversa da quella “apposita” (così la definiva la norma) firmata per il personale che si trovava nella particolare situazione e status individuata dal 454/99, del quale decreto era espressamente destinatario. I risultati potrebbero essere gli stessi, ma potrebbero anche essere diversi. Certamente però la procedura di passaggio sarebbe legittimata, visto che essa è in ogni caso sottratta all’autonomia unilaterale dell’ente.
• Perché il personale CRA ex-IRSA ha atteso – e in qualche caso ancora attende – mediamente 15 anni per una progressione mentre il personale proveniente dall’esterno viene inserito immediatamente ai ruoli apicali? In virtù di quale accordo?
• Perché al personale stabilizzato non sono stati riconosciuti almeno i tre anni di tempo determinato previsti dalla legge come requisito per la stabilizzazione?
• Quando sarà reso pubblico il ruolo del personale CRA?
Il CRA risponda con dati e documenti, non con “comunicati”: quelli si lascino alle OO.SS., che non avendo dati ufficiali devono operare sulla base di quanto riferito a voce nei contesti ufficiali!
UIL RUA
Sonia Ostrica

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