venerdì 22 Novembre 2024

AFAM – Sottoscritto il contratto integrativo nazionale 2021-2024

relativo al personale docente e non docente delle istituzioni AFAM riguardante i “Criteri di riparto del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa”

Il 29 luglio 2022 presso il Ministero dell’Università e della Ricerca è stato sottoscritto il contratto integrativo nazionale, dopo il parere positivo dei ministeri  dell’ Economia e della Funzione Pubblica sull’ipotesi di contratto sottoscritto il 1° febbraio 2022.

Il Mur provvederà all’emissione del decreto di riparto tra le istituzioni e all’assegnazione attraverso il portale del cedolino unico nel più breve tempo possibile.

Le principali novità:

Il fondo 2022 è stato incrementato di circa 1.878.320 mila euro dovuti dall’ampliamento di organico per un totale di 13.610.493 euro lordo dipendente.

La durata del contratto sarà triennale purché non in contrasto con i Ccnl sottoscritti successivamente, questo  consentirà l’erogazione del fondo in tempi certi e la liquidazione al personale.

Rientreranno nel fondo tutte le risorse introitate dalle istituzioni e destinate a retribuire il personale, come fondi per la didattica aggiuntiva, per speciali progetti di ricerca, fondi europei. Il contratto chiarisce che le entrate diverse dal fondo ministeriale non sono assoggettati ai limiti di spesa previsti all’art. 23,comma 2, del decreto legislativo n. 75/2017, chiarendo definitivamente l’applicazione dei limiti che non pochi problemi aveva creato in passato con i fondi per la didattica aggiuntiva stanziati con risorse a carico del bilancio dell’istituzione.

Su proposta del consiglio accademico, il consiglio di amministrazione emana un regolamento che definisce i criteri e le modalità di attribuzione delle attività al personale docente, inoltre definisce che il coordinamento delle attività didattiche siano affidate ai responsabili dei dipartimenti e ulteriori strutture didattiche ove costituite, il coordinamento di progetti saranno affidati ai proponenti degli stessi.

In sede di contrattazione d’istituto i limiti precedentemente fissati per gli incarichi da retribuire con il fondo ministeriale, possono essere aumentati fino ad un massimo del 15% e i compensi orari per le ore eccedenti del personale tecnico amministrativo, possono essere incrementati del 25%.

Per il personale tecnico amministrativo in caso di incarichi di coordinamento i compensi non possono essere inferiori a 500 euro per l’Area I e 1000 euro per l’Area II e III.

Didattica aggiuntiva, viene rideterminato il limite pro-capite non superiore a 150 per anno accademico, il costo orario è fissato ad un minimo di 50 euro, viene rimandata alla contrattazione d’istituto la possibilità di incrementare il compenso orario e di fissare un limite inferiore alle 150 ore annue per docente. Prevista derogato per esigenze didattiche dovute alla temporanea mancata copertura di cattedre es. ritardi nello scorrimento delle GN.

Al personale sia docente che tecnico amministrativo posso essere attribuite ulteriori indennità annue per specifici progetti, tali indennità non rientrano nei limiti fissati dal CIN, ma dovranno essere imputate a specifiche entrate inerenti il progetto.

La RSU e le OO.SS. hanno il diritto ad acquisire la documentazione utile per l’esercizio dell’attività sindacale fermo restando l’ obbligo di pubblicazione da parte delle istituzioni dei verbali degli organi statutari e quanto previsto dalla legislazione.

La Segreteria Nazionale

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