Oggi si è tenuto il secondo incontro per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e ricerca sulla sezione AFAM avente per oggetto l’ordinamento del personale tecnico e amministrativo.
In premessa la Uil ha ribadito la necessità di programmare gli incontri con cadenze più frequenti per dedicare il giusto tempo ai tanti aspetti che incidono sull’ordinamento, tanti i nuovi istituti da inserire nel nuovo ordinamento del personale imposti dalla legge.
La bozza presentata è una proposta di lavoro da cui partire, che ovviamente non sarà il testo definitivo del nuovo contratto, ma una base che delinea una nuova prospettiva di valorizzazione del personale.
La bozza articola il personale in quattro aree:
- Area degli Operatori
- Area degli Assistenti
- Area dei Collaboratori
- Area delle Elevate professionalità
L’Aran di fatto propone un nuovo assetto amministrativo che in applicazione dell’atto di indirizzo, trae le sue radici dalla legge e dall’evoluzione della pubblica amministrazione. Oggi la classificazione del personale Afam è quello del periodo pre-riforma, non più funzionale al processo di decentramento amministrativo, che porta con sé ulteriori competenze e responsabilità.
Par la Uil la proposta di classificazione deve essere volta alla valorizzazione del personale tecnico amministrativo, adeguando i profili agli attuali processi lavorativi che hanno subito un radicale cambiamento, con l’ampliamento dei servizi e l’aumento delle responsabilità gestionali sia ordinarie che straordinarie. La nuova classificazione deve riconoscere l’equiparazione giuridica ed economica corrispondente al profilo degli altri comparti, per garantire la mobilità intercompartimentale senza penalizzazioni.
Per il profilo Area I dei coadiutori si prevede la trasformazione del profilo in: “Area degli operatori”, con una riqualificazione attraverso la riscrittura della declaratoria e l’introduzione quale titolo di accesso del Diploma di qualifica triennale, questo consentirà il reclutamento sganciato dal centro dell’impiego. La riqualificazione del profilo Area I è alla base di tutto lo sviluppo del nuovo ordinamento del personale tecnico amministrativo.
Per il profilo Area II degli assistenti vengono introdotti all’interno dell’area i settori professionali con specifiche competenze, viene proposta la ridefinizione della declaratoria che per la Uil deve portare con se una valorizzazione del personale, riconoscendo ed equiparando giuridicamente ed economicamente il profillo agli altri comparti, anche per garantire una regolare mobilità intercompartimentale senza penalizzazioni come avviene oggi.
Per il profilo Area III dei collaboratori si prevede la trasformazione del profilo in “Area dei funzionari”, vengono introdotti i settori professionali e riscritte le declaratorie del profilo in un’ottica di valorizzazione.
Al momento non sono state proposte modifiche al titolo di accesso per i singoli settori professionali, che a nostro avviso andranno definiti anche in considerazione del tipo professionalità richiesta.
Per l’Area delle Elevata professionalità la bozza parte dalla possibilità di definire un’unica Area, con all’interno i settori professionali sullo stesso modello dei profili inferiori. Va detto che attualmente il profilo EP è diviso in due categorie, EP1 che coincide con il ruolo di Direttore di Ragioneria e il Ruolo di Direttore di Biblioteca, e la categoria EP2 che coincide con il ruolo del Direttore Amministrativo. Di fatto allo stato attuale esistono già una sorta di settori professionali ma sono distinti in due categorie a cui sono attribuite compiti, funzioni, gestione di processi lavorativi complessi a cui corrispondono responsabilità diverse tra le categorie.
Se la direzione è quella di creare un’unica area, va previsto in primis un percorso transitorio che non stravolga i ruoli e le posizioni oggi esistenti, va ricordato che i profili EP oggi hanno responsabilità e compiti diversi. A nostro avviso l’unificazione dell’Area Elevate Professionalità deve essere un percorso graduale che, in assenza della figura del dirigente, non può essere assoggettata a cambi di governance. Se questa sarà la direzione, la scelta obbliga l’introduzione della figura del dirigente già prevista in tutte le pubbliche amministrazione, quale vertice amministrativo oggi non presente nelle istituzioni Afam.
In attesa della prossima convocazione la Uil non si sottrae al confronto, vuole contribuire con la competenza e professionalità che la distinguono.
La Segreteria Nazionale