Oggi si è tenuto il terzo incontro per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e ricerca sulla sezione AFAM avente per oggetto le risorse disponibili e il proseguimento dell’ordinamento del personale tecnico e amministrativo.
RISORSE
Le leggi di bilancio degli anni passati hanno stanziato risorse che ammontano a circa 19.200.000 euro, a cui vanno aggiunti gli 8.500 euro stanziati dall’ art. 1 comma 309 della legge di bilancio 2022 per la valorizzazione del personale, tali risorse necessitano di una specifica assegnazione da parte del Ministero per l’utilizzo nel CCNL.
La nostra organizzazione farà il possibile per chiedere alla neo Ministra Prof.ssa Anna Maria Bernini di destinare tutte le risorse possibili al fine di incrementare gli stipendi fissi e ricorrenti di tutti i dipendenti e se necessario di ricorrere alla modifica del comma 309 attraverso un provvedimento legislativo.
Le risorse stanziate ammonterebbero a circa 112 euro medi mensili a cui vanno aggiunti ulteriori 50 euro se si destinassero i fondi del comma 309, indispensabili per avvicinare gli stipendi al tasso di inflazione ormai insostenibile.
ORDINAMENTO Tecnico Amministrativo
In premessa va detto che l’atto di indirizzo ha dato mandato all’ARAN di rivedere l’ordinamento professionale in analogia con gli altri comparti. Il nuovo schema proposto corrisponde a quello inserito nell’art 13 del CCNL funzioni centrali ora in vigore. Ci troviamo di fronte ad una chiara volontà politica di unificazione degli ordinamenti della pubblica amministrazione che lascia poco spazio alla trattativa.
Da questa lettura bisogna tentare di risolvere le numerose ingiustizie che si sono generate per il personale tecnico amministrativo, basti pensare che per il personale Area II assistente oggi è preclusa la possibilità di mobilità intercompartimentale se non con l’essere collocati in un profilo inferiore che di fatto rende inaccettabile la mobilità, mentre per il personale Area I coadiutori è quasi impossibile per la mancanza negli organici della pubblica amministrazione dei profili corrispondenti, oggi riqualificati e superati.
La bozza presentata definisce meglio le aree, in particolare l’area delle elevate qualificazioni che, come detto nei precedenti comunicati, potrebbe essere ricondotta ad un unico profilo esattamente come negli altri contratti ma con l’introduzione di una indennità di posizione a valere sul Ccnl oggi non presente in analogia con l’art.16 Ccnl funzioni centrali.
La bozza articola il personale in quattro aree:
- Area degli Operatori
- Area degli Assistenti
- Area dei Collaboratori
- Area delle Elevate qualificazioni
Per l’Area delle Elevata professionalità la bozza recepisce in parte quando proposto dalla Uil nella precedente riunione ossia di prevedere un percorso transitorio che non stravolga i ruoli e le posizioni oggi esistenti mantenendo l’attuale EP2 sulla direzione amministrativa con le relative indennità a cui si aggiunge l’indennità di posizione. Abbiamo ribadito la necessità di rendere indisponibile il conferimento dalla direzione amministrativa ad altri dipendenti laddove è in servizio un EP2 direttore amministrativo. Inoltre la bozza prevede la creazione dell’incarico di posizione per gli EP che, inserita nel CCNL, sarà fissa e ricorrente con effetti sulla contribuzione pensionistica e sui ratei di buonuscita.
Ribadiamo che l’unificazione dell’Area Elevate Professionalità deve essere un percorso graduale che, in assenza della figura del dirigente non può essere assoggettata a cambi di governance, l’istituzione della dirigenza amministrativa è ormai obbligata in quanto esigenza delle istituzioni anche alla luce del nuovo impianto che si vuole dare al CCNL.
PROGRESSIONI tra le aree
Ai sensi dell’art. 52 del D.lgs. n165 del 2001, in prima applicazione si potrà prevedere la possibilità di procedere alle progressioni di carriera verso l’area immediatamente superiore anche in deroga al possesso del titolo di studio in base all’esperienza maturata nell’anzianità di servizio a condizione che ci siano i posti disponibili nelle facoltà assunzionali di ogni singola istituzione.
Abbiamo ribadito la necessità di garantire il maturato economico in godimenti in caso di passaggio ad altro profilo onde evitare che la collocazione nella fascia stipendiale di ingresso nel nuovo profilo sia inferiore a quella in godimento.
In attesa della prossima convocazione la Uil non si sottrae al confronto, vuole contribuire con la competenza e professionalità che la distinguono.
La Segreteria Nazionale