Da febbraio/marzo di quest’anno, la UIL RUA affermava, con documentazione e con diffide, che la trattenuta del 2,5% era totalmente ILLEGITTIMA, alcuni mesi dopo (in ottobre) la Corte Costituzionale ha sentenziato che AVEVAMO RAGIONE mentre altri sindacati ci hanno rivolto accuse e dileggiamenti di cui oggi si dimostra tutta la infondatezza.
Dopo esserci tolti questo sassolino che ci disturbava molto, ORA, abbiamo un altro alleato, il TAR del Lazio che ritiene illegittima la legge tremonti (d.l. 78/10, convertito in l. 122/10) quando dispone che negli anni 2011, 2012 e 2013, qualsiasi avanzamento di carriera avrebbe avuto solo effetti giuridici e non economici.
La UIL RUA da sola si espresse subito in merito con numerosi interventi, pareri, seminari portando le tesi d’inapplicabilità ed illegittimità ai tavoli di Contrattazione Integrativa.
Vi invitiamo a leggere l’ordinanza del TAR del Lazio che alleghiamo: inizialmente minimizza le richieste del ricorrente (un’alta carica della diplomazia), mentre ritiene rilevante il dubbio d’incostituzionalità, perché gli effetti della norma creano discriminazione tra dipendenti pubblici, privati ed autonomi, tra chi ha fatto passaggi prima e dopo l’entrata in vigore del d.l. 78/10 ed ancora, perché l’applicazione crea differenze economiche immotivate tra dipendenti di uguali mansioni e funzioni.
I giudici definiscono “un tributo anomalo” che contrasta con i principi costituzionali, quindi, rimanda il giudizio alla Corte Costituzionale.
Non abbiamo trovato il pronunciamento e presumibilmente l’atto non è stato ancora esaminato.
Un po’ alla volta, (vedi il pronunciamento sul 2,5%), la legge di Tremonti (politico che voleva fare il tecnico) si sta sgretolando sotto i colpi della Corte, aspettiamo ed auspichiamo ulteriori capitomboli.
La Segreteria Nazionale
Allegati:
– Ordinanza TAR LAZIO (PEO)
– Parere Segreteria Nazionale PEO