sabato 27 Luglio 2024

AFAM: mobilità del personale

L’ARAN è confermata quale sede naturale per la trattativa sulla mobilità.

 Nella riunione di oggi, 20 luglio 2011, relativa alla sequenza contrattuale di cui all’art. 8 del CCNL del 4 agosto 2010, l’ARAN ha ribadito che, fino ad un’effettiva realizzazione dei processi di riforma, il potere datoriale sul personale AFAM, in particolare sul personale docente, è individuabile ancora presso il MIUR.

L’ARAN, pur affermando l’autonomia statutaria dei Conservatori, Accademie, Isia e Istituti Superiori di Studi Musicali (ex IMP), considerati enti autonomi e pertanto fuori dalle regole che governano il mondo scolastico, non riconosce alle stesse istituzioni la “proprietà” del personale. Questo potrà avvenire solo con atto governativo (DPR sul reclutamento ancora in bozza).

La UIL ha ribadito che questa ambiguità nuoce gravemente al buon funzionamento delle istituzioni e rischia di indebolire la “collocazione” del settore AFAM sullo stesso piano di Università ed Enti di Ricerca.

Su nostra proposta, riconoscendo l’urgenza dei tempi, il tavolo prende atto che allo stato attuale non è possibile determinare nuove regole, per cui la mobilità per l’a.a. 2011-12, seguirà gli stessi adempimenti degli anni passati. Si è concordato di proseguire la trattativa nella seconda metà di settembre con la convocazione di un tavolo tecnico allo scopo di verificare la fattibilità e l’introduzione di nuove procedure tra cui la mobilità tra i settori disciplinari per il personale docente.

La Uil, nonostante il rinvio, ritiene comunque urgente procedere verso un modello di mobilità che possa realmente garantire il trasferimento del personale da una sede all’altra. Anche per quest’anno, il perdurare delle vecchie procedure non garantisce automaticamente il diritto al trasferimento, dato che molte istituzioni, invocando la propria autonomia di programmazione, hanno già di fatto reso indisponibili posti e cattedre. Per noi un eventuale nuovo modello deve essere inderogabile, non raggirabile. Poca flessibilità, ma estrema trasparenza delle procedure e delle scelte.

UIL RUA
(Giovanni Pucciarmati)

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