Oggi si è tenuto l’incontro per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e ricerca sulla sezione AFAM avente per oggetto l’ordinamento del personale.
Nell’ultimo incontro si è sottoscritta l’ipotesi di accordo economico che prevede l’erogazione già nei prossimi mesi delle risorse oggi disponibili. Gli aumenti stipendiali si stimano in circa 115 euro medi mensili. Ora diventa indispensabile far confluire nel CCNL le ulteriori risorse già finanziate come gli 8,500 milioni e ulteriori risorse, che il governo si è impegnato a stanziare nella prossima legge di bilancio per il 2023.
Ricercatori
Come previsto dalla legge in particolare il D.L. n.36 del 2022, nel CCNL va disciplinata la figura del ricercatore Afam, a questo proposito la legge stabilisce che i compiti didattici non possono essere superiori al 50% dell’orario di lavoro.
La bozza presentata prevede un impegno orario di 350 ore per attività didattica, di ricerca di laboratorio e di produzione artistica, in analogia a quanto previsto per il ricercatore universitario. Le attività di didattica frontale non possono superare le 175 ore annue.
L’introduzione del suddetto profilo diventa ormai indispensabile, anche alla luce della possibilità per le istituzioni di partecipare ai bandi di ricerca e la prossima attivazione del terzo ciclo di formazione. Per quanto riguarda la declaratoria del profilo e i requisiti di accesso, che devono essere obbligatoriamente inseriti nel CCNL, al momento non è stata presentata una proposta.
La Uil ha ribadito che il profilo del ricercatore Afam deve avere gli stessi requisiti di accesso, compiti e funzioni degli altri ricercatori degli enti di Ricerca e delle Università. Respingiamo qualsiasi proposta di creare una figura che economicamente e giuridicamente non sia equiparata al profilo dei ricercatori del comparto Istruzione e Ricerca, in quanto sarebbe svilente sotto il profilo professionale verso il valore che le istituzioni rappresentano e incoerente con il processo di riforma.
Profili tecnici
L’atto d’indirizzo prevede la disciplina di nuovi profili tecnici e la bozza presentata propone:
- Modelli viventi
- Assistenti tecnici di laboratorio
- Tecnici di Laboratorio
- Accompagnatori al pianoforte o al cembalo
Come la legge prevede, le figure trovano la loro collocazione nelle Area del personale Tecnico Amministrativo, in linea generale la proposta prevede che si applichi la disciplina dei Tecnici Amministrativi del nostro comparto.
La proposta prevede che queste figure siano inseriti nelle seguenti Aree a cui corrisponde il relativo trattamento economico:
Modelli viventi | —> | Area Assistenti |
Assistenti tecnici di laboratorio | —> | Area Assistenti |
Tecnici di Laboratorio | —> | Area dei Funzionari |
Accompagnatori al pianoforte o al cembalo | —> | Area Funzionari |
La proposta prevede inoltre che per i su elencati profili si possano stipulare contratti a tempo pieno, parziale sia orizzontale che verticale, in funzione della programmazione didattica delle singole istituzioni.
Per gli accompagnatori e i tecnici di laboratorio, la legge oltre che a stanziare apposite risorse per la creazione degli organici, ha stabilito che il trattamento economico debba corrispondere a quello oggi percepito dalle figure EP1, inoltre la proposta prevede che l’impegno orario sia di 36 ore settimanali divise in due tipologie: 24 ore settimanali per l’accompagnamento e le restanti 12 ore per la preparazione personale. In caso di contratti a tempo parziale le ore di lavoro sono riproporzionate nella misura di 2/3 per l’accompagnamento e 1/3 per la preparazione personale.
La Uil ha ribadito che la figura dell’accompagnatore deve essere funzionale alla programmazione didattica, trattandosi di una attività performativa il suo orario di lavoro deve contemplare le esigenze didattiche ma soprattutto la preparazione individuale. Le 24 ore di accompagnamento devono essere programmabili, proprio per rispondere ai periodi di lezioni, esami e produzione artistica, mentre le ore di preparazione, che rappresentano 1/3 dell’orario devono poter essere svolte in autonomia secondo le esigenze personali.
Ordinamento professionale tecnici amministrativi
Per l’Area della Elevata Professionalità la bozza pur recependo l’introduzione di uno specifico articolo che prevede una fase transitoria, nella creazione di un’unica area delle elevate qualificazioni prevede che gli attuali Direttori Amministrativi EP2 conservino le posizioni oggi ricoperte mantenendo la Direzione Amministrativa con le relative indennità a cui si aggiunge l’indennità di posizione. Abbiamo ribadito nuovamente che l’articolato deve specificare chiaramente che il conferimento della Direzione Amministrativa non è possibile laddove è in servizio il Direttore Amministrativo. Ribadiamo che l’unificazione dell’Area Elevate Professionalità deve essere un percorso graduale che, in assenza della figura del Dirigente Amministrativo non può essere assoggettata a cambi di governance.
La nuova classificazione del personale Tecnico Amministrativo, con la ridefinizione dei profili declaratorie e requisiti di accesso, dovrebbe risolvere la disparità di trattamento che il personale Afam subisce nella mobilità intercompartimentale. Oggi a parità di profilo in caso di mobilità verso altre amministrazioni, si viene collocati in un profilo inferiore, a cui non corrisponde il trattamento economico in godimento.
Abbiamo ribadito la necessità di garantire il maturato economico in godimenti in caso di passaggio ad altro profilo, onde evitare che la collocazione nella fascia stipendiale d’ingresso nel nuovo profilo sia inferiore a quella in godimento.
La Segreteria Nazionale