Il DL 44 nel rafforzare la capacità amministrativa dei Ministeri dei nostri Settori, delle Università e degli EPR, prova a limitare la cd “Fuga dei Cervelli” incrementando i premi, entro il limite massimo del 30% del trattamento economico fondamentale, di Ricercatori e Professori e i cui criteri saranno definiti con apposito Decreto.
La UIL pur ritenendo questo intervento un primo passo per dare ai nostri Ricercatori la possibilità di sfruttare le loro competenze al servizio del nostro Paese, rimaniamo perplessi sulla mancata obbligatorietà (è prevista la possibilità) per le Università e per gli EPR di istituire un “Fondo per la valorizzazione dei risultati della ricerca” con risorse derivanti da progetti di ricerca, europei o internazionali, non ricompresi nel PNRR, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi.
Nel DL rimane insoluta la disciplina del Contratto di Ricerca che avrebbe dovuto sostituire gli attuali assegni di ricerca e che, allo stato attuale, sembra non trovare una soluzione. Come UIL, nell’ultimo incontro del 26 aprile, abbiamo evidenziato la problematica alla Ministra Bernini ribadendo la nostra contrarietà all’utilizzo degli assegni di ricerca.
L’art. 9 del DL prevede il rafforzamento della struttura del MUR con l’aumento degli uffici dirigenziali e della dotazione organica, oltre che l’incremento di nuove funzioni quali il supporto per la formazione sanitaria specialistica, le attività dell’Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie e la promozione del coordinamento delle attività di ricerca delle Università, degli EPR e dell’AFAM.
La Segreteria Nazionale