martedì 3 Dicembre 2024

DDL recante disposizioni per “la valorizzazione e la promozione della ricerca” – CDM 7 agosto 2024

Il disegno di legge approvato dal C.d.M. suscita molta preoccupazione in tutta la comunità accademica e nelle Parti Sociali dei settori di riferimento. L’aumento delle figure precarie e senza diritti, rappresenta uno degli aspetti più critici della Riforma.

L’introduzione di nuove figure contrattuali a tempo determinato, come il Contratto di ricerca e il post-doc, rischia di creare una giungla di inquadramenti e diritti, che mette a rischio la stabilità e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori universitari.

L’allungamento dei tempi di ingresso di ruolo è un altro aspetto critico di questo disegno di legge.

L’introduzione del “professore aggiunto”, che può essere utilizzato per attività di didattica, ricerca e terza missione, rischia di creare una situazione di incertezza e precarietà per i docenti universitari, selezionati direttamente dai C.d.A. delle Università, senza alcuna programmazione da parte dei Dipartimenti e “sentito” il Senato Accademico e, quindi, senza alcuna valutazione di merito.

Si rischia di introdurre nelle aule docenti persone che non hanno avuto alcuna valutazione da parte di strutture o commissioni accademiche, con il rischio di compromettere la qualità della ricerca e dell’insegnamento. Questo è un ulteriore segnale di come il governo stia mortificando le aspettative e i meriti dei docenti universitari, preparando l’università a un futuro incerto e difficile.

La chiamata diretta per tutte le nuove figure, ad eccezione del post-doc, rischia di cancellare completamente le valutazioni comparative, ossia i concorsi. Questo significa che non verranno più valorizzati il merito e le competenze dei candidati, ma si tornerà a forme di assistentato di baronale memoria.

Senza poi contare che la riduzione delle risorse finanziarie, pari a 500 milioni di euro del FFO 2024, rende ancora più difficile la situazione per chi lavora nel sistema universitario, a partire dal Personale Tecnico Amministrativo e Bibliotecario che già soffre dell’impoverimento del potere d’acquisto dei salari.

La UIL RUA, alla ripresa dalla pausa estiva, si aspetta l’immediata convocazione della Ministra per esprimere le proprie perplessità a un disegno di legge che non la convince.

La Segreteria Nazionale

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