La gara europea vinta da ENEA insieme all’industria italiana per la fornitura di “superconduttori” ad ITER (50 ML Euro); l’accordo triennale con il Ministero della Sviluppo Economico…
Egregio Commissario,
La gara europea vinta da ENEA insieme all’industria italiana per la fornitura di “superconduttori” ad ITER (50 ML Euro); l’accordo triennale con il Ministero della Sviluppo Economico sulla ricerca di sistema elettrico (prima annualità 25 ML euro) ed infine il recente finanziamento approvato dalla Regione Lazio (11 ML euro) per la costruzione unitamente all’Istituto Superiore della Sanità, di un acceleratore di protoni per le cure oncologiche, sono alcuni tra i più significativi risultati ottenuti dall’ENEA negli ultimi mesi.
Ricercatori, tecnici e personale amministrativo dell’Agenzia dovrebbero poter operare con serenità e con una visione di prospettiva che sembrava ormai compromessa.
Purtroppo è di questi giorni la notizia che, pur in presenza di entrate in “competenza” sull’attività programmatica, la situazione di “cassa” dell’Agenzia è assai preoccupante, soprattutto a causa dell’ultimo “taglio” operato in applicazione della lg. 122/2010 (c.d. manovra di luglio).
Ci risulta che per far fronte a questa emergenza, l’amministrazione abbia deciso di non rinnovare i contratti a tempo determinato e gli assegni di ricerca in scadenza e di non attivare graduatorie di concorsi a tempo determinato già espletati.
Si è iniziata, inoltre, una politica di rigore e di contenimento delle spese, che se da una parte può essere compresa dall’altra non può essere condivisa se incide sulla qualità della vita dei dipendenti attraverso il taglio dei servizi (servizio infermieristico, vigilanza, mensa, trasporti ecc…).
Persino sul fronte delle applicazioni contrattuali, il protrarsi dei tempi dell’applicazione del c.d. equilibrio economico, oltre quelli previsti dalla circolare emessa dall’Agenzia, sta creando disorientamento e inquietudine tra il personale.
Riteniamo urgente un incontro sui servizi mentre le chiediamo di dare sollecita applicazione alle operazioni contrattuali in corso e di adoperarsi perché gli assegni ed i contratti di prossima scadenza possano essere rinnovati, se necessario anche con il ricorso ad un prestito bancario.
Tamponata l’emergenza, a nostro avviso, potrebbe essere utile valutare l’efficacia nel recupero crediti dell’amministrazione per poter apportare eventuali correttivi migliorativi, oltre che rivedere le procedure per la gestione del “ciclo passivo” , oggi assicurata dal solo pezzo di Agenzia che non è stato oggetto di riorganizzazione ed il cui responsabile sembra ormai da tempo impegnato sopratutto a tenere in “ostaggio” i numerosi “suoi” dipendenti che, insoddisfatti hanno richiesto un trasferimento.
I migliori saluti