Il 4 aprile 2017 si è tenuto l’incontro presso il MIUR tra lo staff del Ministro e le OO.SS. a seguito della richiesta d’incontro dopo le modifiche al Testo unico del Pubblico impiego.
La Ministra non ha potuto essere presente in quanto impegnata alla preparazione delle deleghe per la scuola; la delegazione pubblica era ampiamente rappresentativa, essendo composta dalla Dott.ssa Bono – che ha più volte rimarcato l’impegno della ministra sulle tematiche dell’incontro, dalla Dott.ssa Gargano e dal Prof. Mancini cui per l’AFAM si è aggiunto il Dr. Livon.
La Uil Rua ha chiesto che le Accademie e i Conservatori, subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, possano entrare in un piano triennale delle stabilizzazioni cosi come previsto dalla norma transitoria inserita nello schema di Decreto Legislativo del T.U. che, a sorpresa, ha tenuto fuori le nostre istituzioni. Il MIUR ha subito risposto che l’esclusione del sistema AFAM dalle stabilizzazioni previste dal D.lgs. 165 non deriva dalla volontà MIUR: è stata una sorta di automatica assimilazione (fatta da MEF e forse dalla F.P.) dell’AFAM alla scuola, assimilazione che il MIUR intende correggere.
Sono troppi anni che si aspetta che la politica finalmente metta a regime il sistema chiudendo DEFINITIVAMENTE la problematica del precariato e ora sembrerebbe che Il MIUR, nel ribadire l’importanza di riportare il sistema AFAM all’interno del T.U. (legge Madia) abbia manifestato l’intenzione di risolvere il problema proprio attraverso proposte di modifica, inserendo nel piano delle stabilizzazioni anche le Istituzioni AFAM. È necessario comprendere che le procedure di stabilizzazione previste siano per l’AFAM intese come regime transitorio, una sorta di “primo treno” – ma non l’unico – da prendere per cominciare la stabilizzazione dei precari, tenendo conto di chi è già inserito nelle graduatorie nazionali e poi di chi ha maturato il requisito dei 36 mesi.
La Uil Rua auspica questa strada perché ha tempi più brevi, mentre altri provvedimenti, come il Regolamento sul reclutamento, hanno tempi più lunghi. Appare evidente che l’esigenza di chiudere la stagione del precariato è condivisa e la proposta che si intende fare al MEF – che ribadisce l’invarianza di spesa – è quella di ragionare in termini di “costo equivalente medio” anziché in termini di numeri/teste.
Il comma oggi presente nel testo va comunque rivisto, per rendere la sua applicazione coerente con il sistema di individuazione degli aventi diritto finora applicato.
Per gli ex pareggiati la delegazione pubblica ha richiamato l’ipotesi di inserirli nel decreto legge in fase di predisposizione per gli enti locali che andrà al Consiglio dei Ministri in questa settimana, che potrebbe reperire le risorse necessarie per la statizzazione. Questo permetterebbe di rilanciare il DDL 322 nel quale sono contenuti una serie di provvedimenti tra cui la Statizzazione degli ex IMP ed il passaggio in ruolo delle G.N. della L.128.
Dagli incontri è parso evidente che il MIUR intende muoversi prevalentemente per modificare solo le parti del T.U. 165/01 che ritiene necessarie, invitando le OO.SS. ad attivarsi presso le commissioni parlamentari per le altre questioni segnalate e insistendo per risolvere alcune altre questioni all’atto del rinnovo del CCNL. Le OO.SS. hanno precisato che senza un atto di indirizzo preciso e puntuale sarà impossibile attivare con l’ARAN una trattativa completa e davvero efficace.
La Segreteria Nazionale